Strade del vino d'Abruzzo: la strada del vino di Controguerra
L'Italia è un Paese dall'antica vocazione enologica. La penisola infatti, grazie alla sua conformazione geografica e al suo clima, favorisce la crescita di vitigni da cui si producono ottimi vini. Intorno agli anni Novanta si è deciso di sfruttare questa peculiarità anche dal punto di vista del turismo, istituendo le cosiddette “Strade del Vino”, itinerari guidati che conducono alla scoperta dei territori permettendo allo stesso tempo di assaporare alcune delle loro etichette più pregiate.
Oggi percorreremo la regione Abruzzo, alla scoperta della Strada del Vino di Controguerra.
La Strada del vino di Controguerra
Nei comuni di Controguerra, Torano Nuovo, Ancarano, Corropoli e Colonnella si produce un vino che nel 1996 è stato riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata, con il nome di DOC Controguerra.
Partendo dalla costa, dalla città di Alba Adriatica che si affaccia sul mar Adriatico, proseguendo poi nell'entroterra fino all'antica fortezza di Civitella del Tronto e giungendo infine al capoluogo di regione, Teramo, chi lo desidera può fare un itinerario alla scoperta delle bellezze naturalistiche, storiche ed architettoniche della regione Abruzzo, e soprattutto della DOC Controguerra. Il sentiero si dipana attraverso diverse tappe, in tutto cinque.
Prima tappa: da Alba Adriatica a Controguerra
La prima tappa, che ha una durata di tre ore d'auto, porta il visitatore dal mare verso le dolci colline d'Abruzzo. Questi territori presentano caratteristiche comuni ma anche delle variazioni nella composizione del terreno che influenzano in modo notevole le caratteristiche organolettiche delle uve.
I vitigni che vengono coltivati qui sono molteplici: Montepulciano e Trebbiano d'Abruzzo, ma anche Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Verdicchio e l'autoctono Passerina, vera eccellenza del territorio che è stata riscoperta solo in tempo recenti. La forma di allevamento dei vitigni maggiormente diffusa è quella della filare anche se non è raro imbattersi in tendoni soprattutto negli impianti più datati.
Percorrendo la tappa che va da Alba Adriatica, ridente cittadina balneare, fino a Colonnella, che si trova su una collina, si possono visitare alcune aziende vitivinicole e osservare gli ordinati filari dei vigneti. Da Colonnella si giunge infine a Controguerra, città del vino, dove può essere molto interessante una visita al Museo della Civiltà Contadina.
Tra i produttori di vino della tappa troviamo la Cantina Sociale Colonnella, l'Azienda Vitivinicola Lepore, l'Azienda Agricola Camillo Montori e l' Azienda Agricola Dino Illuminati.
Seconda tappa: dal bivio di Nereto a Corropoli
Questa tappa, oltre che a permettere di assaggiare altre etichette locali di vino di Controguerra, riveste un particolare interesse per chi è interessato all'archeologia ed ha una durata di due ore.
Vicino Corropoli sono infatti stati fatti importanti ritrovamenti ed è possibile visitare, dove un tempo sorgeva il Castello Baronale, Piazza Piedicorte, al cui centro si colloca una Fontana edificata nel 1837. La visita del paese offre la possibilità di vedere il campanile opera del maestro Antonio da Lodi, struttura adiacente alla Parrocchia S.Agnese, il cui interno Settecentesco ospita una la Madonna col Bambino, una statua lignea risalente al 1200 soprannominata Madonna Mojulana. A destare grande meraviglia è soprattutto il villaggio di Ripoli dove si possono ancora osservare alcune capanne risalenti all'epoca neolitica, a ben 5500 anni fa.
Se si giunge a Corropoli in estate si ha anche la possibilità di assistere alla manifestazione più tipica di questa cittadina, il Palio delle Botti, che ha luogo tra il 6 e il 7 del mese di agosto.
Tra le aziende vinicole che è possibile visitare in questa tappa ci sono l'Azienda Agricola Marcocelli e Azienda Vitivinicola Valori.
