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Forsellina N.

Sinonimi ufficiali

Nome Ampelografico

Forsellina

Fonte

di U. Angelini, S. Cancellier, A. Costacurta e C. Farinada "Forselina", in Rivista di Viticoltura ed Enologia, supplemento del mese di Ottobre, 1980

Sinonimi (ed eventuali errati)

Il Pollini (1824) descrive molto sommariamente una Forselina o Pignola, avvertendoci essere molto differente dalla Pignola della Valpolicella. Le stesse notizie sono riportate anche dall'Acerbi e dal Zantedeschi, unite ad una molto generica descrizione ampelografica. Nella "Relazione sulle condizioni dell'Agricoltura, industria e commercio dei tre comuni di Quinto, Stelle e Grezzana della Valpantena di Verona" del Dott. Carlo Rossi (1872) troviamo i dati analitici (anche se sommari) del vino ottenuto dalla vinificazione di uve della varietà Forselina. L'Alberti (1896) cita le Forcelline quali tipi locali veronesi coltivati nelle colline che vanno dalla Valpantena ai confini orientali della provincia di Verona. Agli inizi del nostro secolo troviamo citata dal Zava (1901) una Forselina coltivata nella provincia di Verona. Il Sorniani-Moretti (1904) ci parla di una Forcellina o Forselina, Forsellana, della Forsella che corrisponde abbastanza al tipo da noi osservato e descritto, salvo differenze probabilmeente dovute all'ambiente. Il tipo da noi osservato corrisponde anche alla descrizione effettuata dal Cosmo (1939) col nome di Forcellina. Lo stesso Cosmo ci avverte di non confondere la nostra Forselina con la Forcellina conosciuta in Romagna e con cui si indica la cosidetta "Albana della Forcella". (Molon, Carpentieri, Cavazza).

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione ampelografica sotto riportata si è utilizzato un tipo di Forselina isolata nell'Az. Pule di S. Pietro in Cariano e coltivata nell'Az. Segattini a Pastrengo (VR).
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Forsellina. Apice: medio-espanso, vellutato, di colore bianco a volte con orlo rosato.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegate a gronda, vellutate, di colore bianco-verdastro con orlo carminato.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, sub-vellutate alla pagina inferiore e lanugginose alla pagina superiore, di colore verde con orlo carminato la 3a-4a, verde le successive.
Asse del germoglio: eretto.
Germoglio alla fioritura
Apice: medio, sub-vellutato, di colore verde-biancastro.
Foglioline apicali: spiegate, sub-vellutate, di colore verde-giallastro.
Foglioline basali: spiegate, vellutate alla pagina inferiore, qualche pelo lanugginoso alla pagina superiore, di colore inizialmente verde con sfumature giallo-bronzato, e successivamente di un bel colore verde scuro.
Tralcio erbaceo: lungo, a sezione trasversale ellittica, contorno angoloso; con qualche pelo aracnoideo; di colore verde, rosato dalla parte rivolta verso il sole.
Viticci: sub-continui (1-1-0-1-1-0) bifidi o trifidi, di media lunghezza, di colore verde.
Infiorescenza: lunga 20-25 cm, piramidale.
Fiore: piriforme, di dimensione media, ermafrodita.
Figura 2: Foglia di Forsellina. Foglia: medio-piccola, pentagonale, quinquelobata; seno peziolare a lira o a volte a lira chiusa; seni laterali superiori a lira chiusa; seni laterali inferiori a "U"; pagina superiore glabra, pagina inferiore leggermente aracnoidea; lembo leggermente piegato a gronda; lobi piani o leggermente a gronda; angolo alla sommità dei lobi terminali retto; superficie del lembo bollosa; nervature della pagina inferiore e superiore di colore verde; denti laterali pronunciati, regolari, convessi, a base larga; colore della pagina superiore verde bottiglia, della pagina inferiore verde chiaro, opaca.
Picciolo: lungo, di grossezza media, glabro, sezione trasversale con canale poco evidente, di colore verde con striature rosate.
Figura 3: Grappolo di Forsellina. Grappolo a maturità industriale: di media grandezza, compatto, cilindrico, semplice o con accenno ad un'ala; peduncolo visibile, erbaceo, lungo sottile.
Acino: di grossezza media, di forma irregolare, ellissoide, con ombelico persistente; con sezione trasversale irregolare; buccia media, pruinosa, di colore blu con distribuzione del colore irregolare; succo incolore, polpa succosa, sapore neutro; pedicello corto e sottile di colore verde; cercine poco evidente, di colore rosso; pennello corto, di colore rosso; difficile separazione del pedicello dall'acino.
Vinaccioli: 3-4, globosi o piriformi.
Tralcio legnoso: lungo, robusto, elastico, ramificato; corteccia aderente con lenticelle; sezione trasversale circolare; superficie liscia, pruinosa, glabro, con nodi appiattiti; meritalli di colore bruno-rossastro soprattutto ai nodi, di lunghezza media (4-7 cm).

Fenologia

Condizioni d'osservazione: le descrizioni ampelografiche, i dati fenologici, colturali e produttivi riportati presente nota, si riferiscono ai biotipi raccolti presso l'Az. Segattini di Pastrengo e relativi alle annate 1977-1978-1979 e 1980. Le notizie generali sull'ambiente pedoclimatico e sulle modalità di coltivazione sono riportate nelle "note introduttive" alla raccolta delle monografie dei "Vecchi vitigni veronesi".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio (9 Aprile).
Fioritura: media (10 Giugno).
Invaiatura: media (22 Agosto).
Maturazione dell'uva: media (28 Settembre).

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona; vite ben equilibrata; portamento vegetativo eretto; richiede potatura lunga.
Produzione: normale; per alcune caratteristiche morfologiche e del vino assomiglia alla Molinara.
Fertilità media delle gemme (n. medio di grappoli per germoglio): 1,31.
Fertilità delle femminelle: discreta.
Resistenza ai parassiti ed altre avversità: buona.

Utilizzazione

Produce un buon vino; da prendere in considerazione soprattutto per gli uvaggi Bardolino e Valpolicella..

Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali