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Catarratto Bianco Comune B.

Sinonimi ufficiali

CATARRATTO*

Nome Ampelografico

Catarratto Bianco Comune

Fonte

di A. Mazzei ed A. Zappalàda "Catarratto bianco comune", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume IV, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1965

Sinonimi (ed eventuali errati)

Catarratto bianco nostrale, "Catarratto bianco latino", "Catarratto bertolaro", "Catarratto carteddaro".

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

Il vitigno è stato descritto utilizzando un clone di "Catarratto bianco comune" nel vigneto sperimentale del Vivaio Governativo di Viti Americane di Palermo, sito nel comune di Palermo, contrada "Pomara" o "Luparello". I caratteri rilevati nel suddetto vigneto, sono stati successivamente confrontati con quelli del "Catarratto bianco comune" presente nella collezione ampelografica dell'Istituto Tecnico Agrario di Marsala, sita a Marsala (prov. di Trapani), contrada "Badia". Nonché con quelli presentati dai cloni coltivati nei comuni di Marsala, Balestrate, Partinico (i due ultimi in prov. di Palermo), Viagrande (Catania) e con quelli presentati dai cloni coltivati nella collezione ampelografica dell'Istituto Tecnico Agrario di Catania.
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Catarratto Bianco Comune. Apice: espanso, talvolta medio; bianco, spesso con orlo carminato; cotonoso.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate; bianco-giallastre, con orlo carminato la prima; cotonosa la prima, lanugginose le rimanenti.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate o lievemente piegate a coppa; verde-giallastre sulla pagina superiore, con sfumature bronzee la prima; tendenti verso il biancastro sulla pagina inferiore; sub-lanugginose od aracnoidee sulla pagina superiore, più o meno lanugginose su quella inferiore.
Asse del germoglio: eretto o ricurvo.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso, bianco appena verdastro, cotonoso.
Foglioline apicali: spiegate; colore variante dal verde-biancastro al verde con riflessi bronzei sulla pagina superiore, bianco-verdastra la pagina inferiore; lanugginose sulla pagina superiore, cotonose su quella inferiore.
Foglioline basali: spiegate; verdi con riflessi bronzei o verde-chiare (sulla terza fogliolina), sempre lucide sulla pagina superiore; verde-biancastre o verde-chiare, opache sulla pagina inferiore; più o meno aracnoidee sulla pagina superiore; cotonose o lanugginose più o meno intense, sulla pagina inferiore.
Asse del germoglio: fra il ricurvo ed il pastorale.
Tralcio erbaceo: verde, diffuso interamente, spesso con leggere striature rosso-ramate sul terzo inferiore e da un solo lato; sezione trasversale circolare; contorno angoloso; aracnoideo per la maggior parte, lanugginoso sul terzo superiore; tomento diffuso interamente.
Viticci: bifidi e trifidi; intermittenti (formula: 0-1-2-0-1-2-0), qualche volta sub-continui (formula : 0-1-2-3-0-1-2-3-0); lunghi, sottili, verde-chiari.
Infiorescenza: grande, forma intermedia fra la conica e la piramidale; lunga, in media, 14-15 cm (senza peduncolo); di bell'aspetto.
Fiore: bottone fiorale globoso, mezzano o grosso; tipo morfologico 3° (ermafrodita).
Figura 2: Foglia di Catarratto Bianco Comune. Foglia: media, pentagonale-tondeggiante; quinquelobata; seno peziolare a bordi sovrapposti; seni laterali, sia superiori che inferiori, a V stretta, o a V stretta con bordi paralleli; lobi leggermente contorti; angolo alla sommità dei lobi terminali ottuso; pagina superiore di colore verde chiaro, superficie del lembo ondulata, rugosa, scarsamente aracnoidea, quasi glabra; pagina inferiore di colore verde pallido, lanugginosa; nervature di I ordine, sia sulla pagina superiore che su quella inferiore, verde-biancastre; sporgenti quelle di I e II ordine; lembo di media consistenza, leggermente contorto; denti a margini piuttosto rettilinei; irregolari; a base larga.
Picciolo: medio, verde-biancastro.
Colorazione autunnale delle foglie: giallastra.
Figura 3: Grappolo di Catarratto Bianco Comune. Grappolo a maturità industriale: medio, cilindrico o conico; semplice, spesso con una o due ali; a volte compatto; in genere spargolo o mediamente compatto, per colatura; frequente, pure, l'acinellatura; lunghezza media del grappolo, cm 18; peduncolo legnoso, di media grossezza, corto, color nocciola; pedicello lungo o medio-lungo, sottile, verde, con cercine poco evidente e privo di verruche; pennello piccolo, bianco.
Acino: medio, sferoide o ellissoide, regolare, con sezione trasversale regolare (circolare); buccia giallo-dorata, con distribuzione regolare del colore, pruinosa, spessa; ombelico persistente senza punteggiature; polpa succosa, a sapore dolce e semplice; succo incolore.
Vinaccioli: numero medio, per acino, 1; qualche volta 2; globosi, con becco grosso, di media grandezza.
Tralcio legnoso: piuttosto corto, robusto, poco elastico, poco ramificato; corteccia resistente; sezione trasversale circolare o sub-ellittica; superficie parzialmente pruinosa, maggiormente ai nodi; glabra, striata; nodi giustamente sporgenti; meritalli corti (in media 4-5 cm), color nocciola tendente al rossastro, distribuito uniformemente; gemme coniche; cercine peziolare largo, poco sporgente, rettilineo perpendicolare.
Tronco: di media vigoria, semieretto.

Fenologia

Condizioni di osservazione: si considerano quelle del vigneto sperimentale del Vivaio Governativo di Viti Americane di Palermo, sito nel comune di Palermo, contrada "Pomara" o "Luparello".
Ubicazione
Longitudine: 13°16'33" E (Greenwich);
Latitudine: 38°6'29" N;
Altitudine: m 170 circa s.l.m.;
Esposizione: Est;
Portinnesto: "Berlandieri x Rupestris du Lot 140 R";
Età delle viti: anni 18;
Sistema di allevamento: a media espansione (alla Guyot);
Terreno: in dolce declivio, da ovest ad est; argilloso.
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio; fra la terza decade di Marzo e la prima decade di Aprile.
Maturazione dell'uva: III epoca; fra la terza decade di Agosto e la terza decade di Settembre.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona; forma di allevamento a media espansione ("alcamese") o a piccola espansione (alberello siciliano a vaso con "racinante"); potatura mista o corta.
Produzione: abbondante ma incostante.
Numero medio di infiorescenze per germogli: uno.
Fertilità delle femminelle: scarsa.
Resistenza alle avversità meteoriche, malattie e parassiti: ottima.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: larga affinità con i portinnesti più diffusi nella zona.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.
Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali