Strada del vino e dei Sapori d'Irpinia
Tra colline verdi, fitti boschi di querce e faggi, siti archeologici e borghi medievali, troviamo il percorso della Strada del Vino e dei Sapori di Irpinia, che inizia e si conclude nella provincia di Avellino.
L’Irpinia è terra di tradizioni contadine: ad Avellino fu anche istituita, da Francesco De Sanctis, una Scuola di specializzazione per la Viticoltura e l’Enologia, e la viticoltura italiana deve molto a questa istituzione, così come i produttori dell'Irpinia.
L’Irpinia del vino
L’area vitata d’Irpinia si può dividere in due zone: quella che fiancheggia il fiume Calore, in cui regna l’Aglianico, e un’altra percorsa dal fiume Sabato, vocata per i vitigni a bacca bianca.
Lungo la Strada del Vino e dei Sapori di Irpinia, attraverserete le tre DOCG della Campania: Fiano di Avellino, Taurasi e Greco di Tufo. Avrete anche l’occasione di assaggiare i prodotti tipici del posto, che spaziano da formaggi e salumi, fino ai tipici ‘frutti del bosco’, come castagne, ciliegie, e anche il tartufo nero di Bagnoli Irpino.
Scopriamo il percorso!
Il percorso sulla Strada del Vino e dei Sapori di Irpinia
Il percorso che vi proponiamo parte da Avellino e vi ritorna, passando per le tappe importanti per la produzione vinicola:
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Avellino
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Atripalda Cesinali
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Sorbo Serpico
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Casteltevere sul Calore
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Taurasi
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Sant’Angelo all’Esca
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Mirabella Eclano
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Montefusco
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Tufo
La prima parte dell’itinerario vi porta alla scoperta del Taurasi, con i paesaggi montani, i suoi boschi e i piccoli borghi di tradizione agricola; si prosegue sulle tracce del Fiano, con luoghi importanti come l’Abbazia di Loreto, per poi passare sui luoghi del Greco di Tufo, attraverso la valle del fiume Sabato e le testimonianze artistiche e storiche di Montefusco e Tufo.
La 1a tappa lungo la Strada del Vino d’Irpinia: Avellino
Avellino è il cuore dell’Irpinia: è situata in una valle ricca di vigneti nella catena dei monti del Partenio, meta di numerosi pellegrinaggi per la Madonna Nera, custodita insieme ad una ricca collezione di presepi, nel santuario benedettino a 1270 metri.
Questa cittadina ha subito numerosi terremoti, che l’hanno parzialmente privata della sua identità storica; una tappa obbligatoria ad Avellino è il Museo Irpino, dove potete vedere i reperti archeologici dell’Irpinia preistorica, sannita e romana.
Le cantine che vi consigliamo di visitare:
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Cantina Famiglietti
Piazza Sotto Chiesa 3, 83052 Paternopoli (AV)
Tel. 082771023 -
Ciro Picariello
Via Marroni, 18A, 83013 Summonte (AV)
Tel. 0825 33848
La 2a tappa lungo la Strada del Vino e dei Sapori d’Irpinia: Atripalda
Pochi chilometri dopo Avellino, arrivate ad Atripalda, cittadina che fu feudo dei Cepece e degli Orsini: registrò un grande sviluppo economico fin dal XIV secolo, che provocò attrito con Avellino.
La città è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 23 novembre 1980, ma ultimamente si sta riprendendo dal punto di vista demografico e commerciale.
La cantina da visitare:
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Mastroberardino
Via Manfredi 75/81, 83042 Atripalda (AV)
Tel. 0825614175
La 3a tappa d’Irpinia: Cesinali
In pochi minuti da Atripalda arrivate a Cesinali: qui dovete assolutamente visitare la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di S.Silvestro, Palazzo Cocchia e Palazzo del Franco..e poi passate al vino!
La cantina da visitare:
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I Favati
Piazza Di Donato, 83020 Cesinali (AV)
Tel. 0825666898
La 4a tappa lungo la Strada del Vino e dei Sapori d’Irpinia: Sorbo Serpico
Tornando verso Nord, la tappa seguente è Sorbo Serpico, un paese pieno di natura incontaminata, che deve il nome al Sorbo, la pianta diffusa nel mediterraneo, e al “serpeus”, serpente, per il luogo di culto dedicato a Serapide.
