La descrizione di questo vitigno è stata effettuata su di un clone esistente presso la Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri ivi rilevati sono stati posti a confronto con quelli riscontrati sul "Lagrein" coltivato in provincia di Trento (Sarche, Villazzano, Lavis, Trento, S. Michele) e di Bolzano (Terlano, Bolzano).
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Lagrein.
Apice: espanso, cotonoso, biancastro con sfumature rosa.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, cotonosa di sopra la 1a, meno tomentose le altre due, di color bianco-giallastro o verdastro, talora con orli rosati.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, ondulate, quasi glabre o aracnoidee superiormente, sublanugginose inferiormente, seno peziolare chiuso.
Asse del germoglio: curvo.
Germoglio alla fioritura
Apice: di forma media, lanugginoso, bianco verdastro.
Foglioline apicali: spiegate, cotonosa la 1a, lanugginose le altre, di colore verde biancastro con riflessi dorati, trilobate.
Foglioline basali: spiegate, aracnoidee superiormente, sublanugginose inferiormente, di color verde dorato, trilobate.
Asse del germoglio: curvo a pastorale.
Tralcio erbaceo: di sezione trasversale circolare o un po' ellittici, con superficie liscia, glabra, di colore verde e marrone da un lato.
Viticci: bifidi e trifidi, intermittenti, formula (1-2-0-1-2-0).
Infiorescenza: piramidale, corta (10 cm circa).
Fiore: ermafrodita; è stato anche dato come staminifero (Danieli, 1952 e Rigotti, 1955); ma in prove compiute a Conegliano (Cosmo, 1941) è risultato un vitigno autofertile.
Figura 2: Foglia di Lagrein.
Foglia: più che media, pentagonale, trilobata; seno peziolare a U-V, seni laterali superiori a V-U poco profondi (talvolta si trovano 2 seni laterali inferiori appena accennati); angolo alla sommità del lobo terminale ottuso; lembo sottile, ondulato, un po' bolloso; lobi poco pronunciati, rivolti in basso; pagina superiore glabra, opaca, di color verde scuro, pagina inferiore verde chiaro, con radi peli; nervature verdi, sporgenti quelle di 1°-2°-3° ordine. Denti mediamente pronunciati, in due serie un pò irregolari, con margini concavi da un lato.
Picciolo: medio o lungo, di medio spessore, glabro, verde rosato, con canale poco evidente.
Colorazione autunnale delle foglie: rosso-bruna.
Figura 3: Grappolo di Lagrein.
Grappolo a maturità industriale: un po' piramidale, talvolta corto (lunghezza 10 cm circa), tozzo e con 1-2 ali, di media compattezza (se non interviene la colatura); peduncolo erbaceo, di lunghezza molto variabile; pedicelli medi, di color verde-rossastro; cercine evidente, verrucoso, di color rosso.
Acino: medio (diametro trasversale mm 14,5), di forma ovoidale, regolare, buccia spessa, consistente, pruinosa, di colore blu-nero distribuito regolarmente; ombelico persistente; polpa molle, sapore neutro, acidulo, succo incolore; pennello corto, rossastro; separazione dell'acino facile.
Vinaccioli: in numero medio di 2-3, mezzani, piriformi.
Tralcio legnoso: lungo, di media robustezza, poco ramificato; sezione trasversale un po' ellittica; superficie striata, glabra, di color grigio-nocciola chiaro non uniforme; nodi di colore più scuro e sporgenti; meritalli di circa 10 cm; gemme coniche, appuntite.
Tronco: robusto.