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La produzione mondiale di vino nel 2016

07 Giugno 2017
La produzione mondiale di vino nel 2016
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Da l'Enologo - n°5 Maggio 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

La produzione mondiale di vino è in calo rispetto al 2015: esclusi succhi e mosti, nel 2016 si attesta a 267 milioni di ettolitri, segnando un calo del 3% rispetto al 2015. E l’Italia si conferma primo produttore mondiale.
Sono i dati presentati dall’Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) in merito al potenziale produttivo viticolo, il bilancio del raccolto, la situazione del mercato e degli scambi internazionali nel 2016 a livello mondiale.

Secondo i dati divulgati dall’Oiv, la dimensione del vigneto mondiale nel 2016 si mantiene a 7,5 milioni di ettari, con 5 Paesi del mondo che valgono il 50% del totale (Spagna il 13%, Cina e Francia l’11%, Italia al 9% e Turchia il 6%). In particolare, dal 2000 ad oggi è diminuita la superficie viticola in Europa, dove il solo vigneto in crescita è quello italiano (+8.200 ettari, per un totale di 690.000).

Cina: secondo vigneto mondiale

Continua a crescere anche la Cina (+16.800 ettari, a 850.000), che si conferma secondo vigneto mondiale dopo la Spagna che rimane saldamente in testa (975.000 ettari) e con la Francia al terzo posto (790.000 ettari); è stabile invece negli Stati Uniti e nell’emisfero Sud in generale, in calo in Portogallo e Turchia.

Il vigneto mondiale nel 2016
Il vigneto mondiale nel 2016

Per quanto riguarda la produzione, nel 2016 sono stati prodotti 267 milioni di ettolitri di vino, in calo del 3% sul 2015: l’Italia (con 50,9 milioni di ettolitri +2%) si conferma primo produttore mondiale, seguita dalla Francia (43,5 milioni di ettolitri, -7%) e dalla Spagna (39,3 milioni di ettolitri, +4%), con un livello di produzione che rimane elevato in Usa (23,9 milioni di ettolitri, +10%), si attesta a 13 milioni di ettolitri in Australia (+9%) e in Cina a 11,4 milioni di ettolitri (-1%), mentre diminuisce nei Paesi dell’America Latina e in Sud Africa.

Gli Usa al top dei consumi

Sul fronte consumi, invece, nel 2016 sono stati consumati 242 milioni di ettolitri di vino, stabili sul 2015 e dall’inizio della crisi economica del 2008: con 31,8 milioni di ettolitri di vino consumati nel 2016 (il 13% del totale), gli Usa in crescita (+2,5%) si confermano primo consumatore mondiale, dal 2011, seguiti da Francia (27 milioni di ettolitri, -0,7%), Italia (22,5, +5,3%), Germania (20,2, -1,8%) e Cina (17,3, +6,9%).

Quote del vigneto mondiale
Quote del vigneto mondiale

Parola dell’Oiv - Organization Internationale de la Vigne e du Vin, il cui Direttore generale Marie Aurand ha presentato a Parigi lo scorso 11 aprile, la Congiuntura vitivinicola mondiale 2016. Secondo la quale, guardando al commercio mondiale di vino, nel 2016 si registrano volumi in leggero calo (104 milioni di ettolitri, -1,2%), ma un valore in crescita (29 miliardi di euro, +2%), stabile l’imbottigliato, in leggero calo lo sfuso (-4%), in continua ascesa gli spumanti (+7%).

Valore del vino in crescita
Valore del vino in crescita

Le esportazioni sono largamente dominate in volume dalla Spagna (22,3 milioni di ettolitri), dall’Italia (20,6) e dalla Francia (14,1), che rappresentano il 55% del mercato mondiale. In valore la Francia (con 8,225 miliardi di euro) e l’Italia (5,354 miliardi di euro) continuano a dominare, con una quota, rispettivamente del 28% e del 19% del totale, seguiti dalla Spagna (2,644 miliardi di euro).

Primo importatore in volume la Germania (14,5 milioni di ettolitri), seguita da Regno Unito (13,5) e Stati Uniti (11,2), Francia (7,9), ma con un balzo della Cina del +45% sul 2015 (6,4). A valore i primi 5 Paesi importatori rappresentano oltre il 50% del totale: Usa (5,016 miliardi di euro), Regno Unito (3,498), Germania (2,450), Cina (2,143) e Canada (1,604).  

Da l'Enologo - n°5 Maggio 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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