La Vendemmia 2018 in Toscana
Fonte Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Assoenologi
(Approfondimento dell'articolo Vendemmia 2018: i dati definitivi)
Quantità: +25% rispetto vendemmia 2017
La vendemmia 2018 è stata condizionata dalle instabilità meteorologiche, che hanno delineato una eterogeneità nella produzione vitivinicola in Toscana.
Dopo una primavera con temperature ben al sopra della media stagionale, ma comunque piovosa, è seguita un'estate calda ma interessata da frequenti fenomeni temporaleschi.
Tali condizioni hanno favorito nel mese di maggio la proliferazione di malattie fungine, con importanti attacchi di peronospora che hanno colpito a macchia di leopardo alcune zone. Nella regione alcuni distretti hanno fatto registrare nel mese di settembre precipitazioni di 100 mm, mentre altri di solo 10/15 mm. Queste differenze si sono riflesse sullo stato sanitario e sul profilo delle uve.
La gestione del verde, con adeguate defogliazioni e diradamenti, e la tempestività degli interventi hanno contrastato e arginato eventuali cali di produzione già evidenziati e derivati dalle gelate dello scorso anno e dagli ungulati. Si registrano casi isolati di tignoletta e Drosophila suzuki. Nonostante una stagione che ha evidenziato molteplici criticità, per fortuna circoscritte solo in alcune zone, bisogna sottolineare che le alte temperature registrate a settembre e nei primi giorni di ottobre hanno favorito un'ottima maturazione delle uve con profili aromatici e polifenolici decisamente interessanti.
La raccolta delle uve bianche precoci è avvenuta nella seconda decade di agosto, mentre nell’ultima settimana dello stesso mese è stata la volta delle uve a bacca rossa a Bolgheri e del Morellino di Scansano. Dalla seconda settimana di settembre è iniziata la vendemmia delle uve bianche di San Gimignano per la Vernaccia, a cui hanno fatto seguito quelle di Sangiovese per la produzione di Chianti, Chianti Classico, Carmignano, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino. La raccolta è terminata intorno al 10/15 di ottobre con le ultime uve di Cabernet e Sangiovese.
Le fermentazioni hanno avuto un decorso regolare con una resa uva/vino maggiore in relazione alla morfologia degli acini e dell’andamento climatico.
Da un punto di vista qualitativo si può senz'altro affermare che ci troviamo di fronte ad un'annata decisamente interessante, con diverse punte di ottimo, mentre da un punto di vista quantitativo viene confermata la previsione pre-vendemmiale di un incremento della produzione del 25% rispetto al 2017.
Fonte Associazione Enologi Enotecnici Italiani - Assoenologi
Dettaglio della vendemmia 2018 per ciascuna regione italiana
Cliccando sui link che riportiamo qui di seguito, si accederà al dettaglio sulla produzione vitivinicola 2018, regione per regione.
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