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Vespaiola B.

Sinonimi ufficiali

VESPAIOLO*

Nome Ampelografico

Vespaiola

Fonte

di I. Cosmo e F. Sardida "Vespaiola", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962

Sinonimi (ed eventuali errati)

Vespaiolo, "Vespajola", "Bresparola": perché particolarmente ricercata dalle vespe (in dialetto vicentino "brespe"), a quanto sembra, per la sua ricchezza zuccherina. Nulla ha a che vedere con la "Vespolina" (o "Canetto") ricordata nella "Pomona italiana" del Gallesio (cfr. Dalmasso, 1937), essendo questa a frutto nero mentre quella qui descritta è a frutto bianco. Secondo il Marzotto (1925), sembra invece perfettamente identica alla "Vespaia" di Siena, alla "Vesparola" di Chieti ed alla "Vespara" di Alessandria (quest'ultima ormai scomparsa).

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione di questo vitigno si è usufruito di un clone di "Vespaiola" esistente presso la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri rilevati nella predetta collezione sono stati confrontati successivamente con quelli riscontrati sulle viti di "Vespaiola" coltivate in provincia di Vicenza (Breganze).
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Vespaiola. Apice: mediamente espanso, lanugginoso, verde-biancastro con sfumature bronzate ai bordi.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): leggermente piegate a gronda la prima, spiegate le altre; superiormente lanugginose e di colore verde-chiaro con sfumature bronzato-vinose soprattutto ai bordi, cotonose e verdi-biancastre inferiormente.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, sublanugginose, verdi, con sfumature vinose ai bordi e sulle nervature, trilobate.
Asse del germoglio: curvo, verdastro, aracnoideo.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso, lanugginoso, verde-giallastro.
Foglioline apicali: spiegate; cotonosa e biancastra con riflessi giallastri la prima; lanugginose e verdi bronzate superiormente le altre due; cotonose sulla pagina inferiore; trilobate.
Foglioline basali: leggermente piegate a gronda; inferiormente lanugginose con tomento che diminuisce dalla 4a in poi; superiormente aracnoidee; verdi giallastre la 4a e 5a, verdi le altre; trilobate, con seni laterali appena accennati e seno peziolare ad U molto aperto.
Asse del germoglio: leggermente curvo, aracnoideo.
Tralcio erbaceo: sezione circolare leggermente appiattita da un lato, costoluto, aracnoideo, verde con abbondanti striature vinoso-bronzate.
Viticci: bifidi, intermittenti (formula: 0-1-2-0-1-2...); giallo-verde con leggere sfumature bronzate.
Infiorescenza: non molto allungata (lunga circa 13 cm), piramidale, spesso alata.
Fiore: ermafrodita, regolare.
Figura 2: Foglia di Vespaiola. Foglia: piccola, orbicolare, trilobata con seni laterali a V mediamente profondi; seno peziolare ad U aperto; pagina superiore quasi glabra, di colore verde scuro, liscia, opaca; pagina inferiore aracnoidea e di colore verde chiaro; lembo spesso, ondulato con superficie un po' bollosa, lobi poco marcati e leggermente piegati a gronda; angolo alla sommità dei lobi terminali quasi retto e nervature principali sporgenti, di color verde chiaro con la base rossastra sulla pagina inferiore, verdi giallastre superiormente; denti poco pronunciati, regolari, convessi, a base larga, mucronati.
Picciolo: di media lunghezza e grossezza, con scarso tomento aracnoide, di colore rossastro; canale poco evidente.
Colorazione autunnale delle foglie: gialla.
Figura 3: Grappolo di Vespaiola. Grappolo a maturità industriale: piccolo, sottile, un po' allungato (lungo circa cm 13-15), cilindro-conico, a volte con un'ala piuttosto pronunciata, un po' spargolo; peduncolo visibile, sottile, erbaceo, di color verde.
Acino: medio (diametro trasversale 14,6 mm), sferoide, regolare, ombelico persistente, sezione trasversale circolare; buccia molto pruinosa, spessa, consistente, di colore dorato; polpa succosa, sciolta, di sapore dolce, neutro; pedicelli di media lunghezza con cercine poco evidente, verde-bruno; pennello corto, giallognolo.
Vinaccioli: 2-3 per acino, piriformi, di media grandezza.
Tralcio legnoso: di lunghezza e grossezza media, robusto, poco ramificato, sezione trasversale tendente all'ellittico, di colore nocciola con striature rossastre; nodi evidenti, brunastri e internodi di media lunghezza; gemme coniche, evidenti, a base larga.
Tronco: mediamente robusto.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano.
Ubicazione
Per l'ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi vegetative della vite e per il calendario di maturazione dell'uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio.
Fioritura: media (prima quindicina di giugno).
Invaiatura: media (dal 14 al 26 agosto).
Maturazione dell'uva: III epoca (ultima decade di settembre).

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona.
Produzione: media e costante, allegagione discreta.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.
Fertilità delle femminelle: scarsa.
Resistenza alle malattie e ad altre avversità: sensibile un po' al marciume.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.

Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali