Per la descrizione di questo vitigno è stato utilizzato un clone di "Pigato" scelto in un vigneto di una delle zone tipiche di coltivazione, a Campochiesa nel Comune di Albenga. I caratteri rilevati vennero confrontati e controllati con quelli osservati su altri ceppi di "Pigato" appartenenti a vigneti dei vicini comuni di Ortovero e di Cisano, dove il vitigno è pure diffusamente coltivato.
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Pigato.
Apice: a ventaglio non troppo aperto, cotonoso, verde chiaro [è invece biancastro nel Vermentino], con contorno sfumato carnicino-violaceo.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): a gronda lievemente accennata, cotonose, di colore verde chiaro [nel Vermentino è biancastro] con sfumature rosee e orlo carnicino.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): piegate a gronda aperta, cotonose nella pagina inferiore, aracnoidee in quella superiore, di colore verde chiaro.
Asse del germoglio: leggermente ricurvo.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso a ventaglio, ma non troppo; cotonoso, verde chiaro con sfumature rosa ed orlo carnicino.
Foglioline apicali: piegate a gronda aperta, cotonose (con nervature aracnoidee) di colore verde chiaro e orlo rosa-carnicino; nervature marcate in verde nella pagina superiore, e con tomentosità aracnoidea in quella inferiore.
Foglioline basali: spiegate, con tomentosità cotonosa nella pagina inferiore, aracnoidea in quella superiore.
Asse del germoglio: leggermente ricurvo.
Tralcio erbaceo: sezione circolare con leggero appiattimento lungo un lato; schiacciamento ai nodi; contorno finemente e regolarmente zigrinato; quasi glabro con rare setole in prossimità dell'apice; colore rosso-bruno-violaceo da un lato [nel Vermentino verde]; striato in rossiccio-violaceo su fondo verde tutto intorno, degradante al verde; in prossimità dei nodi, colore rossiccio, più marcato.
Viticci: in maggioranza trifidi, ma anche bifidi; lunghezza varia; colore che va dal tutto verde al verde-rossiccio all'attacco, degradante al verde; intermittenti (formula : 1-0-1-2-0-1-2-0-1-2-0-0-0-0 1-0-1-2-0-1-2-0-1-2-0-0-0); i viticci hanno tomentosità diffusa: quelli posti più in alto portano setole rade, distribuite uniformemente, sempre più rade negli altri, fino agli ultimi più bassi, che sono glabri.
Infiorescenza: di forma piramidale, lunghezza media di 15 cm.
Fiore: bottone fiorale quasi globoso; tra mezzano e piccolo; apertura della corolla normale; ermafrodito; autofertile.
Figura 2: Foglia di Pigato.
Foglia: di media grandezza [nel Vermentino è più grande, e con seni meno profondi], pentagonale, quinquelobata; seno peziolare a lira chiusa con tendenza a sovrapporre i lobi e con i bordi seghettati all'estremità; seni laterali superiori a lira con bordi sovrapposti; seni laterali inferiori a lira, a volte con bordi sovrapposti, a volte a lira o a lira chiusa; pagina inferiore cotonosa con nervature verde-chiarissimo (nervature 1a 2a 3a leggermente aracnoidee); pagina superiore glabra con nervature principali verdi, come la pagina; lembo piano [nel Vermentino è bolloso]; lobi di massima piani, leggermente contorto il principale; denti abbastanza pronunciati, irregolari, a margini rettilinei e curvilinei in tutti i sensi, a base stretta; alcuni uncinati; colore: nella pagina superiore, verde bottiglia intenso; in quella inferiore verde bottiglia chiaro; lucentezza: opaca; nervature 1-2-3 marcate, ma non troppo sporgenti.
Picciolo: di media lunghezza, sottile, glabro, con radissima peluria aracnoidea, di colore vinoso diffuso su fondo verde.
Colorazione autunnale: verde persistente; l'ingiallimento delle foglie è assai tardivo, uniforme, con riflessi di oro pallido.
Portamento della vegetazione: strisciante; nel primo periodo la vegetazione appare stentata, ma in seguito, dopo l'allegazione, la vitalità del vitigno si manifesta con esuberante rigogliosità tanto che può allevarsi anche a pergolato.
Figura 3: Grappolo di Pigato.
Grappolo a maturità industriale: di grandezza media e aspetto tra medio e compatto [nel Vermentino è più grande, meno serrato e poco resistente al marciume]; forma corta ma non tozza, conica semplice e alata (con una o due ali); non è raro il grappolo alato, però è più frequente il semplice; sulla stessa vite rare le due ali; peduncolo visibile, semi-legnoso, sottile, flessibile e tenace.
Acino: medio, di forma sferoide allungata (diametri medi mm 17x19, 17x18, 19x19) [nel Vermentino è più rotondo e più grande]; ombelico persistente e prominente; sezione trasversale circolare regolare; buccia pruinosa [più spessa che nel Vermentino]; colore ambrato-dorato quando è esposto al sole ed è lasciato ben maturare [nel Vermentino il colore è giallo-dorato]; viceversa assume toni e gradazioni diverse a seconda della intensità dell'esposizione al sole; distribuzione del colore irregolare anche sulla stessa vite da grappolo a grappolo e sullo stesso grappolo; buccia di medio spessore; succo incolore; polpa succosa e molle; di sapore speciale gradevole (perciò si presta da tavola); pedicello medio facilmente separabile dall'acino sottile (da mm 7 a 10 in media); cercine evidente di color verde; pennello corto, giallo pallido.
Vinaccioli: per lo più due per acino (60%); il 40% circa con uno solo, mentre rari sono gli acini apireni o con tre vinaccioli; grossi, piriformi, con becco dritto [nel Vermentino è curvo].
Tralcio legnoso: di media lunghezza, robusto ed elastico; poco ramificato; corteccia aderente e resistente; di colore castano-bruno con riflessi violacei in prossimità dei nodi; sezione trasversale tra appiattita ed ellittica che si arrotonda in prossimità dei nodi; superficie zigrinata parzialmente pruinosa; nodi evidenti e globosi; glabro; internodi di lunghezza media (cm 8); gemme arrotondate evidenti.