Tre nuove sottozone per il Bardolino DOC
Il 2018 volge al termine e proprio negli ultimi mesi dell’anno la DOC Bardolino ha deciso di farsi in tre: in occasione dei suoi primi 50 anni di attività il Consorzio che tutela la denominazione veneta ha infatti rinnovato il proprio disciplinare dando vita a tre diverse sottozone di produzione contrassegnate da un particolare bollino.
Il bollino delle tre sottozone del Bardolino DOC
Presentato durante “Bardolino CRU”, l’evento tenutosi a Verona lo scorso 30 settembre, il bollino che la DOC Bardolino ha creato per le bottiglie provenienti dalle tre zone del Bardolino nasce con l’obiettivo di garantire il rispetto dei canoni produttivi e delle caratteristiche del vino. Nella fisionomia, il sigillo affida la sua solennità alla figura di San Zeno, patrono di Verona ed autore di un celebre sermone riferito simbolicamente al lavoro del vignaiolo. Realizzato con il desiderio di incarnare nell’immagine il legame tra il vino rosso e la terra veneta, il bollino del Bardolino DOC si differenzia in base alle tre diverse sottozone entro le quali si articola la denominazione: la Rocca Bardolino, Montebaldo Bardolino e Sommacampagna Bardolino.
Le tre sottozone della DOC Bardolino
La suddivisione in tre diverse sottozone che la DOC Bardolino ha deciso di regolare per i 50 anni di attività del Consorzio che la tutela è così ripartita:
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Sottozona La Rocca Bardolino, affacciata sullo specchio d’acqua del Lago di Garda;
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Sottozona Montebaldo Bardolino, situata nella parte settentrionale pedemontana;
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Sottozona Sommacampagna Bardolino, lambita dalle colline moreniche meridionali.
Seppur legittimata nel 2018, in realtà l’origine della triplice suddivisione tra le zone della Bardolino Cru presenta radici lontane che riportano alla fine dell'Ottocento: difatti, già nel 1825 le tre zone erano già state individuate dai commercianti di vino per poi essere identificate geomorfologicamente da Giovanni Battista Perez nel 1900 nel volume “La Provincia di Verona ed i suoi vini”. Ai vini di queste macro-zone erano riconosciute già all'epoca alcune peculiarità organolettiche e qualitative che però sfuggirono ai compilatori del disciplinare di produzione del 1968 e che hanno dovuto attendere il 2018 per un ufficialità data dal neonato bollino. Ma quali saranno le aziende che potranno vantare il sigillo di San Zeno?
Bardolino DOC: le aziende del bollino
Tenendo certamente conto delle annate ancora disponibili, ad oggi sono 14 le aziende per un totale di 49 vini ad aver superato l'esame di un comitato volontario costituito in seno al Consorzio di tutela dagli stessi produttori. Esse sono le cantine che hanno partecipato al progetto Bardolino Cru-Village con cui dal 2015 un gruppo di produttori ha iniziato ad imporsi canoni più restrittivi rispetto a quelli consentiti dalla denominazione, ovvero:
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la scelta di vigneti di almeno 7 anni, resa massima di 100 quintali/ettaro;
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la scelta della Corvina nella massima misura consentita (80% fino ad oggi, 95% con il nuovo disciplinare);
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nessun appassimento;
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uso ragionato del legno (solo legni grandi o barrique dal secondo passaggio);
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immissione nel mercato non prima di un anno dalla vendemmia.
Secondo il Consorzio Vino Bardolino, infatti, tali accorgimenti sarebbero in grado di restituire vini eleganti, caratterizzati da un colore rubino delicato e brillante, da una piacevole speziatura e da una decisa sapidità. Le aziende che fino ad possono vantare tutte queste caratteristiche e la presenza del bollino sulle proprie bottiglie sono le seguenti:
Le aziende del bollino La Rocca Bardolino
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Bigagnoli (Calmasino di Bardolino);
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Le Ginestre (Lazise);
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Poggio delle Grazie (Castelnuovo del Garda);
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Giovanna Tantini (Castelnuovo del Garda);
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Tinazzi (Lazise).
Le aziende del bollino Montebaldo Bardolino
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Casaretti (Bardolino);
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Gentili (Caprino Veronese);
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Guerrieri Rizzardi (Bardolino);
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Le Fraghe (Cavaion Veronese);
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Vigneti Vitabella (Bardolino);
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Villa Cordevigo (Cavaion Veronese).
Le aziende del bollino Sommacampagna Bardolino
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Corte Gardoni (Valeggio sul Mincio);
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Il Pignetto (Bussolengo);
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Albino Piona (Villafranca di Verona)
Già approvato dall’assemblea dei soci del Consorzio, il nuovo disciplinare è in attesa di via libera da parte del Ministero delle Politiche Agricole: nel frattempo il bollino verrà attribuito a circa 100.000 bottiglie mentre le selezioni dei vini da parte del comitato istituito dal Consorzio continueranno nei prossimi mesi.
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