L'olio di lino
Celebre fin dai tempi dei Fenici e degli Egizi, l'olio di semi di lino affonda le proprie radici nel Medio Oriente, dove veniva principalmente utilizzato come fissante per le tinture o come trattamento per il legno. In seguito alla sua diffusione nel bacino del Mediterraneo, l'olio di lino ha trovato nuovo impiego nella medicina popolare ed ha progressivamente acquisito tutti gli usi che tutt'oggi vanta grazie alle innumerevoli proprietà e i diversi benefici: scopriamo quali.
Le proprietà dell'olio di lino
Estratto dai semi del Linum usitatissimum, una pianta erbacea dai grandi fiori azzurri, l'olio di semi di lino offre una raggiera di proprietà benefiche dovute alla presenza di diversi elementi: uno su tutti? L'ALA, ovvero il capostipite degli acidi grassi essenziali della serie Omega 3 e Omega 6 (ovvero l'acido linoleico).
Oltre a ciò, l'olio di semi di lino possiede al proprio interno anche alte percentuali di acidi grassi monoinsaturi (come l’acido oleico) e grassi saturi (come l’acido stearico e palmitico), oltre a Vitamine C-E-B e proteine vegetali. Inoltre, l'olio di semi di lino possiede anche la lecitina (un insieme di fosfolipidi), numerosi sali minerali (soprattutto magnesio e calcio, potassio, zinco, ferro, manganese, rame, fosforo e selenio), oltre a mucillagini e fibre alimentari.
Grazie all'insieme di queste caratteristiche, all'olio di lino vengono classicamente attribuite proprietà emollienti e riparatrici che passano dalla salute della pelle a quella dei capelli, ritagliandosi anche un interessante posto in ambito alimentare.
Olio di lino per la pelle
Negli ultimi anni l'uso dell'olio di semi di lino ha invaso il mondo della cosmesi, soprattutto per quanto riguarda la nutrizione della pelle. Alla base di questa potenzialità vi sarebbe l'importanza del rispetto degli opportuni rapporti tra acidi grassi omega 3 ed omega 6, utile nel mantenimento della qualità di cellule e tessuti. Le proprietà idratanti dell’olio di lino si evidenziano infatti con l'applicazione sulla pelle: questo perché l’acido linoleico regola l’idratazione, conferendo all’epidermide elasticità e resistenza.
Se applicato sul corpo dopo la doccia, questo tipo di olio è in grado di nutrire la pelle senza ungere, idratando le zone particolarmente ruvide (come gomiti, ginocchia e talloni) e riparando screpolature e rossori.
Se utilizzato sul viso, poi, l'olio di lino aiuta a rigenerare la pelle secca e a contrastare la presenza di acne grazie al suo potere sebo-regolatore, con il vantaggio di avere anche un effetto anti-età sull'epidermide grazie alla citata presenza di vitamina E. L'olio di semi di lino può inoltre essere impiegato come struccante oppure come rimedio contro le occhiaie. L'unica accortezza richiesta per l'impiego dell'olio di lino a uso cosmetico è quella di assicurarsi che si tratti sempre di un prodotto puro al 100% e ottenuto mediante spremitura a freddo.
Olio di semi di lino per la salute dei capelli
Uno degli utilizzi più antichi dell'olio di lino riguarda la cosmesi dei capelli spenti e sfibrati: difatti, se applicato sulla chioma, l’olio funge da balsamo ristrutturante in grado di idratare il fusto del capello ed eliminare l’effetto crespo, lasciando i capelli lucidi e lisci. In caso di capelli particolarmente danneggiati, esso può essere applicato ad impacco solo sulle lunghezze prima dello shampoo.
L'olio di semi di lino può anche essere utile per liberare il cuoio capelluto dalla forfora: basterà anche in questo caso effettuare degli impacchi direttamente sulla cute per normalizzare la produzione di sebo. In ultimo, qualche goccia applicata sui capelli già asciutti aiuterà a prevenire e ridurre le doppie punte. In ultimo, durante il periodo estivo, l’olio di lino può essere utilizzato come protezione per i capelli esposti a salsedine e raggi solari, prevenendone la secchezza.
L'olio di lino per uso alimentare
Oltre alle doti appena descritte in ambito cosmetico, l'olio di lino offre diversi benefici se utilizzato in ambito alimentare. In particolare, risulta in grado di:
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Combattere l’azione del colesterolo cattivo ldl, favorendo l'incremento del colesterolo cosiddetto buono (HDL);
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Preservare l’apparato cardiovascolare poiché mantiene pulite le arterie, prevenendo l’insorgere di malattie neurodegenerative e cardiovascolari;
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Svolgere una funzione antiossidante che aiuta a prevenire la formazione dei radicali liberi, contrastando quindi lo stress ossidativo dei tessuti;
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Favorisce la digestione grazie alle mucillagini in esso contenute, contribuendo a regolarizzare il transito intestinale e favorendo la digestione. In particolare, l'olio di semi è indicato per contrastare la stitichezza;
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Rafforzare il sistema immunitario grazie alla presenza di acidi grassi che contribuiscono ad aumentare le difese immunitarie nell'organismo.
Come conservare l'olio di lino
Chi decide di fare scorta casalinga dell'olio di lino dovrà prestare particolare attenzione alla sua conservazione al fine di mantenerne inalterate le proprietà organolettiche. Quali sono quindi le accortezze per conservare l'olio di semi di lino? E' consigliabile:
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Conservare l'olio in bottigliette di vetro scuro al fine di proteggerlo dalla luce;
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Sigillare con attenzione la bottiglietta dopo ogni utilizzo, dato che l’olio di lino è sensibile anche all’aria, conservandola in un luogo fresco e asciutto;
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L'ideale sarebbe il suo mantenimento in frigorifero a una temperatura inferiore a 4 °C (sopra i 20°C inizia a perdere le sue qualità nutritive, sopra i 40°C le perde del tutto e diventa tossico).
Una volta acquistato, possibilmente in bottigliette piccole da 250-500 ml, l'olio di lino deve essere consumato il prima possibile: in generale, entro e non oltre un mese dall'apertura.
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