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L’azienda agricola Monte dei Roari è stata rilevata nel 2007 da Alessia Bertaiola che ha avviato, grazie alle sue esperienze, un percorso di conversione biologica. I terreni si sviluppano nella località di Monte Mamaor nella provincia di Verona, sulle colline di Valeggio sul Mincio e la superficie è di circa dieci ettari con tanti piccoli appezzamenti dal terreno argilloso calcareo o ferroso.
E’ la famiglia Gonella, già negli anni ’30, ad avviare l'attività di vinificazione dell’azienda situata nella parte storica della Valpolicella in località San Peretto nel comune di Negrar in provincia di Verona. Il marchio attuale "Corte Gonella” viene fondato nel 2006 dai fratelli Giorgio e Giuseppe che dirigono oggi le attività.
La famiglia Caprini è proprietaria della Corte Martini e dal 1908, per quattro generazioni, si occupa di ristorazione con le attività di osteria, panifico e ristorante Il luogo è la frazione di Torbe nel comune di Negrar in provincia di Verona.
Di Elsa Menegolli
Nata nel 1993 quando l'azienda della famiglia Buglioni acquista il casale che diverrà la loro dimora con cinque ettari coltivati a vigneti ed uliveti. Da qui Mariano ha il merito di aver ampliato la piattaforma viticola con le parcelle di Sant'Ambrogio e San Pietro in Cariano consacreate alle principali cultivar della Valpolicella.
Vini Eleva si trova nel cuore della Valpolicella dove si estende su 6 ettari di terreno ricoperti da viti e ulivi, disposti su 18 terrazze.
Cantine Riondo si trova a Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona, in Veneto. Fondata nel 2008 come parte del Collis Veneto Wine Group, un importante consorzio cooperativo a livello nazionale, Cantine Riondo si è rapidamente affermata come produttore di vini e spumanti di alta qualità. Si tratta di un'azienda giovane ma con radici profonde nella tradizione vitivinicola del Veneto.
di Laura Bacca Da l'Enologo - n°11 Novembre 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani Il nostro Paese è il più ricco di biodiversità viticola, con circa 2.300 vitigni, dei quali 513 iscritti al Registro nazionale delle varietà e quindi ammessi alla coltivazione. Se incrociamo questi dati otteniamo un caleidoscopio di interazioni di territori e varietà, che rendono l'Italia un giacimento di esperienze enologiche e culturali che non ha eguali nel mondo.
Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani di Daniele Accordini