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Come scegliere l'acqua minerale?

04 Ottobre 2024
Come scegliere l'acqua minerale?
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Molti sono gli studi sulle acque minerali in bottiglia, ormai abituali compagne della nostra quotidianità. Quale acqua bisogna bere?

Facciamo una nostra digressione sul significato più generale dell'odierna icona minerale, sorta di totem liquido, da bar, casa ed asporto.

Acqua di rubinetto e acqua in bottiglia

Talmente contiguo ai nostri atti da spiazzare il ruolo storico del 'rubinetto', sul quale non sono mancate, negli ultimi decenni, polemiche e perplessità (manutenzione d'antiche tubature, eventuale iperclorazione antimicrobica etc.) ma esso resta il riferimento pubblico della potabilità: quale rapido processo socioeconomico ci ha resi allora così 'mineralizzati'?

Atteso pure che, sfrondando un attimo il discorso, per alcuni oligoelementi (non certo di prima necessità, usando un eufemismo) le normative vigenti in materia (anche quel programma TV lo evidenziava) sono, per l'acqua che scorre in casa, più severe, restrittive rispetto alle bottiglie riempite per noi alle fonti "terapeutiche": già, “terapeutiche”, perchè tali dovrebbero essere quelle mitiche sorgenti che oggi sono divenute il nostro primo alimento per relazione giornaliera.

Verrebbe da dire: Naturale che la voglio Minerale! Parafrasando Achille Campanile.

Piscina acqua Termale
Piscina di acqua termale

Siamo la nazione dell'acqua: per il termalismo estremamente diffuso (almeno su scala continentale) ma anche per l'ormai radicata liturgia nell'uso comune d'acqua minerale (spesso statistiche ci riportano ai vertici del consumo).

Ma quali sono i limiti fra l'ordinario e il terapeutico?

Vero è che il suddetto termalismo oggi vive una sorta di 'wellnessizzazione', è sempre meno "bìbulo" e la Pinoterapia, tecnica terapeutica che si fonda sulla somministrazione di acque minerali, declina per motivi svariati: così l'acqua minerale, un tempo icona di concìsi periodi curativi trascorsi sorseggiando sotto alberi ombreggianti, viene recuperata dalla società odierna sulle tavole quotidiane.

Il residuo fisso nell'acqua minerale

E allora? Ogni acqua che trasportiamo dal market alle mura domestiche è "minerale": può essere bevuta 'quasi' di routine o, in altri casi, risultare prettamente terapeutica. La classificazione nazionale (rispetto alla storica griglia di fine Anni '20) aggiornata in chiave europeista (anni '90) prevede la seguente classificazione per le acque:

  • Minimamente Mineralizzate;

  • Oligominerali;

  • Ricche in Sali Minerali.

Cominciamo dall'Ipertensione Arteriosa (oltre la quarta decade di vita, mal comune): questa necessiterebbe d'un uso (esclusivo o prevalente) delle prime due, sicuramente poverissime (o povere) di sodio. Qualche eccezione: le ricche di Sali Minerali con bassissimo tenore sodico, poche. Ecco perché, quando capita, il tamburo pubblicitario rulla.

I diversi tipi di acque minerali in commercio
Le acque minerali in commercio con un diverso residuo fisso

D'altronde, alle Ricche di Sali Minerali (oltre 500 mg/litro di residuo fisso), evidentemente più saline, toccano due virtù: 'muovono' l'intestino (stipsi male antico, accentuato dal sedentarismo contemporaneo) ed esercitano notevole potere antiacido. Già, perché un'acqua bicarbonato-calcica (tali sono, per rilevante presenza di quei due "ioni", la maggior parte delle più comunemente in uso Ricche di Sali Minerali), provare per credere, dà un tampone che compete con i dilaganti Antiacidi da 'banco' (peraltro, benvenuti, nell'attuale Evo del Reflusso gastroesofagèo).

Potremmo esaminare tanti aspetti, tentiamo di centrarne altri macroscopici.

Una situazione clinica messa molto in relazione con un incentivo al bere tant'acqua è la diatesi calcolotica renale, cioè la tendenza (naturale, familiare, così via) a sviluppare "renella" o “pietruzze” in quella sede anatomica. Oltre a bere molto, si è discusso se fosse più utile la scelta di acque 'oligo' e dintorni (pochi minerali, inevitabilmente ben pochi ioni calcio, il costituente precipuo - assolutamente non esclusivo - dei suddetti calcoli).

Cogliamo nell'attuale tendenza piuttosto condivisa l'input a bere molto e basta. Il tipo d' acqua minerale non conta significativamente. Beninteso (e ciò vale in senso lato) se le tre categorie citate comprendono delle Ricche di Sali Minerali con residuo fisso non superiore a 1500 mg/l, termine che fra poco ritroveremo.

Quelle ancor più mineralizzate sono da intendersi esclusivamente terapeutiche, secondo i precetti "termali", ahinoi così superati dal modernismo idrico.

Il ph e la temperatura dell'acqua minerale

Qualche cenno merita il ph, tendenzialmente basico nelle Oligo e minimamente acido nelle Ricche. Ciò è una naturale condizione sulla quale non filosofeggeremmo troppo anche se segnaliamo la tendenza di alcuni biosalutisti a ricercare acque pochissimo mineralizzate con ph acido; rare ma, a loro credo, più in linea con le esigenze fisiologiche.

Analisi chimico-fisica dell'acqua minerale
Analisi chimico-fisica dell'acqua minerale

Parametro non trascurabile è la temperatura alla sorgente: le più basse indicano - non dogmaticamente - maggiori altitudini sorgive e, dunque (non per forza) minore possibilità d'inquinamento organico, fondamentalmente espresso dalla concentrazione di Nitrati, componenti rischiose che però la legge disciplina con chiarezza negli alimenti.

Certo, meno ce ne sono meglio è, soprattutto in neonatologia e nell'infanzia primissima/prima l'uso ricorrente/prevalente delle Minimamente Mineralizzate (aggiungeremmo in vetro, materiale antico e non soggetto ad aggiornamenti normativi e dispute periodiche) abbatte molto questo problema.

Attenzione almeno meritano acque che, per concentrazioni fissate dalla legge, abbiano la dizione - isolata o in aggiunta ad altre caratteristiche - Solfata o Magnesiaca. Alle prime attribuiremmo almeno una qualche virtù ai fini 'epatobiliari', alle seconde finalità - in funzione del quantitativo ionico - lassative. Proprietà, ci ripetiamo, talora associate (o no) ad altre.

L'acqua minerale “gassata”

Chiudiamo con un occhio al gas carbonico abbinato al mondo idrominerale (e spesso demonizzato, quasi "gasata o liscia" sia uno spartiacque nutrizionale e di costume).

Tendenzialmente le acque ricche di Sali Minerali sgorgano "effervescenti naturali" (certo, con gamma estesa di quantità e palatabilità del frizzante): dunque, facciamocene una ragione. Le 'addizionate' sono generalmente, invece, delle Oligominerali/Minimamente mineralizzate (che nascono 'lisce' e non danno benefìci gastrenterici) cui, per piacevolezza, s'aggiunge il frìzzo, duplicando le linee commerciali.

Tutto qui, non cambia sostanzialmente il profìlo idrologico e salutistico.

Acque Gassate
Acque Gassate

Dunque, è proprio vero come ricorda uno slogan à la page: le Acque Minerali non sono tutte uguali.

Aggiungerei che oggi sono nostre quotidiane compagne ma non scalzano il rubinetto (dal quale per legge non può uscire acqua con più di 1500 mg/l in residuo fisso, limite di potabilità: poi,ognuno si regoli) e vanno prese per quel che sono; mineralmente parlando, talvolta sorelle, talaltra...

di Antonio Vacca

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