Assoenologi chiede la modifica della data di inizio vendemmia
E' di qualche giorno fa la notizia che Assoenologi, con una richiesta di audizione al nuovo Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e ai Presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, si fa promotrice di un’istanza di modifica al Testo Unico della vite e del vino per la modifica della data di inizio vendemmia.
In particolare l'Associazione degli enologi e degli enotecnici italiani richiede la revisione del Testo Unico della vite e del vino (legge 238/2016) laddove recita che “il periodo entro il quale è consentito raccogliere le uve ed effettuare le fermentazioni e le rifermentazioni dei prodotti vitivinicoli è fissato dal 1° agosto al 31 dicembre di ogni anno".
Limitazione che, in considerazione dell’ormai frequente variabilità climatica e per le particolari condizioni locali e peculiarità della nostra realtà viticola nazionale, rischia di compromettere il regolare processo produttivo oltre ad essere un elemento burocratico aggiuntivo.
Ribadisce infatti con grande convinzione il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, “che le norme, in un settore specifico come quello del vino, dovrebbero tenere in maggiore considerazione le istanze reali degli operatori coinvolti”.
Lo stesso Riccardo Cotarella affermava infatti, in un suo passato articolo “Al clima non si comanda”, che “i fattori climatici non sono controllabili, e ogni forma di cautela nelle previsioni può renderci solo più tranquilli. Ma le avversità restano, e vanno affrontate con energia, tempestività e metodo da chi - per professione - è chiamato ad applicare ogni opportuna misura contro il maltempo”.
Le passate deroghe alla data di inizio vendemmia
Già lo scorso anno la questione era stata affrontata e alcune Regioni avevano emanato deroghe seppur con interpretazioni diverse tra le diverse Amministrazioni. Quest’anno la questione si ripropone e addirittura, da parte di alcune Regioni, ci sono contrarietà a emanare tali autorizzazioni.
Assoenologi, in data 20 luglio 2018, ha chiesto pertanto un tempestivo intervento del legislatore che, anche se di difficile concretizzazione per la vendemmia che sta per cominciare, sarebbe un segnale per tutto il settore ed eviterebbe spiacevoli disagi a breve e negli anni a venire. Considerata infatti l’importanza che il settore vitivinicolo rappresenta nell’intera economia nazionale e per la necessità, sempre più sentita, di strumenti anche legislativi adeguati, con questo atto Assoenologi conferma la propria attenzione al comparto e, pur condividendo lo spirito del Testo Unico, continua così il suo monitoraggio al fine di incentivare una reale semplificazione burocratica del settore, richiesta a gran voce da tempo da più fonti.
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