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Quali sono le origini dell'olio?

06 Agosto 2018
Quali sono le origini dell'olio?
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La storia dell'olio traccia un percorso straordinario, che parte dal V millennio a.C. fino a giungere ai giorni nostri. Vediamo quali sono le origini dell'olivo e dell'olio.

Da dove viene l'olio d'oliva? Le origini dell'oro verde

L'origine dell'olio risale a circa 6.000 anni fa, quando inizialmente esso veniva utilizzato come unguento per la pelle, perfetto per realizzare massaggi, ammorbidire e idratare l'epidermide. Rimedio medicale naturale per eccellenza, l'olio veniva utilizzato anche per alimentare le lampade. Dapprima di origine selvatica, denominato oleastro a causa del gusto amaro che non lo rendeva commestibile, l'olivo venne in seguito coltivato per dar vita all'olio; successivamente destinato alla vendita, si trasformerà in una fonte di guadagno considerevole.

La patria d'origine è collocata in Asia Minore, le prime olivicolture si svilupparono in Palestina, Siria e Creta. Furono re David e Salomone i primi a dare importanza alle coltivazioni di olivo, spesso sorvegliate dai loro funzionari. Nominato anche nell'Antico Testamento, l'olivo fu portato a Noè da una colomba sul monte Arat. Svariati i paesi che hanno tracciato un percorso dell'olivo: attraverso scavi archeologici sono state ritrovate tracce in Israele e in Egitto, dove i rami d'olivo fungevano da ornamento per le tombe dei faraoni.

Le origini dell'olio: la patria di nascita è l'Asia Minore
L'Asia Minore è la patria d'origine dell'olivo e dell'olio

Coltivato anche in zone dove le condizioni climatiche non lo permettevano, la trasformazione dall'olio selvatico in olio domestico avviene proprio lì, in Siria, dove si introdusse il commercio dell'olio nel settore alimentare. Simbolo di abbondanza, di pace e gloria, l'olivo ha da sempre consacrato i potenti della terra, i vincitori di guerre cruente. Piccoli mortai a presse, presenti nel museo dell'olivo delle Industrie di Sheman in Israele, testimoniano la produzione olearia nel V millennio a.C. Grandi cisterne e giganteschi otri in pelle sono stati rinvenuti a Creta, mentre un affresco nella tomba di Ramsete III in Egitto dimostra l'uso dell'olio, grazie alla raffigurazione di "vasi a staffa" per la custodia di preziosi unguenti. In Italia, ritrovamenti preistorici ne testimoniano la presenza sin dal periodo terziario a Mongardino, nei pressi di Bologna, grazie al rinvenimento di foglie fossili. Nel Partenone greco, un affresco raffigura la dea Atena e Poseidone e fra essi l'olivo.

L'olio sacro nella cultura cristiana: il Crisma

Elemento fondamentale per il Sacro Crisma, di cui l'Antico Testamento nell'Esodo ne detta la ricetta, l'olio fu spesso utilizzato dai cristiani per l'unzione di diversi oggetti: dall'Arca dell'Alleanza agli altari.

Inoltre, lo stesso messia veniva denominato "L'unto del Signore". L'elemento dell'olio e dell'olivo è ricorrente anche in occasione dell'arresto che precede la passione di Gesù. Egli infatti, prima di essere arrestato, si raccolse in preghiera in un giardino ai piedi del Monte degli Ulivi, il Geth Semani (nome aramaico che significa "pressa per l'olio").

Le origini dell'olio: l'olio nella cultura cristiana
Ampolle di olio sacro utilizzato nella cultura cristiana

L'unzione con l'olio di oliva è per di più presente anche all'interno di alcuni sacramenti previsti dalla Chiesa Cristiana:

  • Il battesimo

  • La comunione

  • La cresima

  • L'ordinazione dei preti

  • L'estrema unzione

Le origini dell'olio nella cultura musulmana

L'olio svolge una funzione sacra anche all'interno della cultura musulmana. Nel Corano infatti vi è scritto:

"Dio è la luce del cielo e della terra. Egli illumina come una lampada accesa nel vetro, la sua luce viene dall'albero benedetto, da quest'olivo che non è né dell'Oriente né dell'Occidente, dal quale l'olio si infiamma al minimo avvicinarsi del fuoco".

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