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Vino e Toscana in pillole

13 Novembre 2017
Vino e Toscana in pillole
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Da l'Enologo - n°10 Ottobre 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

di Nino d'Antonio

"Tu che hai un po' di libri alle spalle, che mi sai dire della Toscana. Ma in poche parole…." - chiede Riccardo Cotarella, che incassa la mia risposta, che più stringata non si può. "È un pianeta!" Ma avrà l'effetto di dare l'avvio a una sorta di ping pong. Lui interroga, io rispondo. Almeno ci provo. Perché il gioco ha una sua regola. Risposte flash, appena un minuto o poco più. Dico a Riccardo che sarebbe più giusto interrogare un toscano. " Ma con te c'è più gusto…. E poi sei qui a portata di mano….."

Dalle montagne al mare, oltre le colline della Toscana

Colline toscane
Le verdi colline toscane

Dai su, perché è un pianeta?
Prova a pensarci. C'è tutto. A cominciare dalle Alpi nel cuore dell’Appennino. Le famose Apuane con i loro marmi. E poi il mare, le isole, dall’Elba a tutto l’arcipelago, una rete di fiumi, le vette innevate dell'Abetone per lo sci, la Maremma, la Garfagnana, le coste tirreniche, le valli dell’Arno con i vigneti del Chianti. Senza contare una teoria di città d’arte, dove Firenze, Siena, Pisa sono solo le punte di diamante….

Stop. Sei fuori di ventuno secondi e devi recuperare con la prossima risposta. Hai citato per prima le Apuane. Marmi a parte, che puoi dire?

Una veduta toscana
Una veduta toscana al tramonto

Fanno da impareggiabile scenario alla Versilia: Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi. Oggi un trionfo di eleganti stabilimenti balneari. Ma fino alle soglie dell'ultima guerra si chiamavano “ospizi”, per signore che andavano al mare quasi vestite. E poi, solo un po' di strada e sei in Lunigiana, dove la Toscana sconfina nella Liguria. Cito solo Pontremoli, il paese di quei librai ambulanti che hanno portato ovunque la nostra cultura.

Hai ancora sforato, amico mio. Ma stai dicendo cose interessanti. Come vedi, ci siamo organizzati. Registriamo tutto quello che dici. Così possiamo utilizzarlo per l’Enologo. Intanto, passiamo alla Garfagnana, che confesso di non conoscere.
Ed è una lacuna da colmare. Io ti dico solo che Castelnuovo di Garfagnana è legato ad Ariosto e al suo incarico di governatore, mentre a Castelvecchio – e più esattamente a Barga – troverai la bella casa che Pascoli comprò con la vendita delle medaglie d’oro vinte più volte al Premio di Poesia Latina di Amsterdam. Sono stato stringatissimo, come vedi.

Bene. Comincio a fidarmi. Anche se ho una duplice domanda da porti.

Che ci dici della Bassa Valdarno e della Costa Tirrenica? Per il tempo, hai solo un abbuono di mezzo minuto.
Per la Valdarno, siamo lungo la Pisa-Firenze, per oltre un centinaio di chilometri. È un percorso densamente popolato, che tuttavia offre un paesaggio di forte suggestione. Due le soste per chi voglia calarsi fra arte, letteratura e giornalismo. Da Vinci, patria di Leonardo, il più grande genio dell’umanità, a San Mignato legato ai soggiorni e alla poesia di Carducci, a Fucecchio, che ha dato i natali a Indro Montanelli, maestro di giornalismo e felicissimo scrittore. Per le rive del Tirreno, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Viareggio, Livorno, Bolgheri. E qui ritorna Carducci, con la magia di quei cipressi che "alti e schietti van da San Guido in duplice filar".

Toscana patria di grandi vini

Stop. Qui tra artisti e poeti rischiamo di trascurare la Toscana, patria di vini carichi di storia. Dicci qualcosa sulla Val di Pesa e sul Chianti.
Mi limito a citare Bettino Ricasoli, primo ministro del Regno d'Italia, il quale a soli ventinove anni capì che "l'agricoltura toscana vuole cuore e testa…". In Val di Pesa, i nomi dei borghi – Radda, Gaiole, Greve, Castellina, tanto per citare i maggiori - sono tutti accompagnati dalla denominazione "in Chianti".
Alla Val di Pesa va aggiunta la Val d'Elsa, dal nome dell'altro affluente dell'Arno. La strada che corre da Firenze a San Gimignano (famosa per le sue torri), tocca Certaldo, dove nel 1313 è nato Boccaccio, autore di quel Decamerone, che è un monumento della nostra storia letteraria.

Il grappolo d'uva Chianti
Un grappolo d'uva Chianti

Siamo ancora una volta agli scrittori. È il tuo mondo, ti capisco. Per cui ti pongo l’ultima domanda, che ti farà felice. Cosa dobbiamo alla Toscana in fatto di geni dell’arte e della letteratura. Un brevissimo elenco, niente di più.
Anzitutto, il trittico Dante-Petrarca-Boccaccio. E basterebbe questo a consacrare la Toscana. Poi Leonardo, Michelangelo, Donatello, Brunelleschi. E ancora, fra politica e letteratura, Machiavelli e Guicciardini. E più vicini a noi….. Fermati. È stato un gioco piacevole, che ha dato un insolito andamento alla serata. Speriamo nella generosità dei nostri lettori. Perché mi riservo di chiederti una "passeggiata" per le vie di Firenze.

di Nino d'Antonio

Da l'Enologo - n°10 Ottobre 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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