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Mammolo N.

Sinonimi ufficiali

Nome Ampelografico

Mammolo

Fonte

di N. Breviglieri ed E. Casinida "Mammolo", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume I, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1960

Sinonimi (ed eventuali errati)

Sotto il nome di "Mammolo" si ritrovano in Toscana il "Mammolo nero" ed il "Mammolone di Lucca". Il "Mammolo nero" ha per sinonimi: "Mammola asciutta", "Mammolo asciutto", "Mammolo di Montepulciano", "Mammolo serrato", "Uva mammola asciutta". Il "Mammolone di Lucca" ha per sinonimo quello di "Mammolo nero". In Toscana poi, cosa già messa in rilievo dalla Commissione ampelografica della provincia di Siena (Boll. Amp., fase. VII), non di rado con il nome generico di "Mammolo" si indicano altre uve quali ad esempio il "Barbarossa".

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione di questo vitigno è stato utilizzato un clone di "Mammolo" della collezione sperimentale costituita dall'Istituto di Coltivazioni Arboree nell'azienda "Monna Giovannella" della Facoltà di Agraria dell'Università di Firenze, dove è stato da uno di noi introdotto dalla zona di Lucca. Le osservazioni sono state anche ripetutamente effettuate nelle diverse zone di diffusione. Riteniamo più verosimile riportare questo clone di "Mammolo" alla "Mammola tonda" così descritta da Cosimo Trinci (1778): "L'uva mammola tonda è di qualità rossa e, giunta alla sua dovuta maturità, partecipa molto del paonazzo pieno; comincia a maturare alla metà di agosto; e ne fa ragionevolmente in pigne spargole, di mediocre grossezza, di granella grosse, tonde, bellissime e di guscio duro".
Germoglio di 10-20 cm
Apice: medio-globoso, cotonoso, bianco argenteo con orlo carminato.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): leggermente piegate a gronda, di color bianco giallognolo a riflessi bronzei con orlo carminato, aracnoidee.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, verdi, leggermente aracnoidee.
Asse del germoglio: lievemente curvo.
Germoglio alla fioritura
Apice: di forma espansa o media, di colore verde biancastro con tomento aracnoideo e leggeri riflessi bronzati, particolarmente nelle parti apicali.
Foglioline apicali: a coppa, aracnoidee, di color verde-giallastro nella pagina superiore; vellutate di color bianco giallastro in quella inferiore; tri-pentalobate.
Foglioline basali: leggermente piegate a coppa; di color verde, a riflessi gialli-bronzati con tomento aracnoideo nella pagina superiore; vellutate e con colore verde biancastro in quella inferiore; tri-pentalobate.
Asse del germoglio: eretto; di colore verde, talvolta con radi peli verso l'estremità.
Tralcio erbaceo: di sezione trasversale circolare, contorno angoloso o costoluto, glabro di color verde, talvolta rosso da un lato.
Viticci: bifidi o trifidi, lunghi verdi, abbastanza grossi, intermittenti (0-1-2-0-1-2-0 ecc.).
Infiorescenza: media (12-17 cm) di aspetto semispargolo.
Fiore: di tipo morfologico apparentemente ermafrodita regolare; ermafrodita regolare, autofertile, sec. Cosmo (1941). Bottone fiorale: globoso, mezzano con corolla verde.
Foglia: quasi orbicolare, di grandezza media, trilobata o quinquelobata, con seno peziolare a lira chiusa; seni laterali superiori a lira, od a bordi sovrapposti; seni laterali inferiori a lira quando sono presenti; lembo piano sottile a superficie liscia o quasi; lobi piani ma non sempre; angolo alla sommità dei lobi terminali acuto, pagina superiore glabra di color verde bottiglia, ma talvolta anche verde cupo; pagina inferiore leggermente aracnoidea di color verde chiaro con nervature principali verdi; nervature di 1°-2°-3° ordine sporgenti; denti laterali in genere molto pronunciati ma non sempre, irregolari a margini rettilinei talvolta però concavi da una lato; a base stretta.
Picciolo: corto, medio o sottile, verde chiaro bianchiccio, glabro di sezione trasversale con canale poco evidente.
Portamento della vegetazione: espanso.
Acino erbaceo: rotondo, piuttosto grosso,
Grappolo a maturità industriale: di grandezza media (lunghezza 13-20 cm) di aspetto semispargolo allungato cilindrico con 1 ala, peduncolo visibile, erbaceo, medio-grosso.
Acino: medio-grosso o grosso (diametro trasversale 14-18 mm) quasi discoide di forma regolare; ombelico non persistente o poco persistente; buccia molto pruinosa di color violaceo, spesso rossastro, di medio spessore; polpa carnosa a sapore neutro o caratteristico del "mammolo"; pedicelli medi di colore rossastro; cercine evidente rossastro; pennello medio-lungo, anch'esso rossastro.
Vinaccioli: in numero medio di 1-2 per acino, regolarmente piriformi con becco corto medio e piuttosto grossi; nessun acino completamente sprovvisto di vinaccioli.
Tralcio legnoso: di media lunghezza, ma robusto; assai ramificato per femminelle di medio vigore; corteccia aderente e resistente; sezione trasversale quasi perfettamente circolare; superficie appena striata, pruinosa, glabra; nodi appiattiti e poco evidenti, più intensamente colorati dei meritalli; internodi corti o medio-corti (5-6 cm) a colorazione rossa-violacea (per pruina) non uniformemente distribuita; gemme appuntite piccole; cercine peziolare molto stretto ed appena evidente; diaframma spesso, leggermente concavo; midollo di medio spessore, colorato in cannella chiaro.
Tronco: di buona vigoria.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: Si considerano quelle riguardanti la collezione sperimentale, come già detto, costituita dall'Istituto di Coltivazioni Arboree nell'azienda della Facoltà di Agraria dell'Università di Firenze nella quale il clone è stato da uno di noi introdotto.
Ubicazione
Per l'ubicazione, il terreno, il clima, ecc., si rimanda alle monografie: "Aleatico" e "Ansonica".
Età delle viti: da 3 a 5 anni nella collezione; da 20-22 anni nelle aziende sui ceppi sotto controllo ed allo studio per le indagini ampelografiche sui quali i rilievi sono stati effettuati ripetutamente anche in pieno campo nelle diverse zone di diffusione del vitigno.
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: seconda decade di aprile (il germogliamento avviene qualche giorno prima del "Trebbiano" e diversi giorni dopo del "Sangiovese").
Fioritura: prima decade di giugno.
Invaiatura: seconda decade di agosto (l'uva è rossastra poi diventa più scura).
Maturazione dell'uva: ultima decade di settembre-primi di ottobre.
Caduta delle foglie: seconda metà di novembre.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Produzione: abbondante ed abbastanza costante nel clone di cui ci si occupa.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 3°-4° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1-2.
Fertilità delle femminelle: nessuna o molto scarsa in condizioni normali.
Resistenza alle malattie: ai comuni parassiti della vite presenta una resistenza normale.

Utilizzazione

Per la vinificazione. In piccolissima quantità viene anche usata localmente per il consumo diretto.

Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali