Come è stato il clima per l'annata 2016
Da l'Enologo – n°11 2016 – Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani
L’annata viticola 2016 ha presentato un comportamento nella norma sia dal punto di vista termico che pluviometrico, distinguendosi dunque in modo netto dall’eccezionalmente piovosa annata 2014 e dalla troppo calda annata 2015. Le condizioni osservate si sono rivelate in complesso favorevoli a produzioni di qualità per coloro che hanno gestito in modo efficace la difesa.
Annata 2016: il trimestre invernale (gennaio-marzo)
Le carte termiche e pluviometriche trimestrali (Fig. 1, 2) evidenziano che il trimestre invernale (gennaio-marzo) si è caratterizzato per temperature massime nella norma al Nord e in debole anomalia positiva al Centro-Sud e per una generalizzata mitezza delle temperature minime con la sola rilevante eccezione dell’anomalia negativa sul Piemonte. La piovosità è risultata complessivamente nella norma, seppur segnata dalle anomalie positive su Nord-Ovest, Nord-Est, Toscana e soprattutto Calabria e anomalie negative su Lazio, Abruzzo, Molise, Campania settentrionale, Salento, Sicilia e Sardegna meridionale.
Il trimestre primaverile (aprile-giugno)
Il trimestre primaverile (aprile-giugno) si è caratterizzato invece per temperature del tutto nella norma salvo lievi anomalie negative a carattere locale sul settentrione e lievi anomalie positive a carattere locale sul Centro-Sud. La piovosità del settentrione è risultata abbondante
e in prevalenza superore alla norma con la sola rilevante eccezione del Friuli Venezia Giulia in anomalia negativa.
Al centro sud prevalgono piovosità nella norma salvo locali anomalie positive su Basilicata e Puglia e sensibili anomalie negative su Sardegna e Sicilia orientale.
Il trimestre estivo (luglio settembre) dell'annata 2016
Il trimestre estivo (luglio settembre) si è infine caratterizzato per temperature del tutto nella norma salvo lievi anomalie positive nei massimi sul settentrione e sulla toscana. La piovosità ha manifestato anomalie positive sul meridione peninsulare e anomalie negative su Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia sudoccidentale.
La sostanziale normalità dell’annata 2016 è infine evidenziata dall’assenza di anomalie nel livello di pressione di 850 hPa (Fig. 3). In ciò l’annata 2016 si differenzia nettamente tanto dall’annata 2015 che dalla 2014.
Considerazioni agrometerologiche
In virtù di una stagione invernale con piovosità nella norma, la vite si è presentata alla ripresa vegetativa con riserve idriche in ottimo stato. A ciò si aggiunga che le temperature lievemente superiori alla norma in febbraio, per lo più nella norma a marzo e sensibilmente superiori alla norma nelle prime due decadi di aprile hanno prodotto un anticipo nella ripresa vegetativa e nelle fasi fenologiche successive alla stessa. Ciò ha peraltro esposto la coltura ai danni da gelo registratisi in varie aree del Paese fra la terza decade di aprile e la prima decade di maggio.
La tarda primavera (maggio e giugno) si è caratterizzata per piovosità abbondante e temperature in prevalenza inferiori alla norma specie al settentrione. Ciò da un lato ha ridotto l’anticipo fenologico della coltura dando in particolare luogo ad una fioritura molto prolungata
e dall’altro ha generato quadri fitopatologici localmente complessi e nei quali le frequenti piogge hanno agito sia stimolando i patogeni sia interferendo con gli interventi di difesa.
La terza decade di giugno ha visto l’affermarsi di condizioni estive con massime che hanno superato la soglia dei 30°C manifestando anomalie termiche positive da deboli a moderate che tuttavia nella gran parte dei casi non hanno impensierito la vite, la quale ha potuto proseguire con regolarità la fase di viluppo del grappolo. Da segnalare poi che dalla seconda metà di luglio le temperature sono ritornate su valori prossimi alla norma che si sono poi mantenuti per l’intero mese d’agosto.
Le temperature sono poi tornate su valori superiori alla norma a settembre, mese che ha presentato temperature medie simili a quelle d’agosto senza tuttavia mai raggiungere livelli critici per la coltura, con ciò favorendo il positivo svolgimento delle fasi di post-invaiatura.
Il rientro nella norma delle temperature si è registrato nel corso dalla terza decade di settembre mentre con ottobre abbiamo assistito alla discesa delle temperature verso valori inferiori alla norma.
La ridotta piovosità che ha caratterizzato settembre al centro-nord e sulle due isole maggiori ha favorito il regolare svolgimento delle operazioni di raccolta.
Ciò non si può dire per il meridione peninsulare che ha invece goduto di una piovosità abbondante e in molti casi sensibilmente superiore alla norma.
Conclusioni sul clima dell'annata 2016
In complesso un’annata che si è contraddistinta per i livelli contenuti di stress idrico e termico, senza mai incorrere negli estremi del 2015 (quattro ondate di caldo fra 3 luglio e 10 agosto) e del 2014 (piovosità estiva eccessiva e ridotti livelli di radiazione solare).
Da ciò concludiamo che in complesso si è trattato di un’annata favorevole a produzioni di qualità, ovviamente per coloro che hanno gestito in modo efficace la difesa.
Articolo tratto da l'Enologo – n°11 2016 – Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani
Ti è piaciuto questo articolo? Votalo!
Se l'articolo ti è piaciuto, metti le 5 stelline!
Altri articoli simili a "Come è stato il clima per l'annata 2016"
Ecco cosa devi sapere sulla vite e l'uva
03 Giugno 2016Vendemmia e pigiatura dell'uva
22 Settembre 2021