Basilicata, patria dell'Aglianico del Vulture
La Basilicata, questa sconosciuta. Piccola, nascosta tra la punta e il tallone della Penisola italiana, sembra quasi scomparire in confronto a giganti del vino come il Piemonte, il Veneto o la Toscana.
Trascurata per i piccoli numeri di una produzione per anni relegata alla dimensione domestica, è la straordinaria patria dell'Aglianico del Vulture.
Ci mettiamo in viaggio per la Basilicata alla scoperta dei suoi vini, dunque, tenendo sempre a mente che l'apparenza inganna e che sotto la cappa di una piccolissima regione si cela un territorio vulcanico dalle potenzialità vitivinicole nascoste.
Uno sguardo al territorio della Basilicata
Il territorio lucano è aspro e montuoso, vulcanico.
Se sulla costa e nella pianura del Metaponto riesce ad avere un clima dolcemente mediterraneo, ciò non vale per l'interno che risulta freddo e continentale sui massicci del Pollino e della Maddalena. Le escursioni termiche sono significative: un buon segno per chi vuole allevare la vite e produrre del buon vino.
Le aree produttive di riferimento per la viticoltura sono tre:
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la zona del Vulture a nord;
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Matera e il Metaponto, zona della DOC Matera;
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l'Alta Val d'Agri tra Viaggiano e Moliterno a ovest, zona della DOC Terre dell'Alta Val d'Agri.
L'Aglianico del Vulture
Non è un mistero che il vino scorre nelle vene della zona del Vulture, un vulcano silente.
Chi già si è trovato a leggere di vini e territori vulcanici, saprà certamente l'interesse che questi suscitano negli enologi e le caratteristiche che la composizione del suolo conferisce alle uve che vi si producono. Il territorio è infatti caratterizzato da terreni fertili e ricchi di sali minerali come il potassio con presenza di strati di tufo in profondità che aiutano a mantenere una buona riserva d'acqua.
In questa zona, favorevole anche per la particolarità del microclima che si sviluppa tra i 200 e i 700 metri di quota, si trovano oltre 50 produttori di vino.
Questa è la zona della DOCG Aglianico del Vulture Superiore, prodotta a partire da uve Aglianico. Un vitigno a maturazione tardiva che qui, riparato dal Vulture, non corre i consueti rischi della vendemmia autunnale. Il vino che ne deriva è ricco di polifenoli e tannino: è caratterizzato infatti da un colore intenso, aromi ricchi, sapori potenti e pieni e una buona gradazione alcolica. Questo Rosso mostra un'ottima propensione all'invecchiamento ed è ricco di polifenoli e tannini.
I vitigni coltivati in Basilicata
Sul versante uve in Basilicata le varietà di vitigni a bacca nera ricoprono l'85% della superficie vitata e sono:
I vitigni a bacca bianca della Basilicata sono:
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Riesling, in piccoli numeri;
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