Primi dati sulla raccolta 2019 delle olive in Italia
Dopo il periodo buio che negli ultimi anni ha caratterizzato la campagna olearia in Italia, nel 2019 la produzione di olio extravergine stimata nel nostro Paese tornerà a crescere dopo il crollo storico del 2018. Questo è quanto emerge da un'analisi di Coldiretti su stime Unaprol/Ismea in occasione della prima spremitura della Penisola avvenuta con le prime olive anti-Xylella in Salento: scopriamo allora nel dettaglio i dati della raccolta 2019 di olive in Italia.
Le proiezioni della raccolta 2019 di olive in Italia
Quello del 2019 non può che essere interpretato come un segnale di rinascita per il settore oleario italiano: difatti, dopo i danni incommensurabili che l'avanzata della fastidiosa Xylella ha arrecato a milioni di monumentali ulivi nostrani, quest'anno la produzione stimata di olio EVO tornerà a crescere dell'80% rispetto al 2018 al Centro Sud dove si concentra gran parte del raccolto nazionale, mentre è prevista una discesa al Nord della penisola.
Le prime proiezioni hanno quindi permesso all'intero comparto di tirare un sospiro di sollievo, consentendo di stimare per il 2019 una produzione di olio extravergine di oliva di oltre 315 milioni di chili.
Nonostante i dati positivi, bisognerà fare comunque i conti con il clima dei mesi futuri (soprattutto con l'andamento delle piogge e con le temperature) e con una produzione che, seppur in crescita, resta comunque al di sotto della media dell'ultimo decennio.
"Bisogna recuperare il pesante deficit italiano”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, “potenziando una filiera che coinvolge oltre 400 mila aziende agricole specializzate in Italia e che può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo".
La produzione 2019 di olio extravergine stimata in Europa
Con l'incremento dell'80% della produzione stimata di olio EVO, il settore oleario italiano può iniziare a ritenersi soddisfatto, pur dovendo far i conti con il panorama dei principali concorrenti europei che risulta comunque altalenante.
Su scala europea, infatti, i dati relativi alla stagione di raccolta dell'olio di oliva 2019/20 evidenziano che la Spagna dovrebbe arrivare a produrre 1.35 milioni di tonnellate di olio d'oliva, leggermente al di sotto a 1.77 milioni di tonnellate dell'anno precedente.
In crescita invece la Grecia che secondo le proiezioni dovrebbe raggiungere i 300 milioni di chili di olio prodotto, registrando quindi un sostanziale incremento rispetto ai 185 milioni d chili dell'anno precedente.
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