Enoturismo in Rioja
La Rioja si estende lungo le rive del fiume Ebro, ai piedi dei Pirenei. Il distretto, che è largo circa 40 chilometri e lungo 100, prende il nome da un affluente dell’Ebro, il Rio Oja. Geograficamente, è diviso in tre sottozone: Rioja Alta, Rioja Alavesa e Rioja Baja. Insieme producono circa 1,4 milioni di ettolitri di vino all’anno dei quali l’80% di rosso.
La Phylloxera vastatrix, l’afide devastante, come in altre zone viticole, ha giocato un ruolo determinante per la qualità dei vini della Rioja. Quando Bordeaux fu invasa dalla fillossera, verso la fine del 1800, diversi vignaioli bordolesi si stabilirono proprio nella vallata dell’Ebro, dove questo piccolo afide non era arrivato.
La regione ha un clima continentale, ma Rioja Alta e Rioja Alavesa sono influenzate dai venti provenienti dall’Atlantico, freschi d’autunno e miti d’estate. Qui si è acclimatato molto bene il Tempranillo, sviluppando un buon frutto, colore e aroma. Rioja Baja ha un clima molto più mediterraneo con un sole cocente. Qui si coltiva soprattutto Garnacha che dà vini più morbidi.
Il Tempranillo è il vitigno rosso più importante della Rioja e nella zona viene spesso paragonato al Pinot Nero della Borgogna. Probabilmente questa somiglianza dipende più dalla tecnica di vinificazione, che prevede la maturazione in legno, che dal vitigno in quanto non ci sono evidenti somiglianze varietali, se non la comune resistenza al freddo invernale. Altri vitigni presenti in Rioja sono la Garnacha Tinta, il Mazuelo e Viura (o Macabeo).
Riportiamo l'itinerario del viaggio studio di 20 enologi di Assoenologi in Rioja, un’esperienza da loro definita entusiasmante e resa possibile grazie ad Amorim Cork Italia e agli enologi della Rioja.
Enoturismo in Rioja: la visita a Bodegas Muga
La prima azienda visitata è stata Bodegas Muga, a Haro, principale centro vitivinicolo della Rioja. Fu fondata da Isaac Muga Martínez nel 1932, sono quindi alla terza generazione. La Bodegas ha 300 ettari di proprietà che stanno incrementando.
Qui il prezzo medio di terreno vitato è di circa 98.000 euro/ettaro. La produzione è variabile e dipende dall’andamento climatico. Anche quest'anno a metà maggio si sono avuti problemi di gelate con punte a -1°C e, in alcune zone, si stima una perdita del 30% del raccolto.
La capacità produttiva per il vino Crianza (il vino invecchiato di un anno) è di un 1 milione e mezzo di bottiglie, la riserva 400mila bottiglie, la gran riserva è intorno alle 100/120mila bottiglie. A seconda dell'annata sono commercializzati due vini di punta: uno è “Haro”, con una produzione di 40mila bottiglie; l’altro “Torre Muga”, 4mila bottiglie, entrambi destinati per il 60% all’esportazione. Producono inoltre bianco e rosato (1 milione e mezzo di bottiglie) oltre a 50mila bottiglie di spumante Cava.
L’azienda è situata nella Valle dell'Ebro, protetta da due Sierras (catene montuose) con clima continentale-mediterraneo. I terreni sono calcarei-argillosi.
I vitigni principali sono: Tempranillo, Graciano, Mazuelo e Carignano. La raccolta è 100% manuale per i vigneti più antichi, allevati ad alberello, mentre i vigneti nuovi sono vendemmiati quasi esclusivamente a macchina; si stima il 40% a mano e il 60% meccanicamente.
L'azienda compra anche uva da conferitori terzi. L'uva in entrata viene selezionata con un selezionatore automatico vibrante a lame d’aria. La vinificazione è di tipo tradizionale, con macerazione sulle bucce per 15-20 giorni.
L'azienda produce direttamente i tini, in rovere americano, mentre le barrique sono di diversa nazionalità: 80% francese, il resto da Russia e Romania. Viene favorita la malolattica spontanea in barrique tenendo separate le varie partite e tipologie.
