Viaggio in Sardegna, tra vino e Nuraghi
Approdare al porto di Cagliari o a quello di Olbia è come attraversare la barriera per un altro mondo ricco di magia, storia e tradizione. La Sardegna non è solo costosi resort sulla Costa Smeralda, anzi... lontano dalle rotte turistiche fin troppo tracciate, si trasforma in un vero e proprio gioiello grezzo da scoprire.
Un viaggio sensoriale in cui si alternano calette nascoste, il profumo del mirto e della macchia mediterranea, caratteristici Nuraghi, succosi fichi d'india e il paesaggio brullo dell'entroterra.
Oltre che di una gastronomia più di terra che di mare, la Sardegna è anche la patria di grandi vini bianchi e rossi: un mosaico di diversità che si alternano eleganti e tracciano l'identità storica e culturale di un mondo ancora incontaminato grazie soprattutto al fiero orgoglio sardo, sempre teso a valorizzare il territorio e a mantenere viva un'artigianalità che altrove si è persa da tempo.
Uno sguardo sul territorio della Sardegna
La Sardegna è la seconda isola del Mediterraneo per grandezza. Il suo territorio è prevalentemente collinare con un 13% montuoso e un 18,5% pianeggiante, soprattutto nel Campidano a sud-ovest e nella piana del Nurro a nord-ovest. Il terreno è granitico al 50% e si arricchisce di calcari, marne e argille soprattutto nella zona costiera.
L'ottima ventilazione ha portato allo sviluppo di vigneti molto bassi allevati principalmente ad alberello.
Storia del Cannonau e del vino in Sardegna
Nonostante molti sostengano che la viticoltura e la commercializzazione del vino, così come il Cannonau, siano stati introdotti durante il dominio spagnolo nei primi del Trecento, esistono evidenze storiche che così non è stato. Sono stati rinvenuti, infatti, numerosi reperti archeologici nei siti nuragici che ci raccontano un'altra verità: ovvero che già tra il 1800 e il 200 a.C. in Sardegna si coltivava la vite.
E a proposito di Cannonau, è proprio lui il vitigno più antico del Mediterraneo: oltre all'Italia, la sua presenza è nota anche in Spagna, dove è chiamato Garnacha e in Francia, con il nome di Grenache. Si pensava inizialmente fosse stato portato in Sardegna dalla dominazione spagnola, ma negli ultimi anni gli studiosi si stanno muovendo in direzione contraria a riguardo.
Un viaggio alla scoperta dei vini della Sardegna
La produzione di vino sarda è un decimo di quella siciliana, ma altrettanto valida.
Grande rilevanza va al fatto che in Sardegna sono riusciti ad organizzarsi per creare delle DOC regionali, ossia denominazioni che coprono l'intero territorio: tra queste la DOC Cannonau di Sardegna, la DOC Vermentino di Sardegna, la DOC Monica di Sardegna.
Sul suolo sardo esiste anche una cultivar di olio di oliva molto rinomata: la Bosana.
I vini della Gallura: dove regna il Vermentino
È in Gallura che il Vermentino fonde i sentori salmastri del mare con la mineralità dei suoli granitici dando vita alla DOCG Vermentino di Gallura. Questa DOCG è ottenuta da uve Vermentino molto diverse da quelle liguri o toscane e i vini che ne risultano hanno una gradazione alcolica molto elevata, una buona morbidezza e sono ottimi in abbinamento con la bottarga.
Il sud-ovest: la viticoltura tra Cagliari e Oristano
La maggior parte della viticoltura sarda si trova a sud. È proprio a sud-ovest, nella zona carbonifera del Sulcis caratterizzata da terreni di sabbia e argilla, che si produce la DOC Carignano del Sulcis rosso o rosato. Il Carignano è un vitigno che ama esser coltivato su terreni sabbiosi, se non direttamente sulla spiaggia come capita in molte vigne dell'isola di Sant'Antioco.
I vitigni coltivati in Sardegna
I vitigni a bacca bianca della Sardegna sono:
-
Nuragus, vitigno autoctono molto antico;
-
Vernaccia, diversa da quella di San Gimignano;
-
Malvasia, qui aromatica.
I vitigni a bacca nera coltivati in Sardegna sono:
-
Carignano, che raggiunge un grande tenore alcolico;
-
Cannonau, le cui uve danno vita a vini molto concentrati, densi che si abbinano alla perfezione al porceddu e alle carni della tradizione gastronomica sarda. Si trova in piccoli numeri anche in Toscana, in Corsica e Catalogna.
Ti è piaciuto questo articolo? Votalo!
Se l'articolo ti è piaciuto, metti le 5 stelline!
Altri articoli simili a "Viaggio in Sardegna, tra vino e Nuraghi"
Il vino in Sicilia, terra di contrasti ed eccellenza
28 Settembre 2016Il vino nel Lazio: la viticoltura tra mare e vulcani
06 Settembre 2017Viticoltura: vincere le paure e affrontare il cambiamento
08 Settembre 2016Cantine Aperte in Vendemmia 2019 in Sardegna
03 Settembre 2019Cantine Aperte a Natale 2023 in Sardegna
11 Dicembre 2023