Tu sei qui

GDO: una grande vetrina per il vino italiano

31 Luglio 2020
GDO: una grande vetrina per il vino italiano
5
5 / 5 (su 8 voti)

Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

Tutto faceva presagire che il 2020 potesse essere un anno importante per il vino italiano sotto il profilo dei fatturati. Ma è arrivato questo Covid che ha sconvolto il mondo intero. Il settore vinicolo ne ha indubbiamente risentito, rallentando la sua corsa, senza fermarla del tutto come altre realtà.

GDO una grande vetrina per il vino italiano
Daniele Colombo, direttore del settore Wine & Spirit di Esselunga

Se da una parte il settore del'Horeca (Hotellerie Restaurant Cafè, cioè l’industria dei servizi alberghieri e legati alla ristorazione) si è completamente fermato – causando un grosso danno a molte aziende vitivinicole,che hanno già perso irreversibilmente almeno il 30% delle vendite - dall'altro le vendite nella Gdo (Grande Distribuzione Organizzata, come ad esempio i supermercati) e nell'e-commerce sono andate bene.

Ho ritenuto quindi importante rivolgere alcune domande a Daniele Colombo, direttore del settore Wine & Spirit di Esselunga.

D: “Qual è l'importanza del vino nella GDO?”

R: “Con la pandemia di Covid 19 è emerso il ruolo fondamentale della Gdo come canale di distribuzione di beni di prima necessità. Durante il lockdown, infatti, l’intero Paese si è fermato, ad eccezione di pochi servizi tra cui i punti vendita della Gdo. 

L’aspetto principale del comparto del vino nella Gdo, al di là delle cifre che il settore sviluppa, è quello di rappresentare una grande vetrina dell’enologia italiana, che non è composta solo da un’esposizione di bottiglie con relativi prezzi e promozioni, ma che racconta la storia di un territorio e delle sue persone, costituendo un importante punto di contatto tra il produttore e il cliente, nonché un’occasione di visibilità per l’azienda vinicola.”

GDO una grande vetrina per il vino italiano
Alcune cifre del vino in Esselunga

D: “Quali solo le fasce di prezzo più vendute in Esselunga?”

R: “Non è semplice rispondere a questa domanda e prima di farlo bisogna distinguere tra le diverse tipologie di prodotto: di consumo quotidiano, per le ricorrenze, vino da tavola o Docg.

Certamente abbiamo tutti gli strumenti per poter stabilire verso quali fasce di prezzo i clienti sono più orientati, solitamente le bottiglie tra i 3 e 5 euro, anche se negli ultimi anni abbiamo rilevato notevoli incrementi anche per l’acquisto di vino tra i 5 e gli 8 euro.

Posso quindi confermare che sicuramente c’è un notevole interesse anche per l’acquisto di prodotti di fascia medio/ alta, dovuto alla presenza a scaffale di produttori di qualità, senza dimenticarci che la Gdo non lavora con i margini e i relativi ricarichi dell’Horeca.”

D: “Esselunga sta dando molto spazio anche a etichette importanti. Qual è la risposta dei consumatori e quali sono i criteri di scelta da parte di Esselunga?”

R: “Per Esselunga quella del vino è sempre stata una categoria fondamentale e, dopo la crisi del metanolo a metà degli anni 80, abbiamo iniziato un lungo ma costante lavoro di riqualificazione del comparto, a partire dallo scaffale in legno, struttura che ancora oggi differenzia il vino da tutti gli altri settori all’interno dei nostri punti vendita.

Naturalmente questo è stato possibile grazie alla rete di rapporti che da sempre manteniamo con i produttori: con quelli di lunga data intratteniamo rapporti diretti, tanto che ci forniscono vini ed etichette in esclusiva.

Alla fine degli anni 90 abbiamo iniziato a inserire delle vere e proprie enoteche con sommelier Esselunga all’interno dei punti vendita e oggi ne abbiamo 80. Ed è proprio grazie alla presenza di personale Esselunga dedicato ai clienti, che i produttori di vino hanno iniziato a vederci come una vetrina indispensabile per parlare direttamente ai loro consumatori finali. Nel duemila, inoltre, si aggiunge il canale dell’e-commerce, che da subito propone un vasto assortimento di vini consegnati a domicilio insieme al resto della spesa.

GDO una grande vetrina per il vino italiano
Scaffali di vino nella GDO

Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti finora, ma guardiamo al futuro consapevoli che tutto è migliorabile, con l’obiettivo di cogliere i segnali che ci restituisce il cliente, sempre alla ricerca della qualità al giusto prezzo e di modalità di acquisto veloci e facilmente accessibili.”

D: “Qual è il futuro della Gdo nel vino secondo Lei?”

R: “Le vendite in questi primi cinque mesi dell’anno, in linea con tutto il canale della grande distribuzione, sono andate bene. Si sono riscontrate velocità differenti tra le diverse insegne e zone d’Italia e differenti andamenti a seconda dei canali, ad esempio i negozi di vicinato hanno ritrovato un andamento positivo a discapito degli ipermercati.

Dobbiamo pertanto guardare al prossimo futuro con moderato ottimismo, auspicando una chiusura dell’anno con segno positivo, in generale per la Gdo e in particolare per il nostro amato vino.”

di Riccardo Cotarella

Ti è piaciuto questo articolo? Votalo!

Se l'articolo ti è piaciuto, metti le 5 stelline!

Altri articoli simili a "GDO: una grande vetrina per il vino italiano"

I commenti dei nostri lettori

Aggiungi un commento