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Quali sono le migliori annate dei vini italiani?

08 Giugno 2018
Quali sono le migliori annate dei vini italiani?
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Nella scelta di un vino, soprattutto se di prestigio, riveste particolare importanza la conoscenza delle caratteristiche dell'annata in cui è stato prodotto. La magia del vino sta infatti anche nel fatto che nessuna bottiglia è uguale all'altra: fattori climatici differenti fanno sì che le annate forniscano vini sempre diversi e, per questo, affascinanti.

Scopriamo, grazie ai dati fornitici da Assoenologi, quali sono le migliori annate dei vini italiani.

Le migliori annate dei vini rossi

Ben sappiamo che alcuni vini rossi possono essere particolarmente longevi e adatti all'invecchiamento. Ovviamente, più l'annata di una bottiglia è vecchia, maggiore sarà il valore. Ecco le migliori annate dei vini rossi degli ultimi 70 anni, per cui davvero varrebbe la pena fare una follia:

  • 1947

  • 1964

  • 1971

  • 1978

  • 1985

  • 1988

  • 1990

  • 1997

  • 2001

Qualità e quantità della vendemmia 2007

Le migliori annate dei vini italiani: una perturbazione nei vigneti
Una perturbazione sta per colpire un vitigno in autunno

2007 qualitativamente. L'andamento climatico bizzarro ha portato, tra alti e bassi, a una qualità eterogenea ma complessivamente assai interessante per le varietà precoci. Per le tipologie vendemmiate dopo la metà di settembre i livelli sono risultati ottimi, con diverse punte di eccellente. Al Nord i rossi hanno raggiunto i massimi livelli, con eccellenti profumi e una esuberante carica di tannini morbidi dovuti all’ottimale maturità fenolica.

2007 quantitativamente. Sul piano quantitativo, si sono prodotti 42.559.000 ettolitri di vino, vale a dire la seconda vendemmia più scarsa dal 1950 (41 milioni di ettolitri) pari a un decremento di oltre il 14% rispetto alla campagna precedente, che fece registrare 49.631.000 ettolitri. Il decremento produttivo ha evidenziato le sue massime punte nel Sud Italia e in particolare in Sicilia dove, in certe zone, ha raggiunto punte del 55% rispetto al 2006.

Qualità e quantità della vendemmia 2008

Migliori annate dei vini italiani: immagine di una uva rossa vendemmiata
Uva a bacca rossa appena vendemmiata, per produrre vino italiano

2008 qualitativamente. Le più che positive condizioni climatiche verificatesi in tutt’Italia nei mesi di settembre e di ottobre hanno prolungato il periodo di raccolta e permesso un forte recupero qualitativo al Centro-Nord, in particolar modo per quei vini ottenuti da uve vendemmiate dopo la metà del mese di settembre. Il 2008 sarà ricordata come un’annata eterogenea, ma complessivamente buona con alcune punte di ottimo.

2008 quantitativamente. Si sono prodotti 46.245.000 di ettolitri di vini e mosti con un aumento di quasi il 9% rispetto al 2007 e praticamente uguale alla media del triennio 2006/2008. Gli incrementi produttivi più rilevanti si sono verificati in Abruzzo (+38%), in Sicilia (+35) e in Puglia (+23%), mentre la Sardegna (-32%), il Piemonte (-9%) ed il Trentino Alto Adige (-7%) sono state le regioni che hanno fatto registrare le maggiori carenze rispetto alla presedente annata.

Qualità e quantità della vendemmia 2009

2009 qualitativamente. La qualità ha maggiormente premiato il Centro-Nord d’Italia, dove, in molte regioni, è stata ottima con diverse punte di eccellente. Nel Centro-Sud il bizzarro andamento climatico e meteorico, caratterizzato prima da temperature elevate, poi da piogge di durata inconsueta, ha mantenuto l’eterogeneità inizialmente ipotizzata determinando una qualità a macchia di leopardo, dove il mediocre si scontra con l’ottimo e il buono con il discreto.

2009 quantitativamente. Si sono prodotti 45,8 milioni di ettolitri, l'1% in meno della campagna 2008. Il decremento è stato dovuto all’andamento climatico o a quello meteorico che hanno caratterizzato soprattutto, nel mese di settembre, le regioni del Sud d’Italia e in particolar modo: Marche, Abruzzo, Puglia e Sicilia. Il Veneto (8,2 milioni di ettolitri) si conferma, per il terzo anno consecutivo, la regione più produttiva. Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia insieme producono oltre il 50% di tutto il vino italiano.

Qualità e quantità della vendemmia 2010

Migliori annate dei vini italiani: alcuni vigneti veneti
Vigneti del Veneto, la regione più produttiva di vino italiano nel 2010

2010 qualitativamente. L’eterogeneità qualitativa di fine agosto è stata confermata a fine campagna, con un'Italia vinicola a macchia di leopardo, ove in una stessa regione il buono si è scontrato con l’eccellente e l’ottimo con il mediocre. Complessivamente la qualità della produzione 2010 è risultata buona con diverse punte di ottimo, ma con assenza di eccellenze.

2010 quantitativamente. Si sono prodotti 46.737.000 di ettolitri di vino, circa 1 milione di ettolitri in più rispetto al 2009. Il Veneto si conferma la regione italiana più produttiva con 8.351.000 di ettolitri, seguita dalla Puglia (7.169.000 HL), dall'Emilia Romagna (6.601.000 HL) e dalla Sicilia (5.676.000 HL), quest'ultima in calo di mezzo milione di ettolitri di vino rispetto al 2009.

Qualità e quantità della vendemmia 2011

Migliori annate dei vini italiani: vino bianco e uva
Vino italiano bianco

2011 qualitativamente. Poteva essere un'annata abbondante. Purtroppo le ultime due settimane di agosto e il mese di settembre, che per temperature hanno polverizzato tutti i record, hanno lasciato il segno. Complessivamente il 2011 per i vini bianchi è risultato alquanto interessante con punte di ottimo e di eccellente. Meno per quelli rossi.

2011 quantitativamente. A causa del gran caldo la produzione si è sensibilmente ridimensionata, facendo segnare 42,7 milioni di ettolitri di vino e mosti, un quantitativo inferiore dell'8,5% a quello del 2010 (46.737.000 HL dato Istat). La vendemmia 2011 risulta quantitativamente la terza più scarsa degli ultimi sessant'anni preceduta da quelle del 1950 (41.049. 000 HL) e del 2007 (42.514.000 HL).

Qualità e quantità della vendemmia 2012

2012 qualitativamente. L'annata è stata caratterizzata da una forte eterogeneità. Aspetto ancor più rimarcato in quelle regioni e per quelle denominazioni in cui l'irrigazione di soccorso non è diffusa o ammessa. Complessivamente la qualità del vino 2012 è stata buona con qualche punta di ottimo ma pochissime di eccellente.

2012 quantitativamente. L'annata ha fatto registrare una produzione complessiva di 41,1 milioni di ettolitri di vino e mosti. Il calo è da imputare soprattutto alle regioni del Nord fino alla Toscana, mentre dalle Marche e in tutto il Meridione, Isole comprese, i valori sono stati pressoché uguali o superiori rispetto alla precedente annata.

Qualità e quantità della vendemmia 2013

Cliccando sul link che riportiamo qui di seguito si accederà al dettaglio sulla vendemmia 2013.

Qualità e quantità della vendemmia 2014

Cliccando sul link che riportiamo qui di seguito si accederà al dettaglio sulla vendemmia 2014.

Qualità e quantità della vendemmia 2015

Cliccando sul link che riportiamo qui di seguito si accederà al dettaglio sulla vendemmia 2015.


Fonte Associazione Enologi Enotecnici Italiani – Assoenologi

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