Terza tappa: da Nereto a Torano Nuovo
In due ore si va da Nereto a Torano Nuovo, due cittadine dalla storia molto antica e ricche anche del fascino della tradizione del folclore locale.
Una menzione particolare merita la Chiesa di San Martino, un'antichissima chiesa di rilevante interesse storico ed architettonico sita nel centro della cittadina.
Durante questa tappa è possibile visitare alcune cantine come l'Azienda Agricola Emidio Pepe e l'Azienda Agricola Barone Cornacchia.
Torano Nuovo pare abbia origini etrusche e fu completamente ricostruita dopo essere stata rasa al suolo da Carlo VIII. Giungendo a Torano Nuovo, è possibile ammirare l'Antichissima Chiesa di S. Massimo a Varano, la cui costruzione si attesta tra il X e l'XI secolo. Accanto alla Villa dei Baroni Cornacchia sorge la Chiesa di San Martino, la quale conserva affreschi del XV secolo e lo Stemma gentilizio della nobile famiglia del 1577.
Anche Torano sarebbe da visitare, così come Corropoli, nel mese di agosto, quando si svolge un importante evento enogastronomico, la Sagra del Vino, della Salsiccia e del Formaggio Pecorino, con annessa Mostra Provinciale dei vini DOC.
Quarta tappa: da Torano Nuovo a Sant'Egidio
Questa è la tappa più veloce, perché impiega appena un'ora, ma conduce ad uno dei centri più vitali della val Vibrata, Sant'Egidio. Di questo comune è nota la laboriosità dei suoi abitanti, che venne esaltata persino sulle pagine del prestigioso giornale Times. Anche Sant'Egidio offre una particolare attrattiva nel mese di agosto: il suo Carnevale Estivo che dura ben dieci giorni.
Sui resti di un insediamento longobardo sorge la Parrocchia con un portale del 1524 e nella frazione Faraone, sempre sui resti dell'insediamento longobardo, sorge un castello fortificato risalente al 1200.
Quinta tappa: verso Civitella del Tronto e Teramo
L'ultima tappa giunge infine a Teramo, attraversando Civitella del Tronto, Campovalano e Campli, e dura in tutto due ore. Civitella del Tronto è sicuramente il luogo più affascinante, poiché il centro abitato è dominato da un'antica fortezza di epoca borbonica. Molto affascinante anche il reticolo di vie e viuzze, chiamate passetti, che caratterizza la cittadina.
Campovalano offre la possibilità di visitare un altro interessante sito archeologico, una necropoli del VII, VI e V sec. a. C. Inoltre la cittadina offre la possibilità di visitare un convento benedettino dell'VIII secolo con l'adiacente Chiesa di San Pietro e la sua peculiare Torre Campanaria in tufo massiccio.
Proseguendo ad Est si giunge a Campli. Passeggiando si possono ammirare esempi di architettura civile cinquecentesca quali la Casa del Farmacista dalla splendida Loggia, la Casa del Medico e l'imponente Palazzo Farnese. Inoltre, nella cittadina è possibile visitare la Collegiata di S. Maria in Platea (secolo XIV su un edificio del 1200), Chiesa romanica di San Francesco, il Museo Archeologico e la Scala Santa.
Si giunge infine a Teramo, una città caratterizzata dall'antica presenza dell'impero romano e che offre al visitatore numerosi resti dell'Anfiteatro del III e IV sec., del Teatro romano del 30 a.C. nonché dell'interessante Mosaico del Leone.
Oltre alle meraviglie storiche, Teramo offre una tradizione culinaria considerata la madre della tradizione gastronomica abruzzese. Tra una visita e l'altra, ci si può mettere comodi e soddisfare il palato con le mazzarelle, un piatto tipico a base di interiora e verdure, il tacchino alla canzanese e "le Virtù", un piatto tradizionalmente preparato in occasione del I maggio che si presenta come una zuppa a base di verdure, spezie, legumi, tenerume di maiale e ritagli di pasta fatta in casa. Ad accompagnare i piatti tipici della regione abruzzese non può mancare il vino di Controguerra.
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