La cantina da visitare:
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Feudi di San Gregorio
Località Cerza Grossa, 83050 Sorbo Serpico (AV)
Tel. 0825986683
La 5a tappa lungo la Strada dei Vini d’Irpinia: Candida
A 646 metri di altitudine e non lontana da Sorbo Serpico troverete Candida. Lo stemma del comune è una fenice che rinasce a vita nuova: il senso di questo stemma si trova nella stessa storia del paese, distrutto da un incendio e rinato a nuova vita.
La cittadina di Candida è conosciuta per i chiuovaruli, maniscalchi che producono chiodi. Da visitare assolutamente in questa città: la chiesa collegiale, il monastero, la chiesa della Concezione di Maria dei frati di Montevergine e la chiesa della SS.Trinità.
La cantina da visitare:
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Tenute Casoli
Via Roma, 28, 83040 Candida (AV)
Cell. 340 295 8099
6a tappa: Taurasi e la Strada dei Vini d’Irpinia
A circa 15 km di distanza dalla tappa precedente, si arriva a Taurasi, l’antica Taurasia sannitica, che venne distrutta dai Romani nel 268 a.C.
Il suo centro storico medioevale conserva ancora abitazioni con portali in pietra, edifici monumentali e mura con le antiche porte. Qui vanno visitate la Cappella del Crocefisso, la Chiesa Collegiata di San Marciano e Palazzo Marchionale.
Cantine da visitare:
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Cantine Antonio Caggiano
Contrada Sala, 83030 Taurasi (AV)
Tel. 082774723 -
Antica Hirpinia
Contrada Lenze, 83030 Taurasi (AV)
Tel. 0827 74730 -
Antico Borgo
Via Dante, 18, 83030 Taurasi (AV)
Tel. 0827 74699 -
Antico Castello Winery
Contrada Poppano 11/bis, 83050 San Mango sul Calore (AV)
Cell. 328 1076491
La 7a tappa lungo la la Strada dei Vini d’Irpinia: Sant’Angelo all’Esca
Non lontano da Taurasi troviamo il delizioso paese di Sant’Angelo all’Esca, con palazzi signorilini e portali in pietra nel suo centro storico. Da visitare: la chiesa di S.Michele Arcangelo del XIII secolo, e il Belvedere, da cui si può ammirare lo splendido panorama della Valle del Calore.
La cantina da visitare:
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Tenuta del Cavalier Pepe
Via Santa Vara, 83050 Sant’angelo all’Esca (AV)
Tel. 082773766
L’8a tappa lungo la Strada dei Vini e dei Sapori d’Irpinia: Montefusco
Dopo aver attraversato ad ovest una bellissima strada panoramica, si giunge a Montefusco: il posto che fino al 1806 è stato capoluogo dell’Irpinia, l’antico principato d’Ultra.
Cosa visitare qui? Sicuramente merita una visita il Castello o Carcere Borbonico, una fortezza medievale che i Borboni trasformarono in prigione. Attualmente è sede del Municipio.
Se siete interessati all’artigianato, sappiate che tra le donne di questo paese ci sono ancora custodi dell’arte del tombolo: l’antica forma di artigianato dei fusi.
La cantina da visitare:
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Terredora di Paolo
Via Serra, 83030 Montefusco (AV)
Tel. 0825 968215
La fine del percorso dei vini d’Irpinia: Tufo
La cittadina di Tufo ha origini antichissime: si sviluppo in età longobarda e fu molto contesa in epoca feudale. In epoca più recente, Tufo crebbe molto dal punto di vista economico, grazie alla scoperta della miniera di zolfo.
Alla fine dell’800 la popolazione di Tufo aumentò in gran misura: in una Irpinia quasi completamente agricola, questa cittadina già si trovava in una era industriale. I dipendenti della miniera non aspettavano più i tempi della terra per avere remunerazione.
Purtroppo però questo benessere durò poco, e gran parte dei suoi abitanti emigrò verso il Nord Italia o all’estero. Pian piano, Tufo tornò all’agricoltura, scoprendo la sua predisposizione per il vino.
La cantina da visitare:
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Azienda Agricola di Marzo
Via G. Di Marzo 2, 83010 Tufo (AV)
Tel. 0825998022
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