La vendemmia 2018 in Friuli Venezia Giulia
Fonte Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Assoenologi
(Approfondimento dell'articolo Vendemmia 2018: i dati definitivi)
Quantità: +25% rispetto vendemmia 2017
Un stagione favorevole ha decisamente accelerato le fasi fenologiche della vite decretando, a partire dalla seconda decade di maggio, l’inizio della fioritura. Per quanto riguarda lo stato sanitario della vite, sia in collina che in pianura, non si sono registrati particolari problemi se non alcuni sporadici attacchi di peronospora e oidio. Il caldo record della prima decade d’agosto ha fortemente condizionato il processo di maturazione dell’uva, costringendo i vignaioli ad intervenire con abbondanti irrigazioni di soccorso. Questo andamento climatico, tutto sommato ottimale per la vite, ha permesso di ottenere un’uva perfettamente sana.
Dalla fine di agosto, fino alla metà di ottobre, l’intera regione è stata interessata da un clima tipicamente estivo, con temperature ben al di sopra della media stagionale e accompagnate da un’ottima ventilazione proveniente da Est. Queste condizioni climatiche ideali hanno permesso, per tutte le varietà, una perfetta maturazione.
La vendemmia è iniziata qualche giorno prima di Ferragosto, soprattutto per alcuni vigneti di prima produzione e per le nuove varietà “resistenti alle crittogame". Per le uve destinate alle basi spumante, per il Pinot grigio, Pinot nero e alcuni cloni di Sauvignon, la raccolta ha preso il via nella seconda decade d’agosto. È stata poi la volta delle uve di Traminer aromatico, Chardonnay, Pinot bianco, Glera e Ribolla gialla. Solo dopo il 10 di settembre sono iniziati i conferimenti di uve a bacca rossa (Merlot e Cabernet franc). La raccolta si è chiusa in ottobre con le varietà tardive (Verduzzo per la Docg Ramandolo, Refosco e Picolit) grazie soprattutto al prolungarsi della stagione estiva che ha fatto registrare oltre 28°C nei primi giorni dello stesso mese.
Le uve vendemmiate, si sono presentate con buccia spessa e con una buona resa in mosto. Anche i dati analitici dei mosti hanno fatto registrare ottimi valori, sia in zucchero che nel corredo acido. Le fermentazioni si sono svolte senza particolari problemi e i nuovi vini si possono senz'altro definire di ottima qualità.
Quest’anno si prevede un quantitativo superiore del 25% rispetto al 2017, con una qualità più che buona con diverse punte di ottimo.
Per quanto riguarda le contrattazioni, sul mercato delle uve bianche, si registra una certa stagnazione dei prezzi, mentre per quelle rosse un certo interesse è rivolto al Refosco, al Merlot, al Cabernet Sauvignon e al Pinot Nero.
Fonte Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Assoenologi
Dettaglio della vendemmia 2018 per ciascuna regione italiana
Cliccando sui link che riportiamo qui di seguito, si accederà al dettaglio sulla produzione vitivinicola 2018, regione per regione.
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