“In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale, Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood dal 14 al 17 giugno 2020, ovvero nel periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business”. Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere alla chiusura del Consiglio di amministrazione della Spa “Vinitaly, insieme ad OperaWine".

"Si svolgerà quindi - prosegue il dg Mantovani - in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrando”.

Perché è stato rinviato a giugno il Vinitaly 2020?

La decisione presa è stata il risultato di un'accurata analisi tenuto conto dei dati disponibili oltre che una scelta presa dopo aver ascoltato le parti in causa come gli stakeholder del mercato, ossia tra le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.

“Lo spostamento a giugno di Vinitaly e di altre importanti manifestazioni internazionali nelle città di Milano e Bologna – spiega il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – è un segnale che il made in Italy scommette su una pronta ripresa economica nei settori chiave del sistema-Paese. Auspichiamo quindi che il nuovo calendario fieristico nazionale possa generare una rinnovata fiducia ed essere strumento con cui capitalizzare la ripartenza del nostro Paese”.

La manifestazione di Veronafiere attiverà quindi un'attività di assistenza verso i propri clienti in ogni ambito necessaria per riorganizzare le manifestazioni posticipate e, in stretto contatto e collaborazione con le associazioni di riferimento, attiverà tutte quelle azioni di incoming fondamentali a favorire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati. 

Per quanto concerne le nuove date, la Confcommercio Verona e la Cooperativa Albergatori veronesi hanno espresso la loro massima per favorire lo spostamento delle prenotazioni.  

Nel 2021 Vinitaly sarà comunque in calendario nelle sue date consuete (18-21 aprile), frutto dell’accordo assieme all’Union dei Grandi Cru di Bordeaux (UCGB) col quale, dal 2013, c’è un accordo nato per incontrare le esigenze dei protagonisti del mondo del vino, buyer e stampa internazionale in particolare.l

Le dichiarazioni delle associazioni sul Vinitaly 2020 rinviato a giugno

Se c'è preoccupazione o meno lo si può tranquillamente intendere dagli addetti ai lavori, esperti del settore verso un mondo del vino che ha voglia di ripartire: “Condividiamo in pieno le scelte di Veronafiere, sia per quanto riguarda la decisione presa, sia per la relativa collocazione temporale insieme ad altri grandi eventi come Cosmoprof di Bologna e il Salone del Mobile di Milano, che daranno un segnale importante per la ripresa del Paese”. Così Ernesto Abbona, presidente Unione italiana vini.

Sulla stessa lunghezza anche il suo collega Sandro Boscaini, presidente Federvini, che sostiene che “occorre dare un messaggio forte al Paese. Se agiamo uniti nel contesto dello spostamento di data, non solo di Vinitaly, ma di altri grandi eventi internazionali che si svolgeranno in Italia a giugno, potremo contribuire in modo corale al rilancio dell’immagine positiva che merita il made in Italy”.

Riccardo Cotarella, presidente di Assoneologi, sostiene come “la decisione assunta da Veronafiere su Vinitaly e supportata dalle associazioni della filiera, deriva da considerazioni intelligenti e imprenditoriali. Non si può immaginare un Vinitaly fiore all’occhiello del settore vitivinicolo italiano, nonché evento che tutto il mondo ci invidia, ridimensionato più o meno fortemente nelle presenze di operatori che al momento danno previsioni non soddisfacenti. Questo significa tutelare l’operatività dei nostri produttori e allo stesso tempo proteggere l’immagine del vino italiano e di Vinitaly nel mondo”.

“Siamo d’accordo con Veronafiere sulla necessità di modificare le date in calendario di Vinitaly. Giugno è l’ultima data utile per un evento sul vino. Come Fivi siamo comunque pronti ad un grande impegno per partecipare, dal momento che questo mese è dedicato tradizionalmente alle lavorazioni in vigna”, chiosa invece Matilde Poggi, presidente Federazione italiana vignaioli indipendenti.

Mentre Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc afferma che “la nostra posizione è di non dare messaggi negativi al mercato, specie in un momento cruciale per il sistema Paese e per il settore. La situazione negli ultimi giorni è stata diversa da quella sperata e per questo ci sentiamo di condividere la scelta di Veronafiere e di stare sulla stessa linea di Vinitaly, pur consapevoli che ci sarà molto da fare”.

Luca Rigotti, coordinatore settore vino di Alleanza Cooperative: “Condividiamo la scelta di Veronafiere per lo spostamento delle date di Vinitaly. Ora lavoriamo assieme alla fiera affinché il mondo del vino possa dare un messaggio positivo all’economia nazionale”.

Un coro unanime quindi che mette d'accordo tutti in questo momento difficile per tutti guardando comunque con una maggiore fiducia.

Tutte le nuove date delle iniziative di Vinitaly

• Vinitaly Design International Packaging Competition 25 marzo 2020;
• 5StarWines / Wine without Walls 15-17 aprile 2020;
• VIA-Vinitaly International Academy 8-12 giugno 2020;
• Vinitaly and the City 12-15 giugno 2020;
• OperaWine 13 giugno 2020;
• Vinitaly-SolAgrifood-Enolitech 14-17 giugno 2020.