La ricerca ha restituito 554 risultati in 0.013 secondi.
Approva con DPR 25.11.83 Modificato con DPCM 04.11.91 Modificato con DM 07.06.96 G.U. 158 - 09.06.84 G.U. 82 - 07.04.92 G.U. 148 - 26.06.96 Modificato con DM 30.11.2011 G.U. 295 – 20.12.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP Modificato con D.M. 12.07.2013 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf (concernente correzione dei disciplinari) Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP
Approvato con D.M. 09.01.1996 G.U. 11 – 15.01.1996 Modificato con D.M. 30.11.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP Articolo 1 - Denominazione e vini La denominazione di origine controllata è riservata ai vini bianchi e rossi o aventi la specificazione di uno dei seguenti vitigni: Catarratto, Grecanico, Ansonica, Nero d’Avola e Sangiovese che rispondono ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
La vendemmia 2016 nelle Marche Quantità: uguale rispetto vendemmia 2015 (Approfondimento dell'articolo Dati definitivi sulla vendemmia 2016)
Olevano Romano è un piccolo comune a circa 50 km a est di Roma, cuore della Strada del vino Cesanese di Olevano Romano, situato sulle pendici dei Monti Simbruini e immerso nei vigneti di quello che è il suo fiore all’occhiello, il Cesanese di Olevano. Parte integrante del territorio olevanese sono da secoli anche gli olivi, ma il vino gioca il ruolo principale intorno a questo comune arroccato.
Lungo la sponda lombarda del Lago di Garda, i borghi pieni di storia e le zone di produzione delle DOC Garda Classico, Lugana e San Martino della Battaglia, si sviluppa la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda.
Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani di Nino D'Antonio
Approvato con DM 19.08 1995 G.U. 241 - 14 .10.1995 Modificato con DM 01.08 1996 G.U. 201 - 28.08.1996 Modificato con DM 30.03.2001 G.U. 102 - 04.05.2001 Modificato con DM 31.10.2002 G.U. 273 - 21.11.2002 Modificato con DM 07.10.2009 G.U. 248 - 24.10 2009 Modificato con DM 30.11.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP
Approvato con DM 25.07.2007 G.U. 180 - 04.08.2007 Modificato con DM 05.10.2010 G.U. 245 - 19.10.2010 Modificato con DM 30.11.2011 G.U. 295 - 20.12.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP Modificato con DM 06.11.2013 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP
Da l'Enologo - n°9 Settembre 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani Storicamente il vino Cesanese era conosciuto ed identificato come il vino dolce spumante e/o ‘abboccato’ fermo (con tenori zuccherini tra il 3-6%), da consumare nel corso dell'annata, perché non particolarmente longevo. La mancanza di filtri e impianti adatti alla produzione di tali vini, le condizioni di confezionamento non sterili, rendevano i vini microbiologicamente instabili, per questo da consumarsi a breve termine.