Le enoteche potranno fare servizio di asporto anche dopo le 18. E' questa una delle novità del nuovo Dpcm varato dal governo Draghi che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Le enoteche, esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice Ateco 47.25), saranno in grado di offrire l'asporto fino alle ore 22. E' stata dunque soppressa la restrizione del primo Dpcm del nuovo governo che obbligava gli enotecari a dover abbassare la saracinesca alle 18 senza poter più vendere al dettaglio dopo questo orario.

La filiera vitivinicola riteneva incomprensibile il blocco delle vendite imposto alle enoteche come misura restrittiva per contrastare il Covid: per gli addetti del settore appariva una discriminazione di questa fetta di mercato mentre i supermercati, gli almentari non erano soggetti a chiusura anticipata. Resta ovviamente il divieto di consumo sul posto come per tutti i locali di ogni genere.
Rimane invece, come precisato da una nota del ministero della Salute il divieto di asporto di bevande dopo le 18 per le attività dei bar (codice Ateco 56.3), come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia.

Grande soddisfazione da parte di Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti: "L'allentamento delle restrizioni sulle enoteche, non risolve tutti i problemi, ma per noi è un segnale positivo che arriva dal nuovo Governo. Speriamo si capisca che anche la ristorazione può ripartire subito. I clienti si mettono a sedere al tavolo, distanziati, e non ci sono più i problemi di assembramento anche perché ora ci sono tanti spazi all'aperto: i sindaci hanno concesso molte autorizzazioni per mettere i tavoli sulle strade, stiamo andando incontro alla bella stagione, e quindi ci sono tutti i presupposti per poter riaprire".