Nei lavori di recupero dei vecchi vitigni veneti sono stati trovati a Zenson di Piave due vitigni diversi a bacca bianca denominati "Grapariol", che, a detta dei viticoltori, corrisponderebbero alla Rabosa e infatti vengano chiamati anche Rabosa bianca. Per distinguerli sono stati chiamati Grapariol "Barbaran" e Grapariol "Mamprin", dal nome delle aziende di coltivazione. Sono due vitigni molto diversi sia a livello ampelografico che fenologico. Di seguito verrà descritto il più interessante dei due, il "Barbaran", dal quale il "Mamprin" si distingue: per la foglia, tondeggiante trilobata quasi intera, con pagina inferiore cotonosa; per il grappolo, allungato, cilindrico-piramidale; per l'epoca di maturazione, più tardiva, a fine Ottobre, e per la maggior facilità a marcire.
Figura 1: Apice di Grapariol.
Germoglio: apice è di colore biancastro, con orlo leggermente carminato; foglioline spiegate sono di colore verde-giallastro; portamento eretto.
Figura 2: Foglia di Grapariol.
Foglia: di medie dimensioni, tondeggiante o pentagonale, pentalobata, di colore verde medio, bollosa, un po' a coppa; seno peziolare che sembra chiuso, ma a foglia stesa su un piano diventa aperto e ha la base a V; denti lunghi, concavo-convessi, a base stretta; pagina superiore glabra, quella inferiore presenta delle setole sulle nervature.
Figura 3: Grappolo di Grapariol.
Grappolo a maturità: di media grandezza, allungato, cilindrico, spesso alato, abbastanza spargolo e termina generalmente a punta doppia, come il Raboso del Piave; peduncolo lungo e parzialmente lignificato.
Acino: di medie dimensioni, arrotondato, di grossezza uniforme; buccia, spessa e punteggiata, di colore giallo dorato nella parte rivolta verso la luce; polpa molle, succosa, a sapore molto dolce e insieme acidulo, non aromatico.