La Vendemmia 2018 in Campania
Fonte Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Assoenologi
(Approfondimento dell'articolo Vendemmia 2018: i dati definitivi)
Quantità: +18% rispetto vendemmia 2017
In primavera Il germogliamento è iniziato in maniera ottimale, leggermente in ritardo rispetto all’annata precedente. I trattamenti antiparassitari, soprattutto contro virulenti attacchi di peronospora, sono stati accompagnati da continue e frequenti piogge per tutto il mese di maggio, rendendo complessa la gestione e la tempestività degli interventi.
All’inizio e alla fine dello stesso mese si sono verificate due violente grandinate che hanno interessato rispettivamente l’area del Sannio e diverse zone della regione. Nel mese di giugno le piogge hanno dato un po’ di tregua, favorendo una fioritura decorsa in modo regolare e in tempi piuttosto brevi. L’allegagione ha costituito una produzione decisamente abbondante rispetto al 2017. Il caldo costante e l’assenza di piogge dell’ultima decade di luglio hanno poi favorito un recupero delle fasi fenologiche della vite. A seguire anche il mese di agosto è stato segnato da qualche breve temporale pomeridiano, mantenendo però le temperature torride della fase precedente. Quindi, nel complesso, lo sviluppo della vegetazione è stato decisamente veloce, continuo e vigoroso, con un posticipo della fase di invaiatura di circa 7-8 giorni rispetto allo scorso anno. I mesi di settembre e ottobre, seppure segnati da qualche breve temporale, hanno regalato calde giornate di sole, che hanno consentito una lenta e graduale maturazione delle uve, riportando i tempi di raccolta nei periodi classici.
Per le varietà bianche i primi esiti delle fermentazioni lasciano intravedere un buon livello qualitativo, con qualche punta di ottimo. I profili aromatici sono molto interessanti e quelli gustativi piuttosto snelli, con vivace freschezza. La vendemmia delle uve rosse è stata caratterizzata da molta eterogeneità, che ha richiesto un’accurata selezione e i primi riscontri analitici evidenziano vini meno concentrati, più freschi e di buona intensità olfattiva.
Dal punto di vista quantitativo il 2018 risultata un’annata molto particolare: da un lato si sono registrate notevoli perdite di produzione dovute a diversi eventi meteorici e fitopatie, soprattutto in una parte della provincia di Benevento, che rappresenta il cuore produttivo della regione; dall’altro si sono invece riscontrati sorprendenti incrementi rispetto alla media nel resto del territorio regionale. Complessivamente si stima una produzione complessiva superiore rispetto allo scorso anno di circa il 18%.
Fonte Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Assoenologi
Dettaglio della vendemmia 2018 per ciascuna regione italiana
Cliccando sui link che riportiamo qui di seguito, si accederà al dettaglio sulla produzione vitivinicola 2018, regione per regione.
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