Per la descrizione che segue furono utilizzati tre cloni, due dei quali (situati l'uno in provincia di Novara, nel comune di Boca, e l'altro in provincia di Pavia, nel comune di Casteggio) vennero descritti contemporaneamente nel 1959, mentre il terzo (situato pur esso in provincia di Novara, nel comune di Ghemme) era stato descritto in precedenza per cura dell'Ispettorato agrario provinciale di Novara. Inoltre, specialmente nel periodo che intercorre tra lo sviluppo completo delle foglie e la maturazione dell'uva, vennero stabiliti dei confronti tra i caratteri dei predetti cloni e quelli di altri ceppi dello stesso vitigno posti nelle località considerate. La presente descrizione ampelografica ha potuto essere agevolmente concordata in un testo unico, perché fra i caratteri dei tre cloni non si notarono differenze di qualche importanza. Le poche e lievi differenze riscontrate (riguardanti essenzialmente le foglie ed i tralci erbacei) vengono segnalate nel corso della descrizione stessa.
Germoglio di 10-15 cm
Figura 1: Apice di Uva Rara.
Apice: espanso, cotonoso, bianco, con orlo carminato leggero.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): a coppa o a gronda, cotonose: di più sulla pagina inferiore; sulla pagina superiore talvolta la tomentosità diminuisce rapidamente dalla prima alla terza fogliolina. Color bianco (per il tomento) con bordi carminati; sulla terza fogliolina (pagina superiore) appare il color verde chiaro con riflessi bronzei.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): a coppa o a gronda nei cloni novaresi, a coppa nel clone pavese. Cotonose sulla pagina inferiore, quasi glabre sulla pagina superiore. Color verde con riflessi rameici sulla pagina superiore, bianco (per il tomento) sulla pagina inferiore.
Asse del germoglio: leggermente ricurvo.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso (a volte medio nei cloni novaresi), cotonoso; bianco con orli carminati.
Foglioline apicali: spiegate o quasi (le prime due leggermente a coppa o a gronda nel clone pavese); cotonose. Colore: con riflessi fulvi o rameici, visibili attraverso il biancore del tomento, prevalente nella pagina inferiore.
Foglioline basali: piegate leggermente a coppa o a gronda, con bordi che tendono per lo più a volgersi in basso. Glabre sulla pagina superiore, leggermente feltrate sulla pagina inferiore. Colore: sulla pagina superiore verde chiaro (volgente al fulvo nei cloni novaresi); sulla pagina inferiore bianchiccio (per il tomento) su sfondo verde chiaro.
Asse del germoglio: ricurvo a pastorale.
Tralcio erbaceo: a sezione trasversale circolare; contorno liscio (o quasi liscio nel clone pavese); praticamente glabro (qualche raro pelo lungo, specialmente notato nel clone di Ghemme); color verde, rosso vinoso dalla parte soleggiata, uniformemente diffuso; internodi medio-corti.
Viticci: intermittenti. Formula: 0-1-2-0-1-2-0...(primo viticcio sul 6° nodo dall'inserzione). Bifidi o trifidi, medi, di color verde chiaro con sfumature rosse verso la base.
Infiorescenza: piuttosto grande, conica, alata.
Fiore: bottone fiorale piriforme-cilindroide, mezzano. Ermafrodita. Corolla a cappuccio, verde bronzata; apertura normale.
Figura 2: Foglia di Uva Rara.
Foglia adulta: grandezza media; forma pentagonale; quinquelobata. Seno peziolare a lira; seni laterali superiori per lo più a lira chiusa, spesso con bordi sovrapposti, più raramente ad U; seni laterali inferiori ad U od a lira, talvolta a V. Pagina superiore praticamente glabra (qualche raro pelo lungo); pagina inferiore cotonosa anche sulle nervature di 1°-2°-3° ordine. Lembo generalmente piano (talvolta piegato a gronda nei cloni novaresi). Lobi piani, spesso con bordi un po' revoluti; angolo della sommità dei lobi terminali acuto. Superficie del lembo per lo più liscia (talvolta un po' vescicolosa nei cloni novaresi). Colore delle nervature principali: sulla pagina superiore, verde; sulla pagina inferiore, verde chiaro (con qualche lieve sfumatura rosea nel clone pavese). Denti laterali di media grandezza, irregolari, a base larga, con margini rettilinei. Lamina fogliare di colore verde più o meno carico sulla pagina superiore, verde chiaro sulla pagina inferiore; opaca; nervature di 1°-2°-3° grado sporgenti, piane le altre.
Picciolo: medio-corto (poco più corto della nervatura mediana): di media grossezza; con tomento aracnoideo; a sezione trasversale con canale poco evidente; di color verde chiaro con sfumature rosso vinose.
Colorazione autunnale delle foglie: verde con macchie e striature gialle.
Acino erbaceo: sferoide, ma abbastanza frequentemente discoide.
Figura 3: Grappolo di Uva Rara.
Grappolo a maturità industriale: grandezza media (il volume dei grappoli è, in questo vitigno, piuttosto variabile). Mediamente compatto o sciolto (anche questo carattere è mutevole, per quanto la tendenza alla scioltezza sia evidente). Allungato, conico, alato (a volte conico senza ali, o talora anche piuttosto corto e tozzo). Peduncolo visibile, verde o semilegnoso, piuttosto grosso, di lunghezza pari a circa 1/4 quella del grappolo, che può mediamente ritenersi di cm. 20 - 25.
Acino: medio o medio-grosso; tondeggiante o subellittico, regolare; ombelico prominente, non persistente; sezione trasversale circolare, regolare; buccia pruinosa, abbastanza consistente, ma non coriacea; color turchino carico, quasi nero, regolarmente diffuso; succo incolore; polpa succosa a sapore semplice; pedicello medio-lungo di colore rosso chiaro; cercine evidente di color rosso ruggine; pennello corto e rosso; separazione del pedicello dall'acino non facile.
Vinaccioli: generalmente due per ogni acino, raramente tre, medi, con becco non lungo e non appuntito. Nessun acino è senza vinaccioli.
Tralcio legnoso: lunghezza e robustezza medie; poco ramificato. Corteccia resistente, bene aderente. Sezione trasversale circolare o tendente all'ellittico. Superficie striata con striature non molto rilevate; parzialmente pruinosa. Nodi un po' appiattiti; meritalli medio-corti (però abbastanza variabili: in media di 10 cm.); gemme arrotondate, sporgenti, biancastre per tomentosità. Colore dei meritalli: su di uno sfondo nocciola chiaro, qua e là rossiccio (appena un po' più carico sui nodi) si ha quasi una patina grigio cinerea irregolarmente distribuita, con punteggiature brune non fitte. Cercine peziolare largo, sinuoso, sporgente. Diaframma convesso, spesso; midollo scuro, occupante circa metà del diametro del tralcio.
Tronco: robusto (o mediamente robusto).