Qualità eccellente della vendemmia 2021 in Toscana, ma nuovi costi per i produttori
La qualità del vino in Toscana per la vendemmia 2021 risulta davvero eccellente, e probabilmente migliore rispetto alle ultime annate. E' questa la considerazione di Francesco Colpizzi, presidente Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana: "I problemi però ci sono: da un lato pur ancora in attesa dei dati esatti, la produzione è calata di circa il 15%, a seguito delle gelate di aprile e la mancanza di pioggia nei mesi estivi, dall'altro lato i costi unitari sono aumentati e questo potrà incidere sul consumatore finale, con un incremento dei prezzi che difficilmente potrà essere inferiore al 10%".
Vendemmia 2021 in Toscana: aumenta il costo delle materie prime
E ancora le parole del presidente Francesco Colpizzi: “L'incremento è dovuto anche al fatto che il costo per le materie prime è aumentato, come la cellulosa, il vetro e l'energia: un aspetto che, naturalmente, non riguarda solo il settore vitivinicolo ma anche altri comparti. A livello produttivo i cali maggiori si sono avuti nelle aree meridionali della regione, come in Maremma e a Montepulciano, ma anche le altre zone della collina interna vocate alla produzione del Brunello, del Chianti, della Vernaccia di San Gimignano e del Chianti Classico, registrano sensibili criticità. La previsione è che i prezzi possano aumentare ancora, visto che non sembra arrestarsi l'incremento dei costi delle materie prime. Oltre ad aver già rappresentato nei giorni scorsi questi problemi al vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, chiediamo un intervento a livello nazionale, per venire incontro ai tanti produttori di vino italiani, che fanno un prodotto di eccellenza, riconosciuto in tutti il mondo”.
Si alza anche la tassa sulle bevande alcoliche?
Tra le criticità riscontrate anche quelle relative al Parlamento Europeo e alla Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca), Commissione che dovrà approvare entro i primi di dicembre un rapporto che, evidenzia Colpizzi, presenta decisioni negative, a danno dei produttori. Si prevede un aumento della tassazione sulle bevande alcoliche e viene nuovamente eliminato il concetto di consumo eccessivo”. Il rapporto “non tiene in considerazione che, secondo dati scientificamente avvalorati, bere vino con moderazione non sembra aumentare l'incidenza del rischio di cancro. Anzi, al contrario, la ricerca ha dimostrato che chi consuma vino con moderazione sembra essere meno soggetto al rischio di cancro e di altre malattie, rispetto a coloro che sono astemi o forti bevitori. Nel c'è grande preoccupazione, chiediamo al Ministero una presa di posizione chiara, la discussione a livello comunitario sta prendendo una brutta piega”.
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