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Oseleta N.

Sinonimi ufficiali

Nome Ampelografico

Oseleta

Fonte

di U. Angelini, S. Cancellier, A. Costacurta e g. Segattinida "Oseleta", in Rivista di Viticoltura ed Enologia, supplemento del mese di Ottobre, 1980

Sinonimi (ed eventuali errati)

Troviamo citata, dall'Acerbi, coltivata in provincia di Cremona una uvetta o uva passerina ed in provincia di Brescia una uva ozilina, che dalla sommaria descrizione fornitaci dall'autore sono simili alla nostra varietà. Il Zava nella sua ampelografia tra le uve coltivate nella provincia di Verona, elenca una Oselina con sinonimi Oseleta e Oselina nella provincia di Treviso. Cita inoltre la Oselina biancara, la Oselina montagnina, la Oselina mora, la Oselina nera, la Oselina rossa e la Oselina salvega biancara, avvertendoci però dell'irrilevante importanza di queste varietà; crescono spontanee e servono di nutrimento agli uccelli. Il Sormani-Moretti descrive una Uccellina o Oselina rossa che dalla breve descrizione non corrisponde alla nostra, avvertendoci che trattasi di varietà silvestre, coltivata a Quinzano.

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione ampelografica si è utilizzato un ceppo isolato nell' Az. Cobelli, località Pigozzo, dove esisteva una piccola collezione delle vecchie varietà allevate ancora col sistema delle cappellare, e coltivata nell'nell'Az. Segattini a Pastrengo.
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Oseleta. Apice: medio-espanso, vellutato, di colore biancastro con orlo carminato.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, setolose, di colore verde-bronzato, inferiore.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, setolose, di colore verde-bronzato.
Asse del germoglio: eretto.
Germoglio alla fioritura
Apice: medio, vellutato, di colore verde-biancastro, con asse del germoglio eretto.
Foglioline apicali: spiegate; vellutata la prima; lanugginose le successive, di colore biancastro con riflessi bronzati.
Foglioline basali: spiegate, aracnoidee, di colore verde con leggeri riflessi bronzati.
Tralcio erbaceo: sezione trasversale ellittica; contorno leggermente angoloso; glabro; di colore verde, rossastro ai nodi e dalla parte esposta al sole.
Viticci: intermittenti (1-2-0-1-2-0); bifidi e trifidi, lunghi, non molto grossi, di colore verde.
Infiorescenza: lunghezza 5-10 cm, cilindrica, a volte alata.
Fiore: picciolo, piriforme, ermafrodita.
Figura 2: Foglia di Oseleta. Foglia: piccola, pentagonale, quinquelobata; seno peziolare ad "U"; seni laterali superiori a lira chiusa spesso con bordi sovrapposti; idem i seni laterali inferiori; pagina superiore glabra; pagina inferiore glabra, con qualche pelo lungo le nervature; lembo leggermente piegato a gronda; lobi pressoché piani; angolo alla sommità dei lobi terminali retto; superficie del lembo leggermente bollosa; le nervature sia della pagina superiore che inferiore sono di colore verde; denti laterali molto pronunciati, regolari, convessi, a base larga; colore della pagina superiore verde bottiglia, della pagina inferiore verde chiaro; lucida.
Picciolo: medio-corto, di grossezza mediana, glabro; sezione trasversale con canale poco evidente; di colore verde con striature rosate.
Figura 3: Grappolo di Oseleta. Grappolo a maturità industriale: piccolo, molto compatto, corto, tozzo, spesso con un'ala; peduncolo visibile, lungo, di media grossezza, erbaceo.
Acino: di forma irregolare, obovoide; ombelico persistente, prominente; buccia pruinosa, spessa, consistente, del colore del frutto di rovo; succo colorato; polpa succosa; sapore neutro, molto tannico; pedicello corto, di colore verde; cercine evidente di colore verde; pennello corto, di colore rosso; difficile la separazione del pedicello dall'acino.
Vinaccioli: 2-3, piriformi, sottili, di media lunghezza.
Tralcio legnoso: medio-corto, debole, molto elastico, ramificato; corteccia aderente con lenticelle; sezione trasversale ellittica, superficie liscia, pruinosa, glabro; meritalli corti (5-10 cm) di colore nocciola con striature brune.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: le descrizioni ampelografiche, i dati fenologici, colturali e produttivi riportati presente nota, si riferiscono ai biotipi raccolti presso l'Az. Segattini di Pastrengo e relativi alle annate 1977-1978-1979 e 1980. Le notizie generali sull'ambiente pedoclimatico e sulle modalità di coltivazione sono riportate nelle "note introduttive" alla raccolta delle monografie dei "Vecchi vitigni veronesi".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: tardivo (11 Aprile).
Fioritura: media (8 Giugno).
Invaiatura: media (23 Agosto).
Maturazione dell'uva: media (28 Settembre)

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: discreta, molti tralci e sottili; portamento eretto, con molte femminelle.
Produzione: scarsa.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 4°-5° nodo.
Fertilità media delle gemme (n. medio di grappoli per germoglio): 1,85.
Fertilità delle femminelle: scarsa.
Resistenza ai parassiti ed altre avversità: buona; l'uva si conserva a lungo sulla pianta.

Utilizzazione

Potrebbe essere interessante per la qualità del vino, ma la bassa produzione e la bassa resa in mosto ne rendono improbabile la diffusione.
Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali