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Vendemmia 2013, 2014 e 2015 a confronto

20 Ottobre 2016
Vendemmia 2013, 2014 e 2015 a confronto
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Da l'Enologo – n°10 2016 – Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

Un momento fondamentale per la realizzazione di un ottimo vino è rappresentato dalla vendemmia. Nonostante la tecnologia moderna sia entrata anche in questo settore ricco di tradizione, aggiungendo alla raccolta a mano attrezzature meccanizzate, la vendemmia continua a rappresentare un vero evento annuale di lavoro e condivisione sociale nel territorio, ricco di valori storici ed antropologici.

La vendemmia avviene di solito tra agosto e ottobre, quando le uve raggiungono il perfetto equilibrio tra acidità e zuccheri.

Prima di avere i dati definitivi della vendemmia 2016, andiamo a fare un bilancio della vendemmia negli ultimi anni, mettendo a confronto le vendemmie del 2013, 2014 e 2015.

 

Qualità e quantità della vendemmia 2013

Viti in un vigneto in autunno
Vigneti per la vendemmia

Nel 2013 la qualità della vendemmia è risultata interessante, grazie ad una maturazione che, a differenza degli anni precendenti, è stata graduale e distribuita nel tempo, permettendo l'accumulo di importanti sostanze, tipo quelle aromatiche nei vini bianchi e fenoliche in quelli rossi.

Sul piano quantitativo, l'annata 2013 ha fatto registrare una produzione complessiva di 48,2 milioni di ettolitri di vino e mosto. Un quantitativo superiore a quanto stimato a fine agosto 2013, quando la produzione era stata stimata in 44 milioni di ettolitri. Fra le regioni più produttive troviamo il Veneto, la Sicilia, l'Emilia Romagna e la Puglia che da sole hanno prodotto circa 30 milioni di ettolitri, pari al 61% dell'intero vino italiano.

 

Qualità e quantità della vendemmia 2014

La qualità della vendemmia 2014 è stata alquanto eterogenea, complessivamente buona con punte di ottimo, ma anche con diverse criticità. Il positivo andamento dei mesi di settembre e di ottobre hanno migliorato la qualità, senza però riuscire a capovolgere la situazione creatasi precedentemente a causa di un non favorevole andamento metereologico.

Nel 2014 si sono prodotti 42,1 milioni di ettolitri di vino e mosto. Un quantitativo che pone il 2014 al terzo posto fra le annate meno produttive dal 1950. Le regioni che hanno fatto registrare i maggiori cali rispetto alla precedente annata sono state: Sicilia (-37%), Campania (-28%), Trentino Alto Adige (-24%) e Lazio (-20%).

 

Qualità e quantità della vendemmia 2015

Uva a bacca rossa
Uva a bacca rossa per la vendemmia

La qualità della vendemmia 2015 è risultata ottima/eccellente. L'andamento della primavera ha favorito le fasi fenologiche, mentre un'estate calda, mitigata nella seconda metà di agosto, ha permesso una positiva maturazione dei grappoli. A beneficiare di quest'evoluzione metereologica sono state le uve rosse raccolte alla fine di un mese di settembre decorso in modo talmente perfetto che a memoria non se ne ricordano al pari.

Nella vendemmia 2014 si sono prodotti 49.363.000 ettolitri di vino, ben 7,2 milioni di ettolitri in più rispetto al 2014. Bisogna risalire al 2006 per trovare un'annata dal quantitativo più elevato. Il Veneto, la Puglia, l'Emilia Romagna si confermano fra le regioni più produttive con 25 milioni di ettolitri pari al 50% di tutto il vino prodotto in Italia.

Articolo tratto da l'Enologo – n°10 2016 – Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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