Vinificazione per gravità: una nuova sfida nel cuore della Maremma
Nel cuore della bassa Maremma, in provincia di Grosseto e vicino a Castiglione della Pescaia, si trova un’area ancora emergente nel panorama vitivinicolo italiano ma altamente vocata alla produzione di vini di qualità, un luogo capace di esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle varietà coltivate.
Ed è proprio qui, incastonata in un piccolo anfiteatro che affacciandosi verso il mare mitiga le condizioni climatiche dell'area, che si trova Le Mortelle, cantina nata nel 1999 da una nuova sfida della famiglia Antinori, resa unica da una struttura innovativa, dove la vinificazione “per gravità” è un aspetto fondamentale per la produzione.
Abbiamo quindi incontrato l'enologa de Le Mortelle, Georgia Dimitriou, che ci spiegato nel dettaglio questo metodo di vinificazione e le caratteristiche dei vini che si riescono ad ottenere.
D: "Cosa è esattamente la vinificazione per gravità?"
R: "Quella “per gravità” è una vinificazione senza l’utilizzo di pompe, in cui i serbatoi di vinificazione, caratterizzati da una forma unica a cono rovesciata, sono pensati ed ideati per assecondare il processo produttivo della cantina. La struttura della cantina, di forma cilindrica, si dispone su tre livelli: al suo interno vengono effettuate tutte le fasi del ciclo produttivo del vino, dal ricevimento delle uve, alla vinificazione, fino all’affinamento in barrique nel piano inferiore".
D: "Oggi c'è grande attenzione al tema della sostenibilità. Quanto è “sostenibile” la vinificazione per gravità, e in generale qual è la vostra filosofia?"
R: "Nella vinicazione per gravità il mancato utilizzo di pompe consente un importante risparmio energetico. La sostenibilità è per Le Mortelle un approccio sano e rispettoso dell’ambiente, nella migliore tradizione agricola, unito alla ricerca e alla tecnologia. Nella cantina è presente anche un innovativo e naturale sistema di fitodepurazione delle acque. Il principio dell’eco-sostenibilità si riflette quindi su ogni passaggio, cominciando dal vigneto, passando dalla produzione del vino sino alla ricerca e selezione dei materiali di confezionamento optando per vetri più leggeri e imballaggi ecologici.
La vinificazione per gravità così come la temperatura naturalmente controllata della cantina supportano la nostra filosofia produttiva".
D: "Come influisce sul vino la vinificazione per gravità?"
R: "La cura delle uve e la qualità di ciascun acino è un valore fondamentale per la produzione dei nostri vini. La vinificazione per gravità garantisce una lavorazione delle uve meno traumatica, senza condizioni di stress, preservando l’equilibrio del vino e l’estrazione di tannini ed esprimendo al massimo il carattere del nostro territorio".
D: "Quali sono le varietà di uve de Le Mortelle che vengono coinvolte in questa vinificazione?"
R: "I 170 ettari di vigneto de Le Mortelle sono prevalentemente coltivati con Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc e ad una piccola quota di Carménère, oltre a più recenti impianti di varietà a bacca bianca come Vermentino, Ansonica e Viognier".
D: "Quale prodotto d'eccellenza si ottiene nella cantina de Le Mortelle?
R: "Dall’unione delle migliori uve di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon ed una piccola quota di Carménère nasce Poggio alle Nane, il nostro Cru. Il vino prende il nome dalla zona, esposta a nord-est/sud-ovest, altamente vocata e capace di produrre uve di incredibile qualità: un'area dove originariamente erano allevate delle anatre, localmente chiamate "nane”. In questo particolare terroir varietà come Cabernet e Carménère (rispettivamente tardive ed estremamente tardive) riescono a raggiungere la piena maturità del tannino esprimendo tutto il proprio potenziale varietale.
Inoltre, i Cabernet ed il Carménère riescono ad esprimersi così bene in quest’area perché le stagioni a Le Mortelle sono lunghe e tendenzialmente calde. L’anfiteatro alle spalle della tenuta funge da naturale protezione, salvaguardandola dalle precipitazioni e garantendo un clima regolare. Inoltre, a livello di micro-clima, favorisce lo sviluppo degli sbalzi termici tra il giorno la notte: l’aria fresca, più pesante rispetto all’aria calda, durante la notte discende dalle colline favorendo lo sviluppo del profilo aromatico delle uve durante la maturazione.
Poggio alle Nane racconta il proprio territorio d’origine attraverso un colore rosso profondo. Al naso l’impatto è intenso, di grande complessità, con caratteristiche note di ribes nero e more mature ben in armonia con i sentori speziati e balsamici, come l’eucalipto e la liquirizia. Al palato è avvolgente, strutturato, con tannini eleganti. Notevole la persistenza sul finale, con piacevoli aromi di tabacco e cioccolato nero a delineare il retrogusto".
D: "E' possibile visitare Le Mortelle per vedere “dal vivo” questa cantina innovativa?"
R: "Certamente. Fattoria Le Mortelle propone un percorso enologico e degustativo alla scoperta di un territorio di eccezionale bellezza, dove i colori della terra incontrano quelli del mare, immersi nella cantina ipogea, collocata sulla sommità della collina, in perfetta armonia con la campagna circostante. Siamo aperti alle visite tutti i giorni, tranne in parte del periodo invernale, con orari che variano a seconda delle stagioni".
Info&Prenotazioni: visite@lemortelle.it
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