Enoturismo in Rioja: Bodegas Roda
Bodegas Roda è nata nel 1987 e il primo vino sul mercato è del 1992. L’azienda è a conduzione familiare (le iniziali dei coniugi di allora: Ro - Da). Produzione: 300-350mila bottiglie all’anno. Ha 70 ettari di proprietà e compra da terzi uva da vigneti più vecchi collocati in tutta la zona della Rioja. La forma di allevamento è ad alberello e il sesto d’impianto è di 2.10 per 1 (un po’ più stretto rispetto alla norma in Spagna). La vendemmia è effettuata tutta manualmente in cassette da 15-18 Kg.
Le cassette sono raffreddate e consentono di far arrivare in cantina il prodotto nella condizione per effettuare una macerazione fermentativa a freddo di 4 giorni. Sono prodotti solo vitigni a bacca rossa (90% Tempranillo e 10% Garnacha).
I mosti sono ripartiti in 17 tini che corrispondono alle 17 macrozone di provenienza delle uve che vengono tenute separate. Solo successivamente i 17 vini vengono assemblati per creare i diversi prodotti: Bodegas Roda Sela, uscito nel mercato nel 2008 (100% uve da vigneti di 15-30 anni e esclusivamente di proprietà), Roda, Roda 1 e Cirsión, che è il vino di punta.
I tini presenti nel reparto di fermentazione alcolica hanno diversa capacità: 12.000, 17.000 e 20.000 litri. Giornalmente si eseguono due rimontaggi alla mattina e due al pomeriggio (dieci minuti ogni operazione). Non sono utilizzati lieviti selezionati e la fermentazione malolattica è spontanea e si svolge totalmente in barrique, in un moderno reparto terminato nel 2001, con una condizione ambientale ottima. Il reparto infatti è termo condizionato con temperatura fissa intorno ai 20-21°C e un sistema di controllo dell’umidità fissato intorno al 75-80%.
Terminata la malolattica nel mese di dicembre spengono l’impianto e raffreddano tutto il reparto naturalmente. Finita la malolattica i vini vengono solfitati e travasati.
Da questo momento inizia il periodo di affinamento in barrique. Tutte le barrique sono di rovere francese. Ogni anno l’azienda rinnova metà parco barrique. Per il Sela si prevedono 12 mesi in barrique; per il Roda e il Roda 1, 14-16 mesi e per il Cirsión il vino rimane 10 mesi in barrique. Per la conservazione nella stagione calda si prevede un condizionamento a circa 14°C, con il passaggio di acqua fredda dall’impianto a pavimento.
Enoturismo in Rioja: il museo Vivanco della cultura del vino
Cercare in poche righe di descrivere tutti gli attrezzi, bottiglie, cimeli, anche risalenti a 8.000 anni prima di Cristo, è davvero impossibile.
Il Museo, celebre in tutto il Mondo, raccoglie una sterminata collezione che riguarda la viticoltura e l’enologia sotto tutti gli aspetti: tecnico, culturale, divulgativo, architettonico, artistico, religioso ecc… Occupa una superficie di 4000 mq ed è diviso in cinque sale espositive permanenti e una per mostre temporanee.
Tutti i pezzi sono originali ad eccezione di alcuni riprodotti in scala ridotta per turisti non vedenti. Le ultime sale contemplano un enorme collezione di opere d’arte di diverse epoche (da dipinti del periodo egizio, dell’impero romano fino ad arrivare a dipinti originali di Andrea Mantegna, Pablo Picasso, Andy Warhol e Joan Miró). Tra le curiosità su come il mondo del vino abbia “toccato” vari aspetti sono presenti dei bozzetti di disegni di Walt Disney senza tralasciare un’intera ala su come il vino sia stato da sempre presente nel mondo della settima arte.
All’esterno è presente il Giardino di Bacco che include una collezione di viti che conta oltre 220 varietà provenienti da tutto il mondo.
Enoturismo in Rioja: Bodegas Campo Viejo gruppo Pernod Ricard
Campo Viejo è una delle cantine più consolidate della Rioja, responsabile della produzione di quattro etichette premium presenti in oltre 70 Paesi: Campo Viejo, Azpilicueta, Alcorta e Marqués de Villamagna. Fa parte del grande gruppo Pernod Ricard Bodegas, proprietario anche delle Bodegas Ysios (Rioja Alavesa), Bodegas Tarsus (Ribera del Duero) e Bodegas Aura (Rueda).
A partire dalla sua fondazione, avvenuta nel 1959, Campo Viejo ha conosciuto un'evoluzione costante, combinando con maestria la cura artigianale per i vini - provenienti da 1.900 ettari di vigneti posti a varie altitudini e su terreni di diversa composizione - con la più alta tecnologia e con il rispetto per la natura e l'ambiente.
La dimostrazione di questo sono le particolari strutture di cui l'azienda si è dotata: un edificio opera dell'architetto riojano Ignacio Quemada e una cantina concepita secondo i criteri della direttrice enologica, Elena Adell.
La filosofia è l’aver cercato di integrare l’azienda con l’ambiente che sta attorno visto la numerosa biodiversità tra animali e piante con circa 300 specie.
La cantina ha una superficie di 45.000 mq e arriva in profondità fino a 22-24 metri sotto terra. Producono bianco, rosato e rosso quasi tutto affinato in barrique. Il più noto è il Campo Viejo che viene esportato in 70 Paesi.
Hanno diversi vigneti sperimentali in zone differenti con caratteristiche varie di terreno, zona e altitudine. In Rioja Baja possiedono un vigneto dove coltivano uva biologica per la produzione di un vino rosso giovane. Le barbatelle provengono da vivai locali: uno a Logroño e l’altro in un paese della Navarra, specializzati in vitigni autoctoni.
La cantina è, architettonicamente una delle più celebri della Rioja. È gestita da tre enologhe donne (Elena Adell, Clara Canals e Irene Pérez Gutiérrez). La sostenibilità è un fattore fondamentale per l’azienda: si va dall'aver abbassato il peso della bottiglia al sughero totalmente riciclato. Anche l'energia elettrica viene utilizzata con criterio (alcune zone sono in penombra).
La zona dell’affinamento in botte è composta da ben 70mila barrique posizionate in file con un’altezza fissa di sei dove operano tutto l’anno 4 operatori a turno.
Enoturismo in Rioja: Bodegas Contino primo Château della Rioja
Contino, il primo Château della Rioja, fu fondato nel 1973, su mandato della cantina centenaria CVNE. Il vino prodotto in questa proprietà è l'erede della migliore tradizione in Rioja.
I 62 ettari di vigneti situati tra Laserna e Laguardia sono protetti dal Cerro de la Mesa e lambiti dal fiume Ebro, che alimenta questa terra con il suo orientamento e il suo mesoclima. Il terreno si estende su tre terrazze di natura calcareo sabbioso negli strati più profondi e argilloso calcareo negli strati medio e superficiale, in cui abbondano i massi tipici del terreno alluvionale.
La media anagrafica dei vigneti è di 30-40 anni, i più vecchi arrivano anche a cent’anni. La produzione per ettaro media è di 20 -30 quintali a ettaro fino ad un massimo di 45 quintali a ettaro; il massimo previsto dalla legislazione è di 65 quintali a ettaro.
Il vitigno aziendale è il Graciano che una varietà difficile da coltivare, in quanto scarsamente produttiva e con difficoltà di maturazione. Nel 1995 Contino ha prodotto il primo vino 100% da uve Graciano.
La produzione in bottiglie è variabile e nelle annate migliori si arriva a produrre fino a 350mila bottiglie. Ci sono 32 vasche per vinificare separatamente le diverse tipologie e provenienza. A differente delle altre cantine in Rioja Contino si caratterizza per i vini che si collocano in una fascia di prezzo medio alta.
Il Governo dei Paesi Baschi in collaborazione con il Consorzio della Rioja prevede delle sovvenzioni per il rinnovamento del parco delle barrique. La curiosità è che per non consentire l’utilizzo dei vecchi contenitori, viene fatto un foro con un trapano per renderli inutilizzabili se non per lo più utilizzate come decorazioni, oppure vendute a distillerie).
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