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"DOP Economy" sì o no?

20 Gennaio 2025
"DOP Economy" sì o no?
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L'Italia è leader in Europa per numero di DOP ed IGP riconosciute: si tratta di produzioni strettamente legate al territorio o per caratteristiche uniche ed irripetibili in altre zone geografiche (ed è questo il caso delle DOP), ovvero per reputazione (ed è questo il caso delle IGP). Il cibo per il nostro Paese ha rappresentato e continua a rappresentare un elemento essenziale della cultura. Non è un caso infatti se nel teatro, nel cinema, nella letteratura e nell’arte è difficile non imbattersi in riferimenti più o meno ampi al cibo.

Da qualche tempo è stata introdotta la locuzione "DOP Economy" intendendo "il segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione ad indicazione geografica che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale". Ottima iniziativa sicuramente, ma così si ha la sensazione che i prodotti DOP ed IGP diano vita ad un'economia che vive e si consuma per se stessa, quasi avulsa dalla società in cui è incardinata.

Il bollino DOP
Il bollino DOP che certifica le eccellenze italiane

Proprio per questa ragione mi piace più parlare di "DOP acceleratore di sviluppo": tale locuzione esplora il significato ed il valore della DOP a 360°. Mi spiego meglio: il riconoscimento di una DOP costituisce, se ben gestito, un enorme vantaggio per produttori e consumatori perché offre garanzie, riconoscimento della qualità ed evidente ritorno economico. Ma il valore del riconoscimento non si ferma lì. Il prodotto DOP funge da traino per le altre produzioni del territorio. Se, per esempio, assaporiamo la "Mozzarella di bufala campana DOP" potremmo essere spinti a degustare la "Provola" che, benché non goda di alcun riconoscimento, è sicuramente un'eccellenza del territorio campano. Ugualmente se apprezziamo l'olio DOP "Molise" potremmo accorgerci che questa piccola regione produce anche altre eccellenze. E senza voler parlare del "Fiordilatte molisano" che è attualmente all'esame della Commissione UE, potremmo scoprire, per esempio, che in Molise si trova anche il "Tartufo bianco". Così come se ci trovassimo a Parma, patria di tante eccellenze alimentari, potremmo imbatterci nel meraviglioso "Pomodoro Riccio di Parma". E questa lista potrebbe crescere a dismisura se esaminassimo tutto il territorio nazionale.

Ma il ruolo propulsore di una DOP non si esaurisce nel settore agroalimentare. A tutti è ormai noto il fenomeno del turismo enogastronomico ed infatti il turista, mentre apprezza le eccellenze agroalimentari, è immerso in un ambiente ricco di meraviglie architettoniche, paesaggistiche ed ambientali in genere. Quindi la DOP funge anche da volano per lo sviluppo, nel nostro Paese, del turismo e conseguentemente delle strutture alberghiere e della ristorazione. Dunque la DOP ha una valenza per l’intera economia italiana e pertanto a pieno titolo ci piace parlare di "DOP acceleratore di sviluppo".

Ed infine ci piace usare la nostra meravigliosa lingua italiana che riesce ad esprimere le innumerevoli sfumature di una parola con un ventaglio di termini, senza ricorrere a termini stranieri.

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