Il cocktail per l'estate? A base di vino rosato
Il rosa e tutte le sue sfumature impazza, trasversale a più generazioni, anche se è di Millennial Pink che si parla. E' amato da tutti e dilaga su Instagram, quel qualcosa in più che fa scalare la classifica dei like. Tanto più se è un cocktail a base vino e in un momento in cui tra i vini il rosé sembra avere sempre più appeal.
Vino e cocktail non sono poi così lontani anzi, alcuni celebri cocktail ne prevedono l'uso da sempre, vini bianchi per lo più e bollicine; la "new entry" del rosato, che intriga sempre di più i Millennials, segna quindi forse anche una nuova tendenza che aggiunge gusto oltre che colore.
Il vino rosato italiano nei cocktail: il Frosè
"Fuori dall'Italia il rosé viene visto come l'alternativa della stagione calda per potersi godere un vino un po' più strutturato del bianco e ben freddo", ci ricorda Massimo D'Addezio, uno dei più noti barman sulla scena italiana, e non solo.
Eataly New York propone Frosé, a base di Dogajolo Toscano Rosato 2016 Carpineto. Il Frosé è in menu ad Eataly e ci rimarrà almeno per tutta l'estate perché è il drink che piace di più in questa stagione, a New York come a Miami, ma anche a Londra presso il cocktail bar della Beaufort House dove è stato lanciato. Grande successo tra gli under 40, piace moltissimo soprattutto per il rito dell'happy hour.
Il nome Frosé, viene da frozen rosé. Fresco, vivace, cool, con una parola sola. E per quanto impazzi in molti locali d'oltreoceano, i più snob amano prepararlo a casa, abitudine ben più chic. La versione newyorchese prevede vodka, Dogajolo Rosato 2016, liquore alla pesca, purè di fico d'India e succo di pompelmo.
Chi vuole provare a creare da solo il suo Frosé, può optare per una ricetta più semplice e probabilmente anche più estiva: unire il Dogajolo rosato con succo di limone, zucchero e fragole, o un altro frutto di stagione, poi metterlo in freezer per sei ore e servirlo guarnito con foglie di menta. Ottimo da solo, magari sulla spiaggia vista tramonto o su una terrazza in città, ancor meglio a bordo piscina tra i vigneti immersi nelle dolci colline toscane.
Gli abbinamenti del Frosè
E considerato che la gradazione alcolica non è alta, e che i sentori sono delicati ed eleganti, è l'ideale anche in abbinamento al cibo come sempre più spesso capita, in particolare per accompagnare dei finger food di crudi di pesce o di carni rosa. Perfetto con qualcosa di leggermente speziato e un tocco di pepe nero. O perchè no, semplicemente con una merenda a base di formaggi e salumi, come Tuscan Style esige... o con una splendida burrata di Andria accompagnata da alici.
Il cocktail da vino rosato che parla toscano in Puglia
E proprio dalla Puglia, patria del rosato, arriva un "omaggio" alla Toscana, prendendo spunto dal Frosé Dogajolo di Eataly New York. L'idea è di Tommaso Scamarcio, barman di tendenza di Trani, che ha dato vita al Dante Frosè Dogajolo e ci racconta: “Dante è nato proprio assaggiando il Dogajolo Rosè e, incuriosito dal suo utilizzo nella miscelazione negli USA, mi sono detto: perché non associare questo splendido e raffinato rosato con i sapori unici della mia amata Puglia?"
"La ricetta è fatta con la speranza che si possa riprodurre in ogni bar o ristorante al mondo: ho utilizzato Dogajolo Rosè e Gin Geranium in parti uguali, poi ho aggiunto un pizzico di Sale di Margherita, Succo di Limoni del Gargano, Marmellata di Ciliege della Ferrovia, Zucchero liquido, Acqua di ceci a sostituire l'albume perché anche i vegani possano berlo ed infine per rendere tutto un po' più morbido Olio Extravergine d'Oliva, di Andria. Insomma la Puglia e la Toscana in una coppa!"
E allora... buona estate en rose!
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