Sta facendo molto discutere in questi giorni la decisione presa della Commissione Europea, che ha deciso di autorizzare l’Irlanda a mettere un alert per la salute su etichette di vino, birra e superalcolici. Questo renderebbe le etichette di vino simili ai pacchetti di sigarette, con un avviso per il consumatore sulla nocività del prodotto.

L’accaduto ha suscitato forte dissenso da parte dei paesi produttori di vino, come Italia, Francia e Spagna. Infatti, questa decisione porta a categorizzare come nocivo un prodotto che, se consumato nella giusta quantità, non porta alcun problema alla salute. Il rischio è quello di condizionare il mercato, scoraggiando il consumatore dall'acquisto di vino senza un giusto motivo.

La posizione dei produttori italiani è perfettamente sintetizzata da Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, che ha dichiarato: "Il vino è il prodotto dell'agroalimentare italiano più conosciuto e apprezzato al mondo, etichette simili sulle bottiglie provocherebbero un gravissimo danno di immagine al Paese ed economico a tutto il settore, senza peraltro basi scientifiche: che il vino di qualità bevuto in giuste quantità faccia male e provochi tumori e malattie non è affatto dimostrato. L'Irlanda non è uno dei più grandi importatori di vino, ma il rischio è che la Comunità Europea faccia sua una tesi del genere, prendendo una strada irragionevole e dannosa".

Oltre al danno diretto per la riduzione delle vendite in Irlanda, si creerebbe un pericoloso precedente. Altri paesi potrebbero adottare questa misura e si rischia di intraprendere una strada che porta a ulteriori restrizioni per un prodotto categorizzato negativamente.

Cosa succede ora alle etichette di vino

Fortunatamente, per ora il danno è scongiurato o perlomeno rimandato. Infatti, il provvedimento dovrà essere approvato anche dall'Organizzazione Mondiale del Commercio. In effetti, si tratta di un’azione che può avere un effetto sul mercato a livello mondiale, oltre a quello dell'Unione Europea.

Si spera che l’autorità decida di bloccare il provvedimento e che non vedremo etichette con la dicitura “il vino nuoce alla salute”.