Come cambia il mercato globale del vino
Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani
Da una recente ricerca di Nomisma Wine Monitor, emerge che in Italia ormai da diversi anni i consumi di vino sono in calo strutturale. Da un passato di circa 46 milioni di ettolitri, ai 27,3 milioni di ettolitri bevuti nel 2008 a 22,8 milioni di ettolitri di vino consumato dagli italiani nel 2018: un livello stabile da cinque anni a questa parte, sempre intorno ai 22,5 ettolitri a partire dal 2013.
Il mercato globale del vino, chi beve cosa
Panta rei. Abitudini diverse, bevitori diversi. Cresce il consumo degli spumanti, più 5%, cala del 2% il consumo dei vini fermi. Nella grande distribuzione organizzata però il calo è dei consumi in volume mentre la crescita a valore è del consumo di vino Dop. Per quanto riguarda noi italiani il consumo del vino è territorializzato cioè diviso per regione, per Doc e per prezzo. Poi c'è una nuova categoria, li chiamano Millennials, sono i giovani nati dal 2000, bevono, tanto e nel weekend, durante l'aperitivo e soprattutto spumanti.
L'export del mercato globale del vino
In questo nostro contesto nazionale, la via dell'export è un percorso obbligato. Ma la strada che porta fuori dai confini nazionali è stretta e in salita, soprattutto per i vini rossi. Perché? Intanto siamo dietro alla Francia e sappiamo che è un gigante tra produzione e distribuzione. Poi l'export dei vini rossi è lento.
Per non farsi mancare niente, ci sono le crisi internazionali, i dazi, l'incertezza della geografia politica europea, chiamiamola instabilità internazionale, che fa male al commercio.
Ma qualcuno ce la fa. Le regioni che esportano più vini rossi sono: Veneto 35%, Piemonte 16%, Toscana 15%, poco le regioni del sud Italia.
La ricerca di Nomisma fa un approfondimento sulla Toscana, che rappresenta la quarta regione per produzione di vino rosso (dopo Puglia, Emilia Romagna e Veneto) però, attenzione, è la prima per qualità percepita dal consumatore italiano in merito ai vini rossi.
Veniamo alle esportazioni. Negli ultimi 10 anni l'export totale di vino toscano è cresciuto del 76%, quello dei rossi Dop del 51% e gli Stati Uniti d'America sono il primo mercato di destinazione.
Chi ha i capelli bianchi andava a vendere in Germania, purtroppo mercato saturo da anni, l'esportazione di vini rossi Dop qui cala addirittura del 30%.
Quindi dove andare? Nei mercati emergenti: in ordine per crescita delle esportazioni Corea del Sud, Messico, Taiwan, Hong Kong, Ucraina e Repubblica Ceca, insomma ci vuole l'aereo.
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