Giovanni Busi confermato presidente del Consorzio Vino Chianti
Il Consiglio d'Amministrazione ha riconfermato Giovanni Busi Presidente del Consorzio Vino Chianti per la quarta volta consecutiva. Tale riconferma della nomina è stata resa possibile dall'approvazione all'unanimità della deroga al limite di tre mandati previsto dallo statuto.
Il Consiglio d'Amministrazione ha eletto inoltre i due vicepresidenti, le commissioni tecniche e marketing e i comitati di gestione tecnica, essenziali per il regolare funzionamento del Consorzio.
Quali saranno le sfide e le priorità per il futuro conseguenti a questa nomina? Scopriamolo!
Il commento di Giovanni Busi alla nomina di Presidente del Consorzio Vino Chianti
Soddisfatto ed orgoglioso del risultato ottenuto, Giovanni Busi ha commentato così la sua riconferma al ruolo di presidente del Consorzio Vino Chianti: " La fiducia che i soci ripongono in noi ci motiva a proseguire un percorso di crescita e di progettualità condivisa, necessario ad affrontare le continue sfide che il mercato ci lancia, sia dal lato della domanda che dell'offerta.
Siamo chiamati nei prossimi tre anni a gestire situazioni in continua evoluzione, a prevedere e a programmare con strategico anticipo le nostre attività di promozione e valorizzazione sia a livello di mercato interno che internazionale. Abbiamo avviato una fase di cambiamento e continueremo su questa strada, guardando sempre al medio e lungo periodo".
I piani per il futuro del presidente Giovanni Busi per il Consorzio Vino Chianti
Tra le sfide per il futuro per Giovanni Busi ed il Consorzio Vino Chianti, ad avere una maggiore priorità di mandato c è sicuramente la modifica strutturale del disciplinare, volto a diventare non soltanto più moderno, flessibile ed in linea con le nuove esigenze di mercato, ma soprattutto un importante punto di riferimento per tutti i soci.
Un altro punto su cui si dovrà lavorare è il completo rifacimento dei vigneti, sfruttando al massimo i fondi OCM ristrutturazioni. Grazie ad un investimento complessivo di 600 milioni di euro, ad oggi sono stati rinnovati il 75% degli impianti . Per Busi ciò rappresenterebbe "Un passaggio fondamentale per il miglioramento dei livelli di qualità della Denominazione".
La risoluzione del problema relativo alla massiccia presenza di ungulati nelle campagne rappresenta un ulteriore aspetto su cui Giovanni Busi è intenzionato a dare una maggiore priorità lavorando in maniera seria e continuativa, così come anche per la questione delle giacenze, problema in parte già risolto dalla proposta di gestione dell'offerta avanzata dal Consorzio e recepita dalla Giunta regionale toscana che, con una delibera, ha ridotto le rese massime di uva a ettaro e a ceppo per la vendemmia del 10 per cento.
Sul fronte promozionale, si punterà essenzialmente:
- Rilanciare e valorizzare la denominazione sul mercato nazionale;
- Creare nuovi percorsi promozionali verso i mercati strategici, sfruttando in particolar modo la registrazione del marchio nei paesi emergenti.
Ultimo ed essenziale punto su cui lavorerà il Consorzio riguarda la vigilanza armata: saranno previsti infatti maggiori controlli per impedire e bloccare la diffusione ingannevole ed impropria di falsi vini Chianti, realizzati con kit di polverine o con etichette contraffatte, evitando inoltre che venga fatto un uso improprio della Denominazione.
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