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Il vino in Emilia-Romagna, la regione delle grandi Cooperative

01 Giugno 2016
 Il vino in Emilia-Romagna, la regione delle grandi Cooperative
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L'Emilia-Romagna è una regione estremamente ricca di tradizione sia per le grandi città d'arte, sia per la sua cultura enogastronomica. Suddivisa storicamente in due regioni culturali, Emilia e Romagna, presenta talvolta caratteri molto diversi a seconda del territorio in cui ci si trova.
La produzione vinicola è caratterizzata da varietà e tipologie di vini diversi tra loro ed è la quarta regione per produttività, grazie soprattutto alla presenza delle grandi Cooperative del vino.

Uno sguardo al territorio dell'Emilia-Romagna

Il territorio dell'Emilia-Romagna è in prevalenza pianeggiante, ma le migliori rese dal punto di vista della produzione vinicola si raggiungono nelle zone collinari perché il suolo è fertile, ricco di minerali e composto da ciottoli e argilla rossa, ideali per un drenaggio ottimale.
Le zone pianeggianti sono spesso coperte da una fitta coltre di nebbia che rende il clima troppo umido e quindi non ideale per la viticoltura. Inoltre qui il suolo è di origine alluvionale e pesante, votato quindi alle alte rese.
Il clima è temperato nella maggior parte della regione e mediterraneo solo sulla fascia costiera dal momento che il Mar Adriatico, a causa delle sue dimensioni, non ha la forza di far giungere il proprio influsso nell'entroterra.

Un viaggio alla scoperta dei vini dell'Emilia-Romagna

Per avere la conferma che l'Emilia-Romagna è la patria delle grandi Cooperative basta pensare che una sola di esse ricopre il 45% della produzione vinicola regionale. 
Il metodo di coltivazione tradizionale qui è quello chiamato "a palo vivo", in cui le liane della vite si attaccano su un albero vivo che fa da sostegno.

L'estremo ovest incuneato tra Monferrato e Oltrepò Pavese

Questa zona dell'Emilia-Romagna si posiziona a ridosso del Monferrato, con il quale condivide il vitigno della Barbera, e dell'Oltrepò Pavese con cui condivide la Croatina. Nella zona è da mezionare la DOC Colli Piacentini.

La zona centrale del Lambrusco

La zona centrale è la patria del Lambrusco, una famiglia di vitigni autoctoni antichissimi, da cui si ottengono vini leggeri, freschi e frizzanti. Dal Lambrusco si ottengono 7 DOC tra cui di particolare prestigio è il Lambrusco di Sorbara, vino caratterizzato da un colore rubino con toni violetti, leggero e gustoso, di pronta beva e dal profumo di viola e sapore di fragola, ciliegia e lampone.
Nei pressi di Bologna, poi, si produce la DOCG Colli Bolognesi Pignoletto, ottenuta dal vitigno a bacca bianca Pignoletto.

La zona adriatica e i vini delle sabbie

In questa zona, caratterizzata da un suolo a composizione maggiormente sabbiosa, si produce il vino DOCG Albana di Romagna, primo tra i bianchi italiani ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 1987. La buccia delle uve Albana rilascia una buona nota tannica e la produzione passita è la più interessante.

I vitigni coltivati in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna si coltivano sia vitigni a bacca bianca che a bacca nera.
I vitigni a bacca bianca dell'Emilia-Romagna sono:

  • Trebbiano;
  • Malvasia di Caudia, vinificato frizzante è tradizionalmente abbinato con il Prosciutto di Parma;
  • Albana;
  • Pignoletto;
  • Chardonnay;
  • Pagadebit, nome locale per il vitigno Bombino bianco.

I vitigni a bacca nera dell'Emilia-Romagna sono:

  • Sangiovese, il vitigno più diffuso in Italia;
  • Barbera;
  • Lambrusco di Sorbara, Grasparossa, Salamino, Maestri;
  • Merlot.

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