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Il vino in Valle d'Aosta: dove la viticoltura diventa eroica

05 Aprile 2017
Il vino in Valle d'Aosta: dove la viticoltura diventa eroica
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La Valle d'Aosta è la regione più piccola d'Italia. Circondata dai quattro monti più alti del Bel Paese, è anche uno dei pochi territori italiani che nel 1896 si salvarono dall'epidemia di filossera della vite grazie proprio alla sua altitudine e al suo isolamento.
L'appassionato enoturista che decide di avventurarsi tra le aspre montagne valdostane, però, non deve temere di trovarsi di fronte un paesaggio arido e brullo: la Valle d'Aosta è la patria di coraggiosi viticoltori e della viticoltura eroica, praticata in forti pendenze e caratterizzata da terrazzamenti suggestivi.

Uno sguardo al territorio della Valle d'Aosta

Nascosta nel cuore delle Alpi, la Valle d'Aosta presenta un territorio impervio, collinare e montuoso. Come prevedibile, il clima è prevalentemente continentale ed estremamente freddo, tuttavia la Dora Baltea che la attraversa addolcisce le temperature notturne spazzando via l'aria fredda.
La morfologia valdostana, inoltre, è un alternarsi di rilievi che creano microclimi locali molto differenti tra vallate e versanti anche molto vicini.

Panorama alpino in Valle d'Aosta
Panorama alpino in Valle d'Aosta

I vini in Val d'Aosta: tra frontiera e viticoltura eroica

La Valle d'Aosta non solo è una regione di confine, con spiccato bilinguismo, ma è anche un territorio impervio che però non ha mai scoraggiato i suoi abitanti dall'avventurarsi lungo pendii scoscesi nel tentativo di coltivare la vite.
La Dora Baltea in questo caso, fa da Strada del Vino: da Pont Saint Martin a Morgex i vigneti a bacca nera occupano la sponda esposta a sud, mentre quelli a bacca bianca sono volti a guardare il Nord.

Mappa della Strada del Vino in Valle d'Aosta
Mappa della Strada del Vino in Valle d'Aosta

I tentativi dei valdostani per portare avanti la viticoltura, con il passare degli anni hanno smesso di essere solo dei "tentativi" e sono diventati tradizione: un modo di concepire la viticoltura che resiste alle avversità e al tempo stesso lavora con la natura e mai contro.

I vitigni coltivati in Valle d'Aosta

La Valle d'Aosta porta avanti da sempre una storia d'amore con i vitigni autoctoni, in particolare quelli a bacca nera, ma non disdegna gli internazionali.
I vitigni a bacca bianca della Valle d'Aosta sono:

  • Prié Blanc, vitigno a piede france, che sta alla base della DOC Valle d'Aosta
  • Blanc de Morgex et de la Salle, vinificato sia come vino fermo che come spumante;
  • Petit Arvine, vitigno internazionale;
  • Chardonnay, anch'esso internazionale.
Coltivazione del vitigno Blanc de Morgex e de la Salle in Valle d'Aosta
Coltivazione del vitigno Blanc de Morgex et de la Salle in Valle d'Aosta

I vitigni a bacca nera della Valle d'Aosta sono:

  • Petit Rouge, vitigno che dà vita al vino Enfer d'Arvier, rosso corposo, e al Torrette, vino corposo, denso e dai profumi intensi;
  • Vien de Nus;
  • Fumin;
  • Nebbiolo, qui chiamato Picotendro e utilizzato per la produzione del Donnas, un vino "fratello" del Barolo, più sottile ma molto profumato;
  • Gamay.

La DOC Valle d'Aosta

La Valle d'Aosta si è fatta protagonista della nascita, nel 1985, di una delle prime DOC italiane che con il suo stesso nome racchiudesse tutte le produzioni del territorio.

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