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Roviello B.

Sinonimi ufficiali

Nome Ampelografico

Roviello

Fonte

in Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale presso il MIPAAF

Sinonimi (ed eventuali errati)

Rovello bianco e Greco muscio.

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

La ricerca è stata svolta nel triennio 2004-2006 presso due aziende in due diverse località della provincia di Avellino, Taurasi e Bonito.
Germoglio di 10-30 cm
Apice: aperto, verde, tomentoso.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): verdi, tomentose nella pagina superiore, a coppa.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): verdi leggermente bronzee, tomentose nella pagina superiore.
Tralcio erbaceo: curvo, glabro, di colore verde su entrambi i lati nel terzo superiore, con nodi a strie rosse molto marcate, rosso sui lati dorsale e ventrale nel terzo inferiore.
Viticci: discontinui, molto lunghi, trifidi.
Infiorescenza: di lunghezza media (circa 15 cm), di forma conico-piramidale, semplice o raramente con ala, inserita al 3°-4° nodo.
Fiore: ermafrodita.
Foglia: di dimensioni medie, di forma pentagonale, a tre-cinque lobi; lembo superiore di colore verde medio, con nervature verdi; superficie leggermente bollosa; profilo involuto ondulato; seno peziolare ad U, delimitato dalle nervature su entrambi i lati; seni laterali superiori ad U molto profondi, gli inferiori a V, poco accentuati; denti corti a lati convessi o uncinati; pagina inferiore leggermente tomentosa; nervature sulla pagina inferiore di colore verde, molto evidenti e ricoperte da leggero tomento spinoso.
Picciolo: di colore rosso, robusto, più corto della nervatura principale.
Grappolo a maturità industriale: piramidale, semplice, raramente con un'ala, semi-compatto; il peduncolo è di lunghezza media, semilegnoso.
Acino: di forma rotonda e dimensioni medio-piccole; buccia spessa, di colore giallo ambrato, con ombelico molto evidente; polpa semi-consistente; succo incolore, di sapore dolce, neutro; pennello corto, verde, a stacco difficile.
Vinaccioli: in numero di 2-3 per bacca, medi, globosi, con becco tozzo.
Tralcio legnoso: mediamente robusto, a superficie striata, di colore bruno scuro, a sezione circolare, con corteccia aderente.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: per definirne le caratteristiche sotto il profilo biomolecolare (analisi del DNA), ampelografico, fenologico, agronomico, tecnologico ed enologico, il vitigno è stato sottoposto, per ogni anno, ad una serie di sistematici rilievi, considerando il "Fiano" come vitigno di riferimento per tutti i parametri.
Ubicazione
Due località della provincia di Avellino: (A) Taurasi (Azienda "Contrade di Taurasi") e (B) Bonito (Azienda "Beatrice").
Longitudine: 14°95'95'' E (A); 15°0'7'' E (B).
Latitudine: 41°0'97'' N (A); 41°5'55'' N (B).
Altitudine: 398 m s.l.m. (A); circa 400 m s.l.m.(B).
Portinnesto: 1103 Paulsen.
Età delle viti: 5 anni.
Sistema di allevamento: allevate a Guyot bilaterale, con una carica di poco più di 20 gemme.
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: II-III decade di Aprile.
Fioritura: I decade di Giugno.
Invaiatura: I-II decade di Agosto.
Lignificazione: III decade di Agosto.
Maturazione dell'uva: III decade di Settembre o I decade di Ottobre, anticipata di circa giorni rispetto al Fiano.
Caduta delle foglie: III-IV decade di Novembre.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: inferiore rispetto al Fiano (1,05 kg di legno asportato con la potatura per pianta (media del triennio) contro i 1,54 kg/pianta del vitigno di riferimento).
Produzione: più uniforme, sia rispetto al comportamento produttivo delle piante che alla omogeneità delle dimensioni dei grappoli, e sensibilmente più elevata quella il Roviello (7,89 kg/pianta contro 4,54 kg/pianta); superiore risulta anche il peso medio medio del grappolo (232 g contro 184 g del Fiano).
Fertilità: sia la fertilità reale che potenziale risultano superiori per il Roviello in confronto al Fiano (rispettivamente, in media, 1,52 contro 1,26 e 1,93 contro 1,63).
Resistenza ai parassiti ed altre avversità: ben tollerante a condizioni di siccità e resistente alle più diffuse fitopatie, in particolare alla botrite.
Affinità d'innesto: buona; presenta anche una discreta tendenza alla radicazione, come è dimostrato dalla consuetudine, diffusa in passato, di mettere a dimora direttamente delle talee.

Utilizzazione

Per la vinificazione.
Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali