Tenuta Antonini si trova ad Ancarano, in provincia di Teramo, in Abruzzo. La storia dell'azienda è un racconto di quattro generazioni di famiglia Antonini, che hanno contribuito a costruire le fondamenta di ciò che è oggi. Tutto inizia nel dopoguerra, quando Simplicio Antonini acquista un piccolo terreno, che diventa il cuore degli attuali 30 ettari di proprietà della Tenuta Antonini. Suo figlio, Luigi Antonini, continua a lavorare il terreno, impiantando ulivi ed altre colture. La tradizone continua ancora con Marco Antonini, figlio di Luigi, che finisce per lavorare per una cantina, "Villa Pigna", dove acquisisce competenze e conoscenze nel settore vitivinicolo. Nel 2003, Marco sfrutta queste conoscenze per fondare la propria azienda e diventa un protagonista nel settore vitivinicolo.
La vera rivoluzione si ha con Alessio Antonini, figlio di Marco. Egli entra ufficialmente in azienda e si avverte subito una nuova spinta. Alessio è molto legato al nonno Luigi e vuole seguire le sue orme, forte anche di tutta la conoscenza accumulata accanto a suo padre. Decide quindi di realizzare il sogno di suo nonno e avviare la cantina Tenuta Antonini.
La Tenuta Antonini si trova al centro dell'area di produzione della DOCG Colline Teramane. I terreni dell'azienda sono per lo più di natura argillo-limosa con intercalazioni più sciolte nella parte litoranea, con pendenze in genere piuttosto contenute e buone esposizioni al sole. Il clima della zona è caratterizzato da una buona ventilazione, favorita dalla particolare conformazione del territorio. Notevoli sono anche le escursioni termiche tra giorno e notte, favorite dalla vicinanza del massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
L'azienda utilizza uve raccolte a mano e selezionate. La pressatura e la diraspatura delle uve avvengono in modo molto delicato e la fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata.
Tra i vini prodotti dalla Tenuta Antonini, il P.121 Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG è particolarmente rappresentativo dell'identità dell'azienda. Questo vino racconta il legame con il territorio e viene descritto come un'emozione tutta da bere.
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