Il vino in Piemonte, la perfezione dei terroir
Il Piemonte è una delle regioni italiane con la produzione di vino qualitativamente più ricca: il vino in Piemonte non è solo una bevanda alcolica da bere come accompagnamento ai pasti, è cultura e tradizione profondamente radicate nel territorio, esperienza e conoscenza tramandate di generazione in generazione. Ma soprattutto il Piemonte è la massima espressione della varietà del territorio e dei terroir perfetti e ricercati.
Uno sguardo al territorio del Piemonte
Il territorio piemontese nel suo alternarsi equilibrato tra zone montuose, collinari e pianeggianti è particolarmente variegato e valorizza il concetto di terroir. Il clima continentale, caratterizzato da escursioni termiche importanti assieme alle esposizioni favorevoli, porta a maturazione vitigni tardivi come il Nebbiolo conferendo ai vini la struttura e la longevità che richiedono per raggiungere l'eccellenza.
Un viaggio alla scoperta dei vini del Piemonte
I vini piemontesi sono figli indiscussi della spiccata varietà territoriale e della cura e attenzione dei viticoltori per il terroir e la tradizione. Tuttavia non si deve pensare al Piemonte come ad una regione vinicola immobile, ferma al passato e legata ai processi degli avi: è proprio qui che vini d'eccellenza e profondamente classici come il Barolo e il Barbaresco hanno trovato declinazioni diverse, innovazioni di stile e riletture sperimentali.
Le zone vitivinicole piemontesi, splendide mete per l'enoturismo, sono quattro.
I vini del Piemonte del Nord
Chi si avventura nel nord del Piemonte si rende presto conto che la zona dei vini è divisa in due dal fiume Sesia e che il vitigno più diffuso è il Nebbiolo, localmente chiamato Spanna: questo dà vita ai cosiddetti "Nebbiolo del Nord", vini più freschi e meno strutturati dei cugini delle Langhe.
Il terreno qui è particolarmente acido, ricco di ferro e povero di calcare. Due sono le DOCG della zona di particolare lustro: Gattinara e Ghemme.
Molto diffuso nel Piemonte del Nord l'Erbaluce, vitigno a bacca bianca.
Il Monferrato e la Barbera
Più a sud del fiume Sesia, tra Asti e Alessandria, si trova la zona del Monferrato famosa per la coltivazione di vitigni come la Barbera, da cui si ottiene la DOCG Barbera del Monferrato, e il Cortese, dal quale si ottiene la DOCG Gavi o Cortese di Gavi.
Da qui inizia la Strada del Vino Monferrato Astigiano che attraversa il cuore collinare del Piemonte e giunge fino ad Asti.
L'Astigiano e il suo spumante
Dopo una tappa nel Monferrato, è buona norma dirigersi verso l'Astigiano, la patria piemontese dei vini spumanti. La vinificazione a bollicine qui ricopre 1/3 della produzione di spumanti in Italia e, mentre ci si perde tra i dolci pendii, i castelli, le botteghe artigiane e i suggestivi agriturismi, non bisogna dimenticarsi che qui trovano dimora 3 DOCG fondamentali: l'Asti o Moscato d'Asti, il Brachetto d'Aqui e il Barbera d'Asti.
Il Roero e le Langhe: il cuore pulsante del vino in Piemonte
Il viaggio attraverso i molteplici terroir del Piemonte continua mentre ci immergiamo nel suggestivo Roero, che si estende lungo la sponda sinistra del Tanaro nella zona nord-orientale della provincia di Cuneo, e nelle Langhe, a cavallo tra le province di Cuneo e di Asti.
Nelle Langhe i terreni sono generalmente calcarei e morenici ma nella zona del Barolo viene fatta una distinzione tra:
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terreno elveziano, composto da sabbie compatte grigio giallastre e terreni scuri; questo tipo di suolo dà vita a vini più robusti e ricchi di tannino, particolarmente adatti all'invecchiamento;
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terreno tortoniano, composto da terreni chiari e marne grigio-bluastre, che concorre alla creazione di vini profumati, vellutati ed eleganti ma meno longevi.
Il vitigno principe è il Nebbiolo che qui trova una delle più alte interpretazioni attraverso DOCG quali il Barbaresco, il Barolo e il Roero.
Viticoltura in Piemonte
Il Piemonte, per le sue caratteristiche territoriali e climatiche, coltiva un gran numero di vitigni a bacca nera che trovano dimora accogliente nei suoli della regione. Tuttavia non disdegna la coltivazione a bacca bianca.
I vitigni a bacca nera del Piemonte sono:
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Barbera, la cui tipicità qui è l'acidità;
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Nebbiolo, il vitigno più amato e fondamentale per la cultura enologica piemontese. Ha una maturazione tardiva, ha bisogno di molta luce e si vendemmia a fine ottobre: ciò garantisce un tannino particolarmente elegante. I principali biotipi presenti sono Lampia, Michet e Rosè;
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Brachetto;
I vitigni a bacca bianca del Piemonte sono:
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Erbaluce;
Un riassunto delle principali DOCG del Piemonte
Le DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) piemontesi sono molte, a testimonianza delle peculiarità del singolo territorio. Di seguito le principali 11.
Nel Piemonte del Nord si annoverano le DOCG:
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Gattinara, prodotto con almeno il 90% di uve Spanna (nome locale del Nebbiolo), deve invecchiare almeno 35 mesi;
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Ghemme, prodotto con almeno l'85% di uve Spanna e deve invecchiare almeno 34 mesi.
Nel Monferrato si ricordano le DOCG:
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Barbera del Monferrato, solo Superiore. E' composto da uve Barbera per almeno l'85%, da Freisa e/o Grignolino e/o Dolcetto;
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Gavi o Cortese di Gavi, bianco prodotto da uve Cortese.
Nell'Astigiano sono state individuate tre DOCG:
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Asti, diviso in due tipologie diverse: il Moscato d'Asti e l'Asti Spumante, lo spumante aromatico più diffuso al mondo;
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Brachetto d'Aqui, da uve Brachetto, presente anche nella varietà spumante;
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Barbera d'Asti, prodotto a partire da una percentuale minima di Barbera al 90%.
Nelle zone del Roero e delle Langhe le principali DOCG sono:
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Barbaresco, prodotto su terreni tortoniani e ottenuto da uve Nebbiolo dei biotipi Michet, Lampia e Rosé;
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Barolo, prodotto su terreni sia tortoniani che elveziani dagli stessi biotipi del Barbaresco. La sua tipicità è il tannino, ma si evidenzia una maggiore morbidezza rispetto al passato dovuta al diffuso passaggio in barrique. Degno di menzione è il Barolo Chinato, aromatizzato con corteccia di china;
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Roero, sia in versione rossa con almeno il 95% di Nebbiolo, sia bianca da Arneis al 95%;
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Dolcetto di Dogliani, ottenuto da Dolcetto in purezza.
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