La storia del vino
La storia del vino ha origini antichissime. Le prime coltivazioni della vite risalgono a circa 6000 anni fa in Mesopotamia, nella pianura tra il Tigri e l'Eufrate. Ne sono testimonianza i Sumeri che simboleggiavano l'esistenza umana con una foglia di vite e i bassorilievi assiri che raffigurano gli schiavi nel momento in cui servono coppe di vino ai commensali. Il vino in Mesopotamia era consumato solo dai potenti e dalle élite, senza dimenticare che era fondamentale per le cerimonie religiose.
L'evoluzione della viticoltura nella storia del vino
Nell'antico Egitto la pratica della viticoltura vantava già quelle tecniche di base che poi sono state tramandate ad altre popolazioni nei secoli successivi. I dipinti dell'epoca riportano tutto il processo di produzione del vino, dalla coltivazione fino alla chiusura ermetica nelle anfore.
Il primo vero business legato al vino si riscontrò nell'antica Roma. L'abilità dei romani fu quella di assorbire le tecniche e i segreti dei popoli con cui entrarono in contatto dando vita ad una fiorente coltivazione nella penisola (l'Italia veniva chiamata dai greci Enotria, cioè “terra del vino”) e ad un'esportazione in tutto il Mediterraneo. Ai romani si deve la paternità di molti vini che ancora sono bevuti oggi come l'Aglianico, il Mamertino e il Moscato.
La viticoltura ebbe una rapida evoluzione a partire dal Medioevo. In quell'epoca i contadini diventarono degli specialisti nella coltivazione e nella produzione del vino. Vennero anche introdotte delle normative per proteggere i vitigni e per affinare il processo di vinificazione, come l'abbandono della pigiatura dell'uva con i piedi e il passaggio alla torchiatura.
Come ha inciso la modernità nella storia del vino
L'epoca moderna, e soprattutto quella contemporanea, ci restituiscono un processo di viticoltura profondamente cambiato:
- l'invenzione della stampa diffonde rapidamente il sapere legato alla coltivazione dell'uva e alla vinificazione;
- le scoperte geografiche portano la viticoltura in America del Sud, in Africa e Australia;
- l'introduzione della bottiglia di vetro migliora il trasporto e la conservazione del vino rispetto alla botte;
- il progresso tecnologico porta alla nascita di nuove tecniche come la pastorizzazione e alla stesura di diversi trattati di ampelografia, la disciplina che studia e classifica i vitigni;
- a seguito della devastazione di numerosi vitigni a causa di parassiti arrivati dalle Americhe come la Filossera, si da vita ad una nuova pianta con piede americano e apparato vegetativo e riproduttivo europeo resistente al parassita di natura americana.
Il consumo di vino nella storia
Il trascorrere dei secoli ha portato prodondi cambiamenti alle abitudini legate al consumo del vino, soprattutto rispetto a quelle che ormai si sono radicate dall'epoca contemporanea in poi. Ecco alcune delle abitudini che sono mutate nel tempo:
- i greci e i romani bevevano il vino diluito con acqua per evitare lo stato di ebbrezza. A partire dal Medioevo, invece, il vino fu bevuto senza essere annacquato;
- per popolazioni antiche come gli egizi, i greci e i romani il vino assumeva degli importanti connotati religiosi perchè legato a cerimonie, miti e divinità. Con il passare del tempo e con il progresso scientifico queste credenze furono mitigate;
- dal Medioevo in poi il vino divenne la bevanda di tutti, mentre prima era riservato solo alle èlite.
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