Il vino Porto
Da bere in piccole quantità, assaporandolo sorso dopo sorso, magari in abbinamento con la cioccolata: il Porto è uno dei vini liquorosi più conosciuti e amati, prodotto in Portogallo, a nord di Oporto, nella Valle dell'alto Douro.
Le uve da Porto
Il Porto è ottenuto da uve molto mature, ricche di zuccheri, aromi e polifenoli, sia bianche che rosse, a seconda della tipologia di vino che si vuole produrre.
Tra i vitigni più utilizzati per la produzione di Porto ricordiamo:
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Bastardo, impiegato in oltre il 60% della produzione, vitigno comune ma che garantisce un elevato grado alcolico e un'ottima resa;
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Touriga Nacional, il vitigno più pregiato ed elegante, che dona al Porto struttura e sentori fruttati;
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Touriga Francesa, dai forti sentori erbacei;
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Tinta Barroca, che conferisce al Porto morbidezza;
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Tinta Roriz, vitigno raffinato.
La produzione del Porto
In passato la pigiatura delle uve da Porto avveniva rigorosamente con i piedi.
Oggi la produzione del Porto inizia con un passaggio nella pigia-diraspatrice, che estrae tannino e pigmenti; il mosto ottenuto viene quindi fatto fermentare a temperatura controllata di circa 30°C e, una volta raggiunto il 6-7% di alcol, la fermentazione viene bloccata grazie all'aggiunta di Brandy o alcol vitivinicolo.
Il Porto viene quindi messo nelle tradizionali pipe, botti da 550-600 litri da cui viene travasato dopo circa due mesi, ed eventualmente viene nuovamente addizionato con distillato.
Inizia a questo punto l'invecchiamento e l'affinamento, che variano a seconda delle differenti tipologie di Porto.
Porto Ruby
Le tipologie più commerciali del vino Porto sono blended, cioè ottenute con uve di diverse annate.
Il Porto Ruby è il prodotto base dal colore rubino chiaro molto trasparente, non di grande struttura e piuttosto facile da bere.
Solitamente è invecchiato 4 o 5 anni in legno con uve non particolarmente selezionate: è sempre un blend di varie annate in modo da ottenere un prodotto simile tutti gli anni ma massificato.
Porto Tawny
Salendo di livello troviamo il Porto Tawny, con un invecchiamento di norma un po' superiore, dai 4 ai 6 anni in botte, frutto di uve più selezionate e soprattutto più concentrate, che danno un corpo di solito importante ed interessante.
Porto Vintage
Cambiamo letteralmente categoria e tipologia quando andiamo a conoscere il vero grande Porto ovvero il Vintage, fatto con uve millesimate, cioè di una sola vendemmia, ma solo nelle grandi annate.
Le grandi annate in Portogallo sono stabilite da un organismo governativo, che dice che in una determinata annata si può imbottigliare il vino e venderlo come Porto Vintage. È difficile che in un decennio ci siano più di 3 o 4 vintage: negli anni '90, ad esempio, ci sono stati il '91, il '94 ed il '97 già in commercio.
Produrre del Porto Vintage è quindi molto costoso, poiché si utilizzano uve ultraselezionate, le migliori che un'azienda può avere, insieme alle botti più idonee per l'invecchiamento che viene ridotto a 2 anni proprio per stancare e ossidare meno il vino che dovrà sostenere un lungo affinamento in bottiglia.
I grandi Porto Vintage sono molto costosi: appena escono sul mercato non c'è proporzione con il Ruby ed il Tawny, rispetto ai quali il prezzo è almeno 10 volte superiore. Come capacità di evolversi e mantenersi in bottiglia, 50 anni sono un tempo medio ma spesso vengono superati.
Porto LBV: Late Bottle Vintage
Il Late bottle Vintage (LBV) è invece un vino di una determinata annata imbottigliato più tardi: anziché 2 anni di invecchiamento in legno ne subisce da 4 a 6.
Sta un po' a metà strada tra il Vintage e gli altri Porto e rappresenta una sorta di 2ª fascia produttiva